
Sono ormai concluse le prove del test d'ingresso a medicina 2018: pensi che il tuo punteggio non sarà sufficiente per poter indossare il camice? Già progetti di emigrare all'estero per coronare il tuo sogno? Forse è il caso di aspettare ancora un po'; non c’è bisogno di prendere i tuoi averi e tentare di studiare medicina fuori dai confini nazionali, magari in Paesi dove il percorso per diventare medico è ritenuto più facile. Proprio così, perché se durante il test medicina 2018 hai notato delle possibili irregolarità, se qualcosa ti ha lasciato abbastanza perplesso, c'è ancora un'arma in tuo possesso: fare ricorso.
Graduatorie medicina 2018: le tempistiche del ricorso
La prima cosa da fare, a livello procedurale, è certamente chiedere l’accesso agli atti e impugnare così il bando. Ci sono però delle tempistiche ben precise da rispettare: hai infatti 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria - per un ricorso ordinario - o 120 giorni per presentarne uno di tipo straordinario. Importante poi è se, durante lo svolgimento del test, hai fatto mettere a verbale dalla commissione qualsiasi tipo di irregolarità o avvenimento che non hai giudicato conforme con le indicazioni contenute nel bando.
Punteggi medicina 2018: possibili motivi di ricorso
Se ti stai chiedendo in quali casi puoi fare ricorso, ecco alcuni esempi. Innanzitutto se hai notato l’utilizzo di smartphone o smartwatch (vietatissimi dal regolamento) da parte di qualche candidato durante la prova. Non solo, anche la mancata sigillatura dei pacchi che contenevano le schede anagrafiche e i questionari con le risposte possono essere un valido motivo per tentare la via del ricorso. Così come la presenza di personale non autorizzato all’interno dell’aula in cui hai svolto il test d’ingresso medicina 2018. Insomma, tutte quelle situazioni non conformi a quanto scritto nel bando possono essere motivo di ricorso. Se vinto, ti guadagnerai l’accesso al corso di laurea. Perché non provarci! Sempre, naturalmente, se ci sono le condizioni...
Manlio Grossi