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decreto test ingresso  scienze della formazione 2020

È stato pubblicato il decreto contenente le modalità, i contenuti e la data ufficiale del test ingresso a ciclo unico magistrale in Scienze della formazione primaria 2021.
Il test di scienze della formazione primaria 2021 si svolgerà presso ciascuna sede universitaria il prossimo 17 settembre 2021, unica data prevista a livello nazionale.

Iscrizioni al test in Scienze della formazione primaria

Sebbene la prova sia stabilita a livello nazionale, tuttavia ogni ateneo decide autonomamente i quesiti del test e stabilisce anche i tempi in cui è possibile iscriversi alla prova di ammissione.
Quindi, ogni università pubblicherà sul proprio sito di ateneo il bando con tutte le modalità di iscrizione, partecipazione e immatricolazione.
Le procedure di iscrizione saranno disponibili online dal portale dell'ateneo di riferimento.

Test in Scienze della formazione primaria 2021: quanti posti disponibili?

Il numero dei posti disponibili è pari a 7884 distribuiti fra le diverse università.

Per consultare la pagina del Mur dove potrai trovare il Decreto Ministeriale con la tabella con i posti disponibili in tutte le università italiane clicca qui

Test in Scienze della formazione primaria 2021: quante domande?

La prova di ammissione in Scienze della formazione primaria si terrà il 16 settembre 2020 e, per completare il test, si avranno a disposizione ben 150 minuti complessivi.
Il numero dei quesiti da risolvere è pari ad 80, ciascuno a risposta multipla: vengono presentate quattro opzioni di risposta e il candidato deve sceglierne solo una.

Test in Scienze della formazione primaria 2020: argomenti, domande e punteggio

Gli argomenti generali su cui la prova verte possono essere suddivisi in tre grandi macroaree:
  • Competenza linguistica e ragionamento logico;
  • Cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
  • Cultura matematico-scientifica.

A partire da questi grandi argomenti, le domande, come dichiarato dal Mur, nello specifico saranno così distribuite:

  • 40 quesiti di competenza linguistica e ragionamento logico;
  • 20 quesiti di cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
  • 20 quesiti di cultura matematico-scientifica.

Ad ogni risposta è ovviamente associato un punteggio diverso:

  • Punteggio risposta esatta: 1 punto
  • Punteggio risposta non data: 0 punti
  • Punteggio risposta errata: 0 punti

Al punteggio ottenuto con la somma delle risposte corrette date nel test, si aggiungono altri punti extra se il candidato è in possesso di una certificazione linguistica compresa fra il livello B1 e il C2.
Il bonus lingua è così ripartito:

  • Livello B1 = 3 punti;
  • Livello B2 = 5 punti;
  • Livello C1 = 7 punti;
  • Livello C2 = 10 punti.

Test in Scienze della formazione primaria 2021: graduatorie

Come già anticipato, una volta terminato il test le graduatorie saranno 'locali' e non nazionali: entrano quelli con il punteggio più alto nella sede universitaria in cui si è svolta la prova.
Il punteggio minimo per essere ammessi è pari a 55/80.
Da quest'anno, inoltre, il Miur ha stabilito che i laureati nei corsi di laurea triennale in Scienze dell'educazione e della formazione che possiedono i requisiti imposti dal decreto ministeriale n.378 del 9 maggio 2018, sono ammessi al terzo anno del ciclo magistrale in Scienze della formazione primaria, qualora superino il test di ammissione.

Test ingresso Scienze formazione primaria: sbarramento a 55

La soglia minima di ammissione in Scienze della formazione è dunque pari a 55/80. Anche se si tratta di una facoltà a numero chiuso, se ci fossero meno ammessi rispetto ai posti disponibili, il corso si avvierebbe ugualmente. Ecco come si procederà in caso di parità di punteggio al test scienze della formazione 2020 tra gli aspiranti candidati:
  • a. prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione, rispettivamente, dei quesiti relativi agli argomenti di competenza linguistica e ragionamento logico, cultura letteraria, storico-sociale e geografica, cultura scientifico-matematica;
  • b. in caso di ulteriore parità prevale lo studente che ha conseguito una migliore votazione nell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
  • c. in caso di ulteriore parità prevale lo studente anagraficamente più giovane.