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Quindi 2 2 2 2 2
] ]
( (
() = 0 + 0( − 2) + − 2) + [( − 2) = − 2) + [( − 2)
2
Tornando al limite
−2 2 2 2 2
] ]
( ( (
− 2) − sin( − 2) − 2) + [( − 2) − 2) [( − 2)
ⅈ = ⅈ = ⅈ + =1
2 2 2 2
( ( ( (
− 2) − 2) − 2) − 2)
→2 →2 →2
Per definizione è un infinitesimo di ordine superiore a quindi il loro rapporto da 0
2 2
] (
[( − 2) − 2)
per il confronto tra infinitesimi. Dobbiamo quindi risolvere solo una frazione polinomiale.
Invece di fare le derivate si può usare questa
Esempio x
2
(1− )− sin 0
2
ⅈ = [ ].
2
0
→2 2 3
1) )
ln(1 + ) = − + + ⋯ + (
2 3
2 2 2
) )
ln(1 + = + ( mi fermo a x per il denominatore
2
3 5
2) +2
= − + + ⋯ + ( )
3! 5!
= + () mi fermo a x perché c’è una x che moltiplica il seno. Per arrivate al grado del denom.
2 2
x
Quindi 2 2 2 2 2 2 2
) ) ) )
(1 − − sin = + ( − ( + ()) = + ( − + ( = + ( )
2 2 2 2
2 2
x
2 2
)−
(1− sin +( ) 2 2
( ) 1 ( ) 1
Allora 2 2 2
ⅈ = ⅈ = ⅈ + = ⅈ + =
2 2 2 2 2
2 2
→2 →2 →2 →2
Gli integrali vengono usati per calcolare l’area di una certa regione del piano e per trovare la
primitiva di una funzione.
Data limitata
[,
: ] → ℝ
l’intervallo [a, b] può essere suddiviso usando una suddivisione
= { ≡ , , , , … , ≡ }
0 1 2 3
Quello che ne risulta è il trapezoide (o rettangoloide)
{(, ): ≤ ≤ , 0 ≤ ≤ ()} tutte le x e le y con x che va da a a b e y da 0 alla fine di f.
Come possiamo calcolare l’area del trapezoide?
Considerando i singoli intervalli risulta che:
estremo inferiore e superiore, minore e maggiore valore assunto da
= ⅈ =
[ , ]
[ , ] −1
−1
quindi .
≤
Si possono considerare due somme:
1. Somma inferiore relativa a f e alla suddivisione D (, )
∑ ( − )
−1
=1
Sommatoria della moltiplicazione tra l’estremo inferiore dell’intervallino (minimo
valore assunto) e la larghezza dell’intervallino stesso, cioè base ( per
− )
−1
altezza ( dei rettangolini ottenuti, che si mantengono sotto la funzione. Si
)
ottiene un’approssimazione per difetto dell’area di T. Se si infittiscono i punti
l’area aumenta avvicinandosi sempre più alla funzione, quindi
)
≤ ⇒ (, ≤ (, ).
1 2 1 2
Più punti ci sono più precisa è l’approssimazione.
2. Somma superiore relativa a f e alla suddivisione D (, )
∑ ( − )
−1
=1
Anche qui come sopra a ma i rettangolini che si mantengono sopra la funzione
poiché l’altezza è , il massimo valore assunto dalla funzione nell’interavallo. Si
ottiene un’approssimazione per eccesso dell’area di T. Se si infittiscono i punti
l’area diminuisce avvicinandosi sempre più alla funzione, quindi
)
≤ ⇒ (, ≥ (, ).
1 2 1 2
Più punti ci sono più precisa è l’approssimazione.
Ne risulta che poiché .
(, ) ≤ (, ) ≤
Possiamo inoltre affermare che suddivisioni ) )
∀ , (, ≤ (,
1 2 1 2
Dimostrazione
= ∪
1 2
) )
(, ≤ (, ) ≤ (, ) ≤ (,
1 2
perché
)
(, ≤ (, ) ≤
1 1
per definizione
(, ) ≤ (, ) perché
)
(, ) ≤ (, ≤
2 2
Otteniamo quindi ) )
(, ≤ (,
1 2
Dati e ogni elemento di S è un maggiorante dell’insieme delle somme inferiori e
{(, {(,
)} )}
ogni elemento di s è un minorante dell’insieme delle somme superiori. Cioè (, ) ≤ ⅈ (, )
Una funzione limitata si dice integrabile secondo Riemann se
[,
: ] → ℝ
e questo è il cui risultato sarà un numero finito.
