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Ministero dell'Università e della Ricerca

20. L’Arabia Saudita si trova... :

1) a est dell’Egitto

2) a nord della Somalia

3) a est del Mar Rosso

4) a ovest del Golfo Persico

5) a nord della Turchia

Delle precedenti indicazioni geografiche, si riconosca l’UNICA ERRATA:

A) la 5

B) la 3

C) la 4

D) la 2

E) la 1

21. Si riconosca la serie che dispone nella corretta successione storica le variazioni onomastiche

relative alla città dell’odierna Turchia che si distende sulle due rive (asiatica ed europea) del

Bosforo:

A) Bisanzio; Costantinopoli; Istanbul

B) Istanbul; Costantinopoli; Bisanzio

C) Costantinopoli; Istanbul; Bisanzio

D) Istanbul; Bisanzio; Costantinopoli

E) Costantinopoli; Bisanzio; Istanbul

22. In quanto può essere modificata, ma non da una legge ordinaria, la Costituzione Italiana rientra

nel novero delle costituzioni definite ... :

A) rigide

B) flessibili

C) materiali

D) ottriate

E) formali

23. Infrangendone l’iconografia tradizionale, l’imponente scolpito nel marmo nei primi anni

David

del XVI secolo rappresenta l’eroe biblico non nella distensione successiva alla vittoria, con la

spada abbassata ed ai piedi la testa del gigante Golia, ma negli istanti carichi di tensione della

preparazione nervosa e muscolare allo scontro imminente. Ne dobbiamo l’esecuzione ad UNO

dei seguenti artisti:

A) Michelangelo Buonarroti

B) Donatello

C) Luca della Robbia

D) Benvenuto Cellini

E) Jacopo della Quercia

24. Delle seguenti locuzioni, quale esprime il significato del termine «astenia»?

A) Mancanza di forza

B) Scomposta iperattività

C) Eccitazione generale

D) Sensibilità ridotta

E) Mancanza d’appetito 5

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25. La culla della civiltà delle città-stato dei Fenici fu il territorio corrispondente grosso modo

all’attuale:

A) Libano

B) Iran

C) Grecia

D) Somalia

E) Pakistan

26. «La capacità di provare dolore non può essere rimossa, ma capita, di rado, che qualche individuo ne

sia privo dalla nascita. Una vita senza dolore potrebbe sembrare fortunata, ma non lo è. I bambini che

non provano dolore non sono a disagio neppure quando stanno a lungo nella stessa posizione: la

conseguente mancanza di movimento impedisce al sangue di arrivare alle articolazioni, che

nell’adolescenza sono già deteriorate. Le persone che non possono sentire dolore muoiono quasi tutte

prima dei trent’anni. Anche i dolori diffusi, o il semplice malessere, sono adattivi. Spingono

all’inattività completa, e non solo al riposo delle parti danneggiate. [...] L’inattività favorisce anche,

probabilmente, l’efficacia delle difese immunitarie, il ripristino dei tessuti danneggiati e altri

adattamenti. I medicinali che fanno sentire meglio una persona malata interferiscono con questi

benefici. Una sensazione di benessere indotta dai farmaci può indurre ad attività che interferiscono con

gli adattamenti difensivi o con la guarigione.»

Randolph M. Nesse e George C. Williams, Einaudi, Torino, 1999, p. 46.

Perché ci ammaliamo,

DUE delle seguenti proposizioni traggono le conclusioni del discorso riportato: le si riconosca.

1) la somministrazione di farmaci può talora risultare controproducente

2) il dolore fisico, di per se stesso, è comunque qualcosa di sgradevole

3) chi non sopporta il dolore tende a permanere nella stessa postura

4) a qualche essere umano la sorte preclude la capacità di provare dolore

5) a dispetto delle apparenze una vita senza dolore non è una vita fortunata

6) la capacità di provare dolore non può essere rimossa

A) la 1 e la 5

B) la 2 e la 4

C) la 3 e la 4

D) la 2 e la 3

E) la 2 e la 6

27. Da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie

Gialle e rosse de l’acacia, senza vento una si toglie:

E con fremito leggero

Par che passi un’anima.

Da di Giosue Carducci

Presso una certosa

I versi riportati danno luogo ad una rima che si definisce ... :

A) baciata

B) incrociata

C) alternata

D) incatenata

E) almezzo

28. «Nei giardini europei di ogni epoca e stile, fino alla metà del XIX secolo circa, i labirinti erano un

elemento essenziale per superare l’uniformità delle varie parti e raggiungere [...] un certo grado di

varietà anche in uno spazio estremamente ridotto. [...] La differenza stava nella loro destinazione, nelle

particolarità della loro semantica. Nei giardini monastici medievali i labirinti simboleggiavano la vita

complessa e intricata dell’uomo. I sette peccati capitali e le sette virtù teologali incontravano l’uomo

lungo questo percorso. [...] Pietro I costruì labirinti in tutti i giardini pietroburghesi più famosi,

adornandoli immancabilmente con gruppi scultorei ispirati alle favole di La Fontaine. [...] Pietro [il

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Grande] voleva istruire i suoi sudditi alla cultura secolare europea, indispensabile ai Russi per poter

comunicare liberamente con gli stranieri colti. Ma già sotto Pietro i labirinti avevano anche un altro

scopo – il divertimento. Pietro amava portare nel labirinto i suoi ospiti e obbligarli a uscirne da soli.

Nel periodo romantico i labirinti erano un pretesto per allungare l’itinerario delle passeggiate e

cominciarono a cedere il posto ai parnasi [...].»

Dmitrij Sergeevič Lichačev, tr. it. Einaudi, Torino, 1996, pp. 34-35.

La poesia dei giardini,

SOLO UNA delle considerazioni sottostanti si attiene alle affermazioni di Lichačev. La si

individui:

A) i labirinti dei giardini poterono simboleggiare le vicissitudini e gli erramenti cui si trova

esposta l’esistenza umana

B) ai labirinti dei giardini potevano essere attribuite valenze