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Capitale Corsiva

Esempio massimo: tavolette cerate (vedi funzione, tipologia ed esempi rimasti). In corsivo con la tradizione di istitutio grafica (primi passi delle scritture), poi riproposta.

Prima riga – R – si distingue completamente dalla P (la P rimane aperta). La R è chiusa in forma di "O" (si va verso la latinizzazione). Sappiamo che questo tipo di "A" esiste.

Quinta riga: quella che sembra una "R" è in realtà una "B" (ha due pancie; la R rimane chiusa). In questo momento storico ci sono varie scritture, tipiche del periodo romano.

Forma corsiveggiante (scrittura posata, abbastanza allineata per essere usuale; non è calligrafica macorsiveggiante. Il ductus è – dunque – corsivo).

Seconda riga – la "s" si ammorbidisce (dato anche dal fatto che siamo su un papiro e non più difronte a una scrittura graffita). È una scrittura minuscola, semi-onciale.

(nome della forma), ha queste lettere caratteristiche, fortemente corsivizzata (anche se posata). Cippo romano scoperto da Giacomo Boni nel 1899. Viene nominato un re monarca. Si inserisce nelle Frans Stephen perché considerata la scrittura autentica in alfabeto latino arcaico anoi conosciuta. È una scrittura bustrofedica (percorre da destra verso sinistra e da sinistra verso destra).

Lettere caratteristiche: secondo rigo:

  • Q (arcaica è cerchio + asta discendente). Qui non vedo il piedino;
  • U;
  • O;
  • I;
  • H;
  • O;
  • Probabilmente una "I"QUOI HOI (o honi).

RIGA SOTTO (stavolta da sinistra a destra):

  • A;
  • K;
  • R (con tratto finale fortemente ridotto);
  • O;
  • S;
  • E;
  • SAKROS ESTERZO RIGO (da destra a sinistra)
  • E;
  • D;
  • S;
  • O;
  • R;
  • L;
  • YEDSOR DQUARTA RIGA:

Ripartiamo da destra a sinistra di nuovo (cambia la faccia)

  • A;
  • I;
  • P;
  • A;
  • S;
  • MAVEQUOSRTAVOLA 7

Ripresa da Leon Battista Alberti

CAPITALE EPIGRAFICA LATINA CLASSICA. Metà III secolo a.C.

(abbiamo visto cippo, la scrittura di Lavinio) le scritture si normalizzano e canonizzano. Scrittura che inizia ad essere standard (stabile). Petrucci riprende l'elogio degli Scipioni (epigrafe funeraria ritrovata intorno al XVIII secolo - tradizione gusto antiquario e archeologia romana nel XVI - XVII - XVIII secolo) e anche l'epigrafe celebrativa della battaglia di Pidna (collocata da Lucio Paolo Emilio davanti al tempio di Apollo a Delfi. Epigrafe datata 22 giugno del 168).

COMPLEANNO MAGIONAMI: 22 giugno!!!

CARATTERISTICHE:

  • Geometrizzazione delle forme (incontro asse traverse, con angoli da 45°, 30° o 90° + archi vicini a sezioni di cerchio). Quando trovo una lettera con incrocio di traverse e rette (questo incrocio formerà 90° esatti). Una lettera come la U 30°; la lettera N 45°. Forte geometrizzazione nell'incontro tra rette e traverse; circolarità di tratti tondeggianti (O, C, parte della Q - prima venivano

fatte con tratti, poi forma circolare);

Completa uniformità del modello e del disegno dei singoli elementi grafici, con perfetto inserimento nel sistema bilineare. Tutto è inserito in questo binario ideale e abbiamo (dunque) questa uniformità;

Modulo quadrato (alcune volte può essere rettangolare, tendente verso l'alto), con forte uniformità;

Chiaroscuro delle lettere dato dalla triangolarità del solco;

Tutte le lettere finiscono al termine delle aste verticali (come anche quelle orizzontali) con un piccolo allargamento a spatola [sarà ripreso nel Rinascimento e chiamato gratia o trattino di coronamento] (es. lettera T, con terminazioni – altro elemento di una scrittura fortemente canonizzata). Questo da:

  • Monumentalità alla scrittura;
  • Allineamento sul rigo di base;
  • Altissimo grado di leggibilità;
  • Tipo di scrittura che per noi presenta alto grado di familiarità. In una certa maniera

è testimonianza di quel continuum che dall’antichità ai giorni nostri la capitale ha rappresentato.

È un’iscrizione votiva su marmo trovata sul monte Testaccio a Roma. Riporta una serie di nomi in ordine alfabetico.

Ha anche una disposizione del testo (mise en texte / mise en page particolari). Probabilmente c’è stata un’ordinatio (il committente dell’epigrafe la commissiona; c’è poi un ordinator che disegna l’epigrafe sulla pietra e quello che la scolpisce con lo strumento).

Andamento degradante della scrittura. C’è stata dunque un ordinatio (non così a caso).

Scrittura tendenzialmente inseribile nel quadrato (anche se con eccezioni potenzialmente iscrivibili in un rettangolo).

NUMINI DOMUS AUG(USTI) SACRUM AESCULAPIO ET SALUTI AUG(USTI) COLLEGIUM SALUTAR LOCO ADSIGNATO AB PROC(URATOR) PATR(IMONI) CAE(SARIS) N(OSTRI) ASOLO FECERUNT FELIX VER(NA) ASPERGUS REGIANUS VINDEX VER(NA) VILICI PREDIORUM GALBANORUM

ET PLEBS

La geometrizzazione fa sì che ci sia una scrittura degradante. Scrittura sempre più piccola.

IMM(UNES) ACTALIUS IANUARIUS ULPIUS SEXTIANUS CLUTURIUS SICUNDUS

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Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucabeagle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Paleografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Magionami Leonardo.