(, ) = ⅈ (, ) ()
∫
La più grande approssimazione per difetto coincide con la più piccola per eccesso
limitata, Hp
[,
: ] → ℝ () ≥ 0
Tesi. {(, ): ≤ ≤ , 0 ≤ ≤ ()} ⇒ () = ⅈ
∫
1. Funzioni continue in [a, b]
2. Funzioni limitate e continue a tratti in [a, b]
3. Funzioni limitate e monotone
[,
1 ∈ ] ∩ ℚ 1 se e 0 se
() = { ∈ ℚ ∉ ℚ
[,
0 ∈ ]\ℚ
è un esempio di funzione non integrabile. Verifichiamo:
=1
∑ ( )
∀ (, ) = − = 0( − ) = 0 ⇒ (, ) = 0
−1
=1 =1
(, ) ∑ ( ) ∑ 1( ) 1( ) (, )
∀ = − = − = − = − ⇒ ⅈ = − .
−1 −1
In conclusione: poiché
(, ) ≠ ⅈ (, ) 0 ≠ −
1. Linearità
;
[ () ± ()] = () ± ()
∫ ∫ ∫
2. Inversione percorso di integrazione
() = − () opposti
∫ ∫
3. Integrale senza area
;
() = 0
∫
4. Additività rispetto al percorso di integrazione
() = () + () se tra a e b c’è un punto c
∫ ∫ ∫
5. Confronto tra integrali
() ≤ ()
()
() ≤
∫ ∫
continua Hp
[,
: ] → ℝ
Tesi. [, )(
∃ ∈ ]: () = ( − )
∫
0 0
l’area del trapezoide coincide con l’area del rettangolo con altezza e base
)
( ( − )
0
Dimostrazione
Per il teorema di Weireistrass esistono e
= max () = min ()
[,]
[,]
Possiamo dire che e quindi che risolvendo
≤ () ≤ ≤ () ≤
∫ ∫ ∫
otteniamo ( − ) ≤ () ≤ ( − )
∫
()
∫
dividiamo entrambi i membri per
− ≤ ≤
−
Per il teorema dei valori intermedi la funzione continua in (a, b) assume tutti i valori compresi
()
∫
tra Max e min. Nel nostro caso quindi
[, )
∃ ∈ ]: ( =
0 0 −
Moltiplicando per e leggendo da dx a sx otteniamo )(
− () = ( − )
∫ 0
. Il risultato dipende da x
() = ()
∫
continua Hp
[,
: ] → ℝ
Tesi. La funzione integrale è derivabile in [a, b] e
()
′ () (,
= () ∀ ∈ ) ⇔ () ⅈⅈⅈ ⅈ ()
Dimostrazione
Assicuriamoci che F(x) sia derivabile.
Rapporto incrementale:
+ℎ
()−∫ ()
∫
(+ℎ)−() per l’additività rispetto al percorso di integrazione
=
ℎ ℎ
+ℎ +ℎ
()+∫ ()−∫ () ()
∫ ∫ .
=
ℎ ℎ
+ℎ
Per il teorema della media quindi
)( )
() = ( + ℎ − ) = ( ∗ ℎ
∫ 0 0
+ℎ ()
∫ )∗ℎ
( 0
)
= = ( (, + ℎ)
0 0
ℎ ℎ
Per avere la derivata facciamo il limite del rapporto incrementale
( ℎ) ()
+ − ( )
=
lim lim 0
ℎ
ℎ→0 ℎ→0 e quindi
Sappiamo che per il
( ℎ);
≤ + ℎ ≤ + ≤
≤ lim lim ≤ lim lim ≤
0 0 0
ℎ→0 ℎ→0 ℎ→0 ℎ→0
anche
teorema del confronto dei limiti (o due carabinieri)
lim = .
0
ℎ→0
Quindi Poiché f è continua
( ) (). ( ) ()
= =
lim lim
0 0
ℎ→0 →0
O più semplicemente se si avvicinerà a quindi
ℎ → 0 →
0 0
In conclusione, il limite del rapporto incrementale esiste ed è ()
continua Hp1
[,
: ] → ℝ
G primitiva di f Hp2