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COLONNA VERTEBRALE E TORACO
La colonna viene suddivisa in diversi tratti: tratto cervicale (7 vertebre), tratto toracico o dorsale(12 vertebre), tratto lombare (5 vertebre), tratto sacro-coccigeo (5 vertebre + 4-5 vertebresaldate).
La colonna non ha andamento rettilineo, presenta due lordosi (=curvatura ad andamentoanteriore) e due cifosi (=curvatura ad andamento posteriore).
Queste curvature si formano durante il periodo dello sviluppo, cioè non nasciamo con queste 4curvature.
Noi nasciamo con una colonna che si presenta più rettilinea con sole due curvature.
Le curvature attuali si accentuano quando il bambino inizia ad assumere una posizione eretta,questo per distribuire meglio le forze che agiscono sul corpo.
La prima è la lordosi cervicale, poi la cifosi toracica, la lordosi lombare e la cifosi sacro-coccigea.
Descrizione di una vertebra generica
Veduta superiore
La parte anteriore è occupata dal corpo della vertebra che èuna struttura solida e compatta.
Esternamente è costituita da osso compatto. Il corpo presenta una faccia superiore e una faccia inferiore che permettono di articolare i corpi vertebrali delle vertebre adiacenti. Posteriormente il corpo vertebrale ha due processi che si chiamano peduncoli che sono la parte iniziale dell'arco vertebrale. I peduncoli hanno decorso leggermente obliquo fino ad arrivare a un punto in cui emerge il processo trasverso che emerge dall'arco della vertebra e anch'esso presenta un andamento obliquo orientato posteriormente e lateralmente. Nel punto in cui origina il processo trasverso origina anche la lamina che si presenta con un orientamento opposto (convergente), le due lamine convergono e vanno a chiudere l'arco vertebrale. Nel punto in cui troviamo la continuità tra le lamine troviamo il processo spinoso il cui orientamento cambia in base al tratto della colonna. Possiamo identificare anche i processi articolari superiori e inferiori. I processi articolari sono 4 e sonoatomici delle vertebre adiacenti è garantita dai dischi intervertebrali. Questi dischi sono costituiti da un anello fibroso, composto da lamelle concentriche di tipo fibrocartilagineo, che conferisce rigidità alla struttura. Le fibre di collagene all'interno dell'anello fibroso sono orientate in modo speculare per garantire una resistenza uniforme alla compressione della colonna vertebrale in tutte le direzioni. Al centro del disco intervertebrale si trova il nucleo polposo, una sostanza quasi gelatinosa che non ha una funzione meccanica. Il nucleo polposo serve principalmente a fornire nutrimento al disco intervertebrale. Tra l'arco vertebrale e il corpo vertebrale si forma un canale in cui si trova il midollo spinale. Lateralmente, ci sono dei forami di coniugazione attraverso i quali passano i nervi spinali. L'articolazione tra i corpi delle vertebre adiacenti e i dischi intervertebrali permette di mantenere la continuità strutturale della colonna vertebrale.vertebrali fa parte dell'esinfisi (=articolazione cartilaginea che si pone sul piano mediano) e sono articolazioni che permettono movimenti abbastanza limitati. Posteriormente abbiamo altre articolazioni. I processi articolari emergono dal primo tratto dell'arco vertebrale. I processi articolari superiori hanno la faccetta articolare rivolta posteriormente mentre quelli inferiori ce l'hanno rivolta anteriormente. I processi articolari superiori si articolano con i processi articolari inferiori della vertebra soprastante mentre i processi articolari inferiori si articolano con i processi articolari superiori della vertebra sottostante. In questo caso l'articolazione è un'artrodia (=faccette articolari di dimensioni paragonabili si appoggiano tra loro permettendo scivolamento e rotazioni).
Tratto cervicale
Le prime due vertebre si chiamano Atlante ed Epistrofeo. Queste due vertebre già smentiscono la struttura delineata prima. Atlante non presenta il corpo vertebrale, al
Proposto troviamo un arco anteriore. L'arco presenta una limitata convessità. Ha due facce: quella anteriore presenta una lieve rugosità perché sono presenti legamenti, mentre la faccia posteriore presenta una faccetta articolare che servirà ad articolarsi con Epistrofeo. Lateralmente rispetto all'arco anteriore troviamo le fossette articolari superiori che si articolano con l'osso occipitale a livello dei condili dell'occipitale. L'articolazione atlanto-occipitale sostiene i movimenti di flesso-estensione del capo rispetto al collo. Nel caso di Atlante i peduncoli sono difficilmente ritrovabili in quanto l'arco ha una struttura abbastanza omogenea. I processi trasversi sono poco pronunciati e presentano uno strano foro (foro trasversario). Da C1 a C6 tutte le vertebre presentano questo foro per il passaggio delle arterie vertebrali che arrivano fino al forame magno. L'arco posteriore non presenta il processo spinoso ma presenta un
piccolo tubercolo con una leggera linea mediana che dà un punto di adesione alle strutture legamentose del tratto cervicale. Epistrofeo presenta una punta chiamata dente che presenta una faccetta articolare per andarsi ad articolare con Atlante. Questa articolazione è a perno che permette la rotazione del capo. Le faccette articolari superiori di Epistrofeo si articolano con le faccette articolari inferiori di Atlante. Epistrofeo presenta il corpo inferiormente al dente, l'arco origina con dei peduncoli meglio definiti e si porta posteriormente. Posteriormente nel punto di convergenza delle parti laminari dell'arco troviamo il processo spinoso che si presenta bifido (con due punte). Per quanto riguarda il tratto cervicale il processo spinoso è breve, bifido e orientato inferiormente (quasi orizzontale) per andare ad accompagnare i movimenti del tratto cervicale. C7 presenta un processo spinoso che si allunga e perde la doppia punta tanto che questa vertebra viene chiamata
costale del corpo della quarta vertebra toracica. La testa della costa successiva si articola con la faccetta costale del corpo della quinta vertebra toracica e così via. Le coste si estendono anteriormente e si collegano allo sterno tramite il loro cartilagine costale. Le prime sette coste si collegano direttamente allo sterno, mentre le ultime cinque coste si collegano alle coste superiori tramite le loro cartilagini costali. Il tratto toracico della colonna vertebrale è caratterizzato anche dalla presenza delle apofisi trasversali, che si estendono lateralmente dalle vertebre. Queste apofisi trasversali forniscono punti di attacco per i muscoli e le coste. Inoltre, il tratto toracico presenta una curvatura naturale verso l'interno, chiamata cifosi. Questa curvatura aiuta a sostenere il peso del corpo e a proteggere gli organi interni. In conclusione, il tratto toracico della colonna vertebrale presenta caratteristiche morfologiche specifiche, come il processo spinoso che si allunga e cambia orientamento, le articolazioni delle coste e la curvatura cifotica. Queste caratteristiche contribuiscono alla funzione di sostegno e protezione degli organi interni.articolarecostale inferiore di una costa e la faccetta articolare costale superioredella vertebra sottostante.Il tubercolo costale si articola col processo trasverso della vertebra sottostante.Per riassumere: abbiamo 6 faccette per l'articolazione vertebra-costa, 4artrodie e 2 sinfisi (6 faccette per l'articolazione vertebra-vertebra).
Tratto lombare
Il tratto lombare presenta 5 vertebre con un corpo anteriore moltomassiccio.L'arco vertebrale si presenta come per le vertebre generiche, ilprocesso spinoso torna ad accorciarsi e diventa anch'esso moltoforte e si orienta con andamento orizzontale.La capacità di movimento in estensione acquista una maggiorlibertà.Troviamo i processi costiformi che sono una rimanenza evolutivadi quando avevamo una colonna più lunga per la presenza dellacoda.
Tratto sacro-coccigeo
L'osso sacro viene dalla fusione di 5 elementi vertebrali ancestraliche si fondono e formano un unico elemento osseo.
Da una veduta posteriore vediamo i processi articolari tra la L5 e la S1. Troviamo i fori sacrali nel punto di fusione tra le vertebre adiacenti. Medialmente presenta una pronunciata cresta sacrale media che ci ricorda che anche i processi spinosi si sono fusi fra loro. Lateralmente presenta un'ampia superficie articolare che permette di articolare il sacro con l'osso iliaco dando origine all'articolazione sacro-iliaca. L'osso sacro aiuta a formare la curvatura sacrale che viene accentuata dalla porzione coccigea.
Da una veduta anteriore riconosciamo la base superiore e l'apice inferiore, i fori sacrali e possiamo individuare le porzioni supero-laterali che prendono il nome di ali per l'articolazione sacro-iliaca. All'altezza dei fori sacrali abbiamo delle linee orizzontali che sono la prova della fusione dei dischi intervertebrali. La superficie interna, seppur rugosa perché troviamo la presenza di inserzioni tendinee, rimane meno