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LE CERE
E se hanno una funzione protettiva, sono difficilmente idrolizzati appunto
costituiscono un rivestimento protettivo di foglie e frutti punto il contenuto di
cera è generalmente basso, solo in olio di sansa raggiunge il 2%.
FOSFOLIPIDI
Sono molecole biologicamente importanti come componenti delle membrane
cellulari. La struttura dei fosfolipidi e un gruppo fosfato attaccato a un
trigliceride, essi esistono in natura e a seconda della catena che si attacca al
gruppo fosfato che è indicato con X, ci sono vari tipi di fosfolipidi.
L’emulsionante più utilizzato a livello industriale e tecnologico virgola che
troviamo nel cioccolato e nella lecitina che è un fosfolipide che e un
sottoprodotto del processo di raffinazione di oli proprio perché è presente nella
struttura del vegetale.
Inoltre, i grassi conferiscono la texture all'alimento: la friabilità nei biscotti e
nella pasticceria è maggiore quando è maggiore la quantità di grassi presenti,
infatti, i grassi rivestono le particelle di farina inibendo la formazione del
glutine che è elastico. I CARBOIDRATI
I carboidrati si dividono in monosaccaridi, disaccaridi, i trisaccaridi e i
polisaccaridi. Dal punto di vista nutrizionale sono la base della fonte energetica.
Nei monosaccaridi troviamo una unità di carboidrato, nei disaccaridi o
oligosaccaridi la catena è sufficientemente lunga mentre nei polisaccaridi la
catena è molto lunga.
Il glucosio è un monosaccaride ed è presente in un'ampia varietà di alimenti,
esso è il monomero di numerosi carboidrati più grandi come l'amido.
I carboidrati offrono una vasta gamma di proprietà: viscosità, solubilità,
crioprotezione, effetto dolcificante, inibizione della cristallizzazione e capacità
di rivestimento.
-La viscosità, quando voglio aumentare la viscosità di un alimento, per
esempio, per fare una crema metto o più farina oppure l'amido.
-la solubilità, gli alimenti secchi da idratare istantaneamente delle polveri
solubili come il caffè solubile, il cacao solubile hanno la capacità di
solubilizzare l'acqua grazie alla presenza di polisaccaridi in genere le
maltodestrine.
-Crioprotezione, se voglio proteggere un alimento congelato durante il suo
tempo di conservazione si utilizzano soluzioni contenenti carboidrati
-Danno una sensazione di dolcezza, ovviamente lo zucchero è un carboidrato.
-riducono il quantitativo di acqua, e quindi per abbassare l'attività dell'acqua
posso mettere lo zucchero come accade nella marmellata.
Queste proprietà dipendono dalla composizione chimica del carboidrato e
dall'interazione con altre molecole tramite legame idrogeno, ionico e la
formazione di complessi con lipidi e proteine.
I disaccaridi sono formati da due molecole di monosaccaridi, e si possono
essere riducenti e non riducenti. Il gruppo OH si va a chiudere con il gruppo
aldeidico e questa chiusura non è stabile, c'è sempre un equilibrio tra la forma
chiusa e la forma aperta. Quando il gruppo OH Si impegna con un'altro
zucchero significa che lo zucchero non è riducente, perché non potendosi
riaprire non offre la possibilità alla parte riducente dello zucchero in forma
aperta di ossidarsi punto quando invece troviamo un legame come nel caso del
lattosio, il gruppo è libero si può aprire e dunque è uno zucchero riducente. Il
saccarosio, per esempio, è un non riducente esso è formato da glucosio e
fruttosio. Il maltosio invece è fatto da glucosio e glucosio ed è uno zucchero
riducente. Ciò dipende dalla posizione della molecola del monosaccaride che si
impegna nel legame chimico glicosidico.
I polisaccaridi sono fatti da molte unità di monosaccaridi legate insieme
attraverso i legami glicosidici. I polisaccaridi possono essere classificati come
omo-polisaccaridi, dove il prefisso significa che sono fatti dalla stessa unità che
di solito è il glucosio che si ripete per esempio l'amido e la cellulosa, Oppure
etero-polisaccaridi in cui c'è qualcosa che non si ripete sempre allo stesso modo
ad esempio le pectine.
L'amido è il principale polisaccaride, è il principale materiale di stoccaggio dei
carboidrati in molte piante ed è considerato il secondo biopolimero naturale più
grande dopo la cellulosa. Gli amidi sono composti da due polisaccaridi: una
frazione lineare, l’amilosio, è una frazione ramificata, l’amilopectina. Nella
maggior parte dei casi il contenuto di amilosio compreso tra il 15% e il 25% ma
il rapporto tra amilosio e amilopectina nell'umido varia da un amido all’altro.
Noi esseri umani non riusciamo a digerire l'amido e nemmeno la cellulosa,
perché pur essendo fatti da glucosio cambia il tipo di legame.
In natura l'amido è presente sotto forma di granuli, quindi questa sua natura
influenza la trasformazione che avviene mettendolo in contatto con l'acqua.
Questo fenomeno si chiama gelatinizzazione dell'amido.. I granuli di amido
sono insolubili in acqua fredda ma si gonfiano in acqua calda quando i granuli
di amido vengono riscaldati in presenza di acqua si verifica una transizione di
fase dall'ordine al disordine punto la gelatinizzazione dell'amido e un collasso
dell'ordine molecolare all'interno del Le proprietà come rigonfiamento
granulare, fusione di cristalliti, perdita di birifrigeranza (che è un fenomeno
fisico che consiste nella scomposizione di un raggio di luce in due raggi e che
avviene quando esso attraversa particolari mezzi anisotropi, a seconda della
polarizzazione della luce), sviluppo di viscosità e solubilizzazione. La
gelatinizzazione comprende una serie di processi su scala molecolare che si
sovrappongono nel tempo:
-Rigonfiamento, assorbimento di acqua da parte dei granuli di amido con
l'aumento di volume.
-Riscaldamento, all'aumentare della temperatura, i granuli iniziano a perdere la
loro cristallinità e diventano gel.
-Rottura dei granuli, dispersione parziale di amilosio e amilopectina.
La gelatinizzazione dell'amido varia con la temperatura, la velocità di
riscaldamento e l'entità del riscaldamento, l'acqua disponibile e il tipo di amido.
La retrogradazione dell'amido è il processo che si verifica quando le molecole
dell'amido si riassociare uno e formano una struttura ordinata dopo la
gelatinizzazione durante la conservazione. Dunque è un processo che avviene
quando le molecole di amido, quindi l’amilosio e l’amilopectina, che sono
impegnate nella formazione del gel si riassociano e formano una struttura
ordinata dopo la gelatinizzazione.
Anche la velocità di retrogradazione dipende dalla natura dell'amido, della
struttura dell’amilopectina E dal rapporto amilosio-amilopectina. Il contenuto
di acqua nella amido gel e la temperatura di conservazione può influenzare la
velocità e l'entità di retrogradazione dell'amido, inoltre alcuni lipidi polari,
tensioattivi e etero-polisaccaridi possono ritardare o ridurre l'entità della
retrogradazione.
LA REAZIONE DI MAILLARD
Un altro fenomeno a carico di carboidrati è una reazione di natura chimica,
quindi non cambia lo stato fisico dello zucchero ed è vista sia positivamente
che negativamente, è chiamata la reazione di Maillard o imbrunimento non
enzimatico, poiché essa provoca la comparsa di un colore bruno A seguito
dell'innalzamento della temperatura superiore a 100-110 °C.
Questa reazione dipende da molti fattori:
tipo di reagenti, attività dell'acqua, tempo e temperatura del trattamento
termico.
Gli aspetti positivi di questa reazione non sono solo legati alla variazione di
colore che per determinati alimenti è una condizione di qualità, ma determina
una serie di composti che danno gusto e odore. Purtroppo, però si producono
anche in sostanze che sono tossiche o potenzialmente tossiche come ammine
eterocicliche. Dunque, in alcuni cibi questa reazione deve essere evitata, in altri
viene indotta per conferire colore sapore e aroma.
Per esempio, le patatine fritte formano l’acrilammide, che è un prodotto della
reazione di Maillard; infatti, sulla confezione delle patatine fritte surgelate vi
sono riportate le condizioni di cottura. Per far sì che si sviluppi l’aroma io devo
raggiungere una determinata temperatura Ma a quella stessa temperatura vado a
indurre anche la produzione di acrilammide. Quindi le aziende alimentari sono
costrette a riportare queste informazioni perché esistono delle linee guida date
dall'organismo che tutela la sicurezza alimentare in campo europeo, che ha sede
a Parma che ha posizionato l’acrilammide come potenziale cancerogeno.
CARAMELLIZZAZIONE
È una reazione di degradazione termica e ossidativa degli zuccheri che porta
alla formazione di sostanze volatili che conferiscono il tipico aroma e composti
brunastri tipici del caramello e avviene durante il riscaldamento di prodotti
alimentari ad alta concentrazione di zuccheri. Questa reazione inizia con lo
scioglimento dello zucchero a temperature relativamente alte che dipendono dal
tipo di zucchero usato. La caramellizzazione contribuisce alla formazione dei
sapori. Il diacetile e un'importante composto aromatico prodotto durante le
prime fasi della reazione di caramellizzazione ed è il principale responsabile del
sapore burroso. Esso può essere anche prodotto dai batteri presenti nei prodotti
fermentati come birra e yogurt. Però si possono creare altre sostanze che sono
classificate come potenziali cancerogeni, tra cui l’idrossimetilfurfurale Che
presente in piccolissime quantità anche nel miele, nei succhi ma anche nelle
sigarette.
CELLULOSA
La cellulosa è un polimero del glucosio con legami beta-1,4, è insolubile in
acqua e non viene digerito dal corpo umano. Essa viene utilizzata in campo
alimentare quando vogliamo aumentare la conservazione degli alimenti
riducendo l'attività dell'acqua punto la cellulosa avendo tanti gruppi OH può
essere utilizzata come coadiuvante tecnologico quando voglio abbassare
l'attività dell'acqua. Il suo derivato più importante negli alimenti è la
carbossimetilcellulosa CMC. Viene utilizzata principalmente in prodotti da
forno, bevande, dolciumi, dessert surgelati per trattenere l'umidità, migliorare il
corpo o la sensazione in bocca del prodotto e per controllare la cristallizzazione
dello zucchero del ghiaccio.
PECTINE
Le pectine sono costituite principalmente da unità di acido D-galatturonico