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EVOLUZIONE STATUTARIA DEI DECENNI SUCCESSIVI
Se lo statuto del 1262 si colloca in piena epoca ghibellina, gli eventi che portano alla trasformazione politica del comune di Siena fanno da prodromo a quella che sarà la stesura di statuti di carattere guelfo;
1260 Battaglia di Montaperti → vinta da Siena → data storica dell'identità senese;
1262 → compilazione statutaria;
1266 → morte di Manfredi;
1268 → morte di Corradino di Svevia (ultima propaggine dell'epopea ghibellina in Italia) per mano delle truppe di Carlo d'Angiò;
Dal 1274 inizia pacificazione tra guelfi e ghibellini che porterà all'accantonamento della compagine ghibellina (riassorbimento ghibellino nella compagine senese);
1287 primo statuto del governo dei Nove, in cui compare la definizione di questi novem gubernatores, il cui governo rimarrà come uno dei più importanti della storia senese; (costruzione palazzo pubblico,
allargamento mura, ampliamento duomo, Simone Martini…→ sviluppo economico e urbanistico);
1309-1310 → volgarizzamento dello statuto allora vigente, che va sotto il nome del notaio Ranieri di Ghezzo Gangalandi → 2000 rubriche divise in 6 distinzioni → legato in biccherna affinché sia a disposizione di tutti:
Importanza sul piano linguistico dello statuto → prima edizione (inizio ‘900) fuo promossa come proposta di testo di lingua italiana;
Alcuni studi (anche recenti) panoramiche su volgarizzamenti in lingua italiana due-trecenteschi → Statuto di Montieri (1219): statuto in volgare che gli studiosi ritengono possa addirittura essere stato il testo base da cui far poi derivare uno statuto in lingua latina;
Prima dello statuto del 1309-10 c’è lo statuto dell’arte dei lanaioli e carnaioli, dello Spedale della Scala (1305) … l’interesse in area senese per la traduzione volgare è molto ampio;
quasi totalità delle norme vigenti possono essere recuperate → testo molto importante sulpiano della interpretazione, meno dal punto di vista giuridico → littera textualis →miniature e decorazioni; testo codicologicamente rilevante; Come questo statuto è arrivato a noi? Probabilmente fu disperso probabilmente nel periodo in cui l'archivio delle Riformagioni ebbe momenti di dispersione durante l'occupazione francese a inizio '800 → non sappiamo dove possa essere finito; sappiamo, invece, che a, a un certo punto, alcuni esponenti della famiglia Bargagli lo ebbero tra le mani; nel XIX secolo Scipione Borghesi fece da mediatore per farlo tornare in Archivio di Stato. Perché è importante? Senatore; si era schierato a fianco della casa sabauda; importante collezionista di documenti; Il costituto fu proposto, tramite Scipione Bichi Borghesi, all'Archivio di Stato (durante la direzione di Polidori) e tramiteL'interessamento del Sovrintendente agli Archivi toscani (Bonaini) nel 1864 furono donati all'Archivio dai Borghese ed esposti in una vetrina; molti visitatori andarono a vedere questi testi perché si era in un periodo in cui (all'indomani dell'Unità d'Italia) la riscoperta della lingua italiana come elemento dell'identità nazionale era un segno di consolidamento del Regno;
Nel 1903 prima edizione completa di Alessandro Lisini;
Non abbiamo l'antigrafo del Constituto → non hanno subito tradotto in bella; probabilmente, come abbiamo fatto noi con le versioni al liceo, ci sarà stata una brutta
LIBRI IURIUM
Nelle grandi e piccole comunità si formavano depositi documentari che abbiamo racconto sotto la denominazione di archivi tesauri → cassette di sicurezza dove si tengono questi documenti (pergamene sciolte);
Questi documenti sono la testimonianza dei rapporti intercorsi, nella sua fase
normativa(novità dell'istituzione comunale) tra il comune e altri enti/istituzioni, soprattutto nel contesto territoriale in cui il comune si trova a crescere (signorie locali, autorità ecclesiastiche, rapporti con imperatore…);
Documenti che riguardano una "politica estera" (accordi di alleanze, subordinazione, affermazione della supremazia su comunità sottomesse, accordi di tipo militare o fiscale…);
Documentazione che si sviluppa tra fine XII secolo e inizio XIII secolo;
Da conservazione su pergamene (o arrotolate o stese) a conservazione/uso sulla base di strumenti più "agili" (es. registro) → le pergamene (o arrotolate o stese) richiedono un certo tipo di manipolazione per essere ritrovate e utilizzate; il registro può essere più facilmente gestito → interesse nel trasferire la memoria di questi documenti su qualcosa di nuovo: i libri iurium;
CARATTERISTICHE DI QUESTI TESTI
Genova
→ prima metà del XII secolo → precocità fenomeno; Dopo la pace di Costanza (1183) fenomeno accresce → affermazione di autonomie comunali / sostanziale libertà di autogestione da parte dei grandi comuni / affermazione dei comuni podestarili fine XII-inizio XIII secolo; Non è molto uniforme nella stesura dei contenuti → c'è chi trasferisce nei libri iurium (diritti), salvaguardia dell'istituzione comunale, testi normativi (capitoli statutari / sentenze giudiziarie), atti solenni o semplici instrumenta di tipo gestionale-patrimoniale → recupero da archivi tesauri patti e convenzioni (tra città e altri poteri), atti di sottomissione da parte di signori del territorio… Non è che il libro iurium contiene trascrizione di tutto ciò che c'era nell'archivio tesauri → si facevano scelte soggettive sulla rilevanza dei documenti da trascrivere; Trascrivere significa che nonè più l’originale, ma una copia → forme di validazione appostedai notai → autenticazione dei documenti/collettiva (intero libro) → attenzione notarile neiconfronti del documento;
Ogni sezione del liber si caratterizza relativamente all’oggetto delle trascrizioni →all’interno di ogni parte ci può essere andamento cronologico, per poi proseguire all’oggettosuccessivo;
Anche grandi abbazie avevano accumulato molta documentazione e avevano spessotrasferito in copia i loro documenti da supporto pergamenaceo sciolto ai cartulari monastici(ordinamento tematico o cronologico, secondo l’uso dell’archiviazione da parte di questisoggetti);
Ciò che caratterizzerà l’esperienza monastica (rispetto a quella tipicamente medievale) è chespesso l’edizione del cartulario comportava l’eliminazione delle pergamene originali; questonon avviene solitamente per i libri iurium;
Dunque doppia linea di tradizione → 2 parallele forme di conservazione della memoria del documento: Tramite archivio tesaurus, che tendenzialmente è conservato; o Liber iurium, che raccoglie copiatura dei documenti originari e che avvia tradizione o con gli originali che, a sua volta, contiene; Liber iurium riflesso della conservazione degli originali → ci fa capire che gli originali avevano una loro organizzazione (sacchetti, cassetti…), di cui il liber è un riflesso; Liber iurium a cavallo tra archivio tesaurus (di cui è l’erede) e archivio sedimento (essendo esso stesso una stratificazione di documentazione nel corso del tempo); Su quanto i libri iurium siano importanti nell’ambito della gestione politica dei comuni medievali parleremo del soppedaneo del Comune di Siena (armadio in cui si conservava archivio thesaurus del Comune nel Trecento → qui c’è traccia dell’uso del Caleffo – estrazione, rilettura,ricollocazione… → importante per la gestione degli affari correnti);
Dobbiamo considerare che non c’era sempre un uso consapevole da parte dei cronisti medievali (chi aveva più facilità di accesso alle fonti, chi meno, chi non era interessato → ma siamo sempre di fronte a storiografia cronachistica che è narrazione → non critichiamoli, in quanto per noi stavolta sono fonti, non storici) → modalità di utilizzazione piuttosto scarsa da parte dei contemporanei, per quanto oggetto di interesse della cronachistica → ma questo è un problema storiografico (anche per quanto riguarda il Comune di Siena, il grande liber iurium, il Caleffo Vecchio del Comune di Siena, non sarà a lungo utilizzato, nemmeno quando era stato dato alle stampe) CALEFFO
Il più antico liber iurium senese;
Perché questo nome? Forse viene dall’arabo col significato generico di libro e a Siena assume il nome di
“registro pubblico”; si chiama così e così è da sempre;
Alcuni dati: 934 fogli membranacei, di formato incostante – la configurazione attuale (dimisura 45cm x 30cm le prime 500 carte; poi ca. 34cm x 22 cm) ma ampio;
Articolato in tre parti:
- Prime 56 carte → proemio / repertorio degli atti della prima parte / lettera delo podestà / atti dal 1192 al 1204 (tra il 1203-1024 c’è la nascita dal Caleffo, promossadal podestà; dunque prima documenti più vecchi, recuperati);
- Da carta 57 a 422 documenti successivi al 1204;
- Da carta 423 in poi → carattere piuttosto irregolare con vari quaderni sciolti eo rilegati;
A partire dai primi anni del Duecento si inizia ad usarlo fino al 1232-33, quando erano stati trascritti (o scritti in originale) ca. 1100 documenti diversi;
A questo primo Caleffo, ne avrebbe fatto seguito un secondo, il Caleffo dell’Assunta (a lui seguiranno il Caleffo Nero, il Caleffo Rosso,
Il Caleffetto → 5 libri iurium del Comune di Siena);
Parlando dell’organizzazione archivistica attuale → è il fondo chiamato “dei Capitoli”, che riprende una definizione che Bonaini aveva già introdotto a Firenze per analoghi documenti;
Cosa sono i capitoli? Libri iurium e documenti (accordi, sottomissioni…) che – da un certo momento in poi – non furono raccolti in libri iurium, ma mantenuti sciolti (tutta la politica estera-internazionale, che arriverà fino alle soglie dell’Età moderna);
Se facessimo il giro dei fondi in Archivio di Stato a Siena, la prima stanza contiene il Diplomatico (una sorta di alveare con le pergamene), la prima vera e propria stanza si apre con gli Statuti della città, gli statuti del territorio, i capitoli e poi le serie deliberative (e via via quelle economiche),
Anche il Caleffo è una selezione di documenti
Scarsa attenzione verso questo genere di fonti,
tanto importanti quanto poi trascurate a lungo da cronachistica e storiografia a lungo; RICOSTR