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ORBITALE ELETTRONICO
contiene massimo 2
definito da 4 numeri elettroni con numero di
quantici spin differente
LEGAMI CHIMICI
Atomi solitamente legati ad altri
NO entità isolate
ELEMENTI COMPOSTI
Atomi tutti uguali costituti da 2 o più atomi
chimicamente diversi tra loro
tenuti insieme da
Atomi si organizzano in gruppi legami
discreti (MOLECOLE) numero dei
FORMULA MOLECOLARE singoli atomi
FORMULA DI STRUTTURA modalità di
legame
LEGAME COVALENTE
- È formato da una coppia di elettroni del livello esterno
(elettroni di valenza)
- Questa coppia è condivisa fra due atomi
- Può essere singolo, doppio o triplo
- Gli elettroni condivisi sono attratti dai nuclei degli atomi
- Questa forza attrattiva è dovuta all'elettronegatività
- L'elettronegatività è responsabile della formazione del
legame
- La differenza di elettronegatività tra i due atomi coinvolti
fornisce un'indicazione sulla natura del legame che si formerà Ionico:
Eteropolare:
Omopolare (puro): - Δelettronegativitа > 1.9
- Δelettronegativitа < 1.9
- Δelettronegativitа = 0 - Si forma tra atomi con una
- Si forma tra atomi con una piccola
- Si forma tra atomi con la stessa grande differenza di
differenza di elettronegatività
elettronegatività elettronegatività
- Elettroni più da una parte
- Elettroni equamente distribuiti - Elettroni completamente a uno
dei due atomi
POLARITÀ delle MOLECOLE
Correlata alla simmetria della nube elettronica di
legame e alla geometria molecolare
Legame covalente polare,
Legame covalente polare, molecola dipolare (es. H₂O):
molecola non polare (es. CO₂): - Geometria tetraedrica
- Molecola lineare - Risulta in un dipolo
- Legami C-O polari - Molecola polare
- I dipoli alle estremità si neutralizzano
- Risultato: molecola non polare
LEGAMI INTRAMOLECOLARI
• Energia chimica:
- La formazione e la scissione dei legami coinvolge sempre una certa
quantità di energia chimica
- L'energia chimica è direttamente associata alla forza dei legami
coinvolti
• Processo di formazione del legame:
- Quando gli atomi si legano, viene rilasciata energia all'esterno
- Il sistema risultante ha un minor contenuto energetico ed è più
stabile
• Processo di rottura del legame:
- È un processo endoergonico
- Richiede disponibilità di energia per rompere il legame
• Energia di legame covalente:
- È l'energia necessaria per allontanare gli atomi a una distanza
infinita
• Tipi di legami:
- Possono essere singoli, doppi o tripli
- L'energia cresce dal legame singolo al triplo
• Carbonio:
- Può formare 4 legami covalenti nei composti organici
- I legami possono essere singoli, doppi o tripli
- Le geometrie molecolari variano (tetraedrica/planare)
LEGAMI CHIMICI
importanti
proteine
- nelle
LEGAME IDROGENO
Interazione elettrostatica tra: Accettore
Donatore atomo con carica parzialmente
atomo di H legato covalentemente negativa (solitamente azoto e
ad un elemento molto ossigeno)
elettronegativo Legame
Covalente Legame
Idrogeno
Struttura molecolare dell'acqua:
- Le molecole si uniscono labilmente tra loro
- Formano un reticolo di legami idrogeno estremamente
coeso
Proprietà dell'acqua:
Natura coesiva giustifica molte proprietà insolite:
- Alta tensione superficiale
- Alto calore specifico
- Alto calore di evaporazione
Struttura elettronica dell'ossigeno nell'acqua:
- 6 elettroni nell'orbitale esterno
- 2 elettroni coinvolti in legami covalenti con l'idrogeno
- 4 elettroni formano doppietti liberi
Ruolo dei doppietti liberi:
- Sono eccellenti donatori di legami idrogeno
Caratteristica unica della molecola d'acqua:
Ogni molecola è simultaneamente:
- Donatore di legame idrogeno
- Accettore di legame idrogeno
INTERAZIONI ELETTROSTATICHE
Interazione fra due atomi o gruppi chimici
elettricamente carichi (attrazione vs repulsione)
esempio, tra due ioni o tra uno ione e un dipolo
INTERAZIONI DI VAN DER WAALS
Interazioni deboli che avvengono tra tutte le molecole
• Tipi di forze:
1. Dipolo permanente - dipolo permanente:
- Forza attrattiva o repulsiva
2. Dipolo permanente - dipolo indotto:
- Forza attrattiva
3. Dipolo indotto istantaneo - dipolo indotto istantaneo:
- Forza attrattiva
Forze deboli tra molecole non polari
Interazione tra una molecola polare e una non polare - Chiamate "forze di dispersione di London" dal fisico
• Processo: che le ha studiate
- Una molecola polare si avvicina a una non polare
- Induce un dipolo elettrico di minore intensità nella • Meccanismo:
molecola non polare - Gli elettroni in movimento attorno al nucleo creano
- Il dipolo indotto perdura finché le due molecole restano dipoli istantanei
vicine - Questi dipoli inducono dipoli istantanei su molecole
vicine
• Caratteristiche dell'intensità:
- Proporzionale al dipolo che induce polarizzazione • Caratteristiche:
- Dipende dalla polarizzabilità della seconda molecola - Sono forze estremamente deboli
- La polarizzabilità cresce con la superficie della molecola - La loro somma genera una risultante che tiene insieme
molecole non polari
• Durata: - L'intensità è proporzionale alla superficie delle molecole
-L'interazione persiste finché le molecole rimangono vicine interagenti
INTERAZIONI IDROFOFICHE
Non si tratta di interazione tra le
molecole idrofobiche ma di
repulsione nei confronti delle
molecole polari
REAZIONI CHIMICHE
Definizione:
- Trasformazione della materia in cui le sostanze cambiano
composizione
- Non provocano un cambiamento di natura della materia
- Non influenzano i costituenti fondamentali (gli atomi)
- Modificano solo la maniera in cui gli atomi sono aggregati in molecole
Processo:
- Scomposizione dei reagenti (rottura dei legami)
- Riaggregazione degli atomi
- Formazione di nuovi composti (prodotti)
Rappresentazione:
- Equazioni chimiche: A + B C + D
→ Tipi di reazioni:
Tipi di reazioni: 1. Senza trasferimento di elettroni:
- Decomposizione: un reagente più prodotti
→ - Trasformazioni chimiche di scambio
Esempio: NH₄Cl NH₃ + HCl
→ - Variazione di legami chimici
- Sintesi: più reagenti un prodotto
→ 2. Con trasferimento di elettroni:
Esempio: Fe + S FeS
→ - Reazioni di ossidoriduzione
- Sostituzione: sostituzione di un gruppo chimico
Esempio: Na₂CO₃ + 2HCl 2NaCl + H₂CO₃
→
OSSIDORIDUZIONI
Trasferimento di elettroni da una sostanza che si ossida ad una che si riduce
• Ossidazione: perdita di elettroni da parte di un atomo reagente
• Riduzione: acquisto di elettroni da parte di un atomo reagente
Agenti chimici:
• Ossidanti (ox): specie chimiche che accettando elettroni si riducono
• Riducenti (red): specie chimiche che cedendo elettroni si ossidano
Caratteristiche:
• La sostanza che si ossida è il donatore di elettroni (e-)
• La sostanza che si riduce è l'accettore di elettroni (e-)
TERMODINAMICA DELLE
REAZONI
Ad ogni reazione è associata una variazione di energia
Due leggi fondamentali della termodinamica:
1. Principio di conservazione dell'energia: 2. Tendenza all'aumento dell'entropia:
• In qualsiasi trasformazione chimica o fisica, la • In tutti i processi naturali, l'entropia tende
quantità totale di energia nell'universo rimane ad aumentare
costante • L'universo tende ad essere sempre più
disordinato
Termodinamica definisce :
Sistema: porzione delimitata dell'universo in cui avviene la reazione
Ambiente: tutto ciò che circonda il sistema
Tipi di sistema:
- Isolato: nessuno scambio di energia e materia con l'ambiente
- Chiuso: può scambiare solo energia con l'ambiente
- Aperto: può scambiare energia e materia con l'ambiente (es. sistemi
biologici)
Caratteristiche dei sistemi biologici:
- Trasformazioni avvengono a pressione e temperatura costanti
- Organismi viventi in stato stazionario dinamico
- Mai in equilibrio con l'ambiente circostante
ENERGIA
Variazioni di energia descritte da tre grandezze
termodinamiche:
1. Entalpia (H):
• Contenuto termico del sistema reagente
• Riflette numero e tipo di legami chimici dei reagenti e
prodotti
• Reazione esotermica: rilascia calore
• Reazione endotermica: assorbe calore
2. Entropia (S):
• Espressione quantitativa della casualità e del disordine di un
sistema
• Guadagno entropico: prodotti meno complessi e più
disordinati dei reagenti
3. Energia Libera (G):
• Definita da entalpia ed entropia
• Rappresenta lo stato energetico del sistema
ENERGIA LIBERA di GIBBS
Misura dell'energia in grado di produrre lavoro durante una
reazione a temperatura e pressione costanti
• Caratteristiche:
- Quando una reazione rilascia energia libera (sistema passa
da stato più ricco a più povero di energia):
* ΔG ha valore negativo
* La reazione è detta esoergonica
- Nelle reazioni endoergoniche:
* Il sistema guadagna energia libera
* ΔG è positivo
• Funzioni di stato correlate:
- G: Energia libera
- H: Entalpia (calore)
- S: Entropia (disordine molecolare)
• Equazione di Gibbs:
G = H - TS
ΔG = ΔH - TΔS
VARIAZIONE ENERGIA
LIBERA GIBBS
• Equazione: ΔG = ΔH - TΔS
• Per una reazione chimica reversibile: A + B C + D
⇌
• Interpretazione del ΔG:
- ΔG < 0: reazione procede spontaneamente da sinistra a destra
(esoergonica)
- ΔG > 0: reazione procede spontaneamente da destra a sinistra
(endoergonica)
- ΔG = 0: la reazione chimica si trova all'equilibrio
• Significato:
- ΔG misura la tendenza di una reazione a procedere spontaneamente
- Determina la direzione spontanea di una reazione reversibile
- Indica lo stato di equilibrio quando è uguale a zero
COORDINATE DI REAZIONE
• S = reagenti, P = prodotti
• L'energia associata ad una reazione dipende da:
- Temperatura (ambiente)
- Pressione (atmosferica)
- Quantità di reagenti e prodotti (1 molare, costante)
• Condizioni standard:
- Temperatura 25°C (298 K) L’immagine descrive