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L’inizio di settembre, per le aspiranti matricole, significa soprattutto test d’ingresso all’università. Molte facoltà, infatti, stabiliscono che ogni anno solo un numero limitato di studenti si potrà iscrivere ai propri corsi.

In alcuni casi, poi, è direttamente il ministero dell’Istruzione a decidere un numero di posti a disposizione a livello addirittura nazionale (il cosiddetto accesso programmato). Così districarsi tra date, modalità di svolgimento e probabilità di successo diventa assai complicato. Ma con questa guida tutto potrebbe essere più chiaro.

Le facoltà a numero chiuso

Le singole università possono decidere autonomamente se aprire le proprie porte indistintamente a tutti gli studenti oppure fare una sorta di selezione all’entrata. In questo secondo caso, chi si vorrà iscrivere dovrà passare per un test ingresso, gestito direttamente dall’ateneo. Il numero dei posti a disposizione, di conseguenza, può variare da facoltà a facoltà. Così come le modalità di svolgimento del test e, naturalmente, le date in cui si tengono. Vari i fattori che spingono le università verso il ‘numero chiuso’: la grandezza limitata di strutture e aule, la volontà di seguire gli studenti il più possibile da vicino, una migliore gestione di lezione, esami, ecc. Non è un caso che le facoltà che utilizzano di più il numero chiuso siano quelle in cui si facciano molte ore di laboratorio o di esercitazione pratica.

Le facoltà ad accesso programmato

Diverso è il discorso per i corsi ad ‘accesso programmato’. Qui è il Miur, tramite decreto, a scegliere quali facoltà debbano avere un numero di iscritti fisso a livello nazionale. Ministero che assegna alle singole università anche il numero di studenti che potranno accogliere. Ma quali sono queste facoltà? Sono sei i corsi di laurea che sono in un certo senso ‘obbligati’ a scegliere le proprie matricole attraverso un test d’ingresso, quasi tutti rientranti nell’area ‘sanitaria’: Medicina e Odontoiatria, Veterinaria, Medicina in Inglese, Professioni sanitarie, Scienze della formazione primaria e Architettura.

Test d’ingresso ad accesso programmato: come si svolgono

Sono l’incubo di migliaia di aspiranti matricole. Il test d’ingresso ad accesso programmato non ammette errori. Un’unica cartuccia a disposizione, visto che si tiene in contemporanea in tutta Italia: stessa data, stesse domande (60 quesiti con cinque opzioni di risposta), stesso tempo a disposizione (100 minuti). Anche se, come vedremo, ci sono delle eccezioni. Le cose cambiano, però, a seconda dell’università prescelta. Importante valutare bene dove convenga sostenerlo. Bilanciare tra numero di posti disponibili – che negli atenei più grandi sono di più – e numero di iscritti ai singoli test (anche in questo caso le grandi università sono le più ambite). Individuare la sede in cui conviene candidarsi è forse la cosa più importante, al di là di dover ottenere un punteggio molto alto per avere buone chance di successo (discorso valido soprattutto per Medicina e Professioni Sanitarie).

Accesso programmato: test d’ingresso Professioni sanitarie e Scienze della formazione primaria

I corsi di laurea nelle Professioni sanitarie e quelli in Scienze della formazione primaria rappresentano l’eccezione nel panorama delle facoltà ad accesso programmato. Per le professioni sanitarie, infatti, rimane intatta la struttura del quiz – 60 quesiti, 5 opzioni di risposta, 100 minuti a disposizione - ma è delegata alle singole università la scelta delle domande, così come la graduatoria. Una batteria di quesiti che sarà identica per tutti gli studenti che svolgeranno i test ingresso nella stesso ateneo, a prescindere dal corso indicato nelle preferenze. Discorso simile per l’accesso a Scienze della formazione primaria: anche qui i test e le graduatorie sono gestite dalle singole università. Unica cosa certa, in entrambi i casi, è la data di svolgimento: la stessa su tutto il territorio nazionale. Anche i posti disponibili sono stabiliti dal Miur per ogni sede universitaria con apposito decreto.

Test d’ingresso ad accesso programmato: le date

Entro la prima metà di settembre si svolgeranno tutti i test d’ingresso per le facoltà ad accesso programmato per l’anno accademico 2017/2018. Ecco le date: Medicina e Odontoiatria 5 settembre, Veterinaria 6 settembre, Medicina in lingua inglese 14 settembre, Professioni sanitarie 13 settembre, Architettura 7 settembre, Scienze della formazione primaria 15 settembre.

Come funzionano gli altri test a numero chiuso

Per le altre facoltà, sono le singole università a decidere come si svolgono i test d’ingresso. Ogni dettaglio può essere modificato: il numero dei posti a disposizione, le materie, il numero delle domande, le date di svolgimento e i criteri di formazione delle graduatorie. Alcuni atenei, perciò, scelgono di collocare i quiz in vari momenti dell’anno, non necessariamente a settembre. Iscriversi ai test di queste facoltà è sicuramente una scelta coraggiosa, che però potrebbe essere ripagata quando s’inizierà a frequentare l’università. Importante, però, controllare la data di svolgimento; potrebbe essere già passata.

I test d’ingresso CISIA

Per comodità, però, molti atenei seguono una strada comune affidandosi al CISIA (consorzio pubblico Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso). Se l’università in cui si è deciso d’iscriversi si appoggia a questa organizzazione esterna le cose tornano ad assomigliare al test ad accesso programmato. Perché la rosa di domande sarà comune per tutte le strutture aderenti ma soprattutto perché si potrà svolgere il quiz in una sola sede del circuito, visto che la data sarà unica in tutta Italia. Le facoltà della stessa area didattica, in questo modo, verranno accorpate e proporranno lo stesso test: in genere si tratta di 80 quesiti, ma le cose possono cambiare per corsi come quelli, ad esempio, in Farmacia.

Le date dei Test d’ingresso a numero chiuso

Anche per chi dovrà sostenere il test CISIA restano pochi giorni di attesa. Si tratta di facoltà molto diverse tra loro: si va dall’area ingegneristica a quella economica, dal settore giuridico a quello delle scienze pure. Ecco le date dei principali test CISIA: Economia 6 settembre, Ingegneria 4 settembre, Scienze 8 settembre, Farmacia 7 settembre. Per quelli che, invece, dovranno passare per il filtraggio del numero chiuso ma non avranno altri punti di riferimento se non quelli comunicati dal proprio ateneo le date possono essere molto variabili. Ma il quadro, per tutti, si definirà entro la fine di settembre (al massimo all’inizio di ottobre).

Marcello Gelardini

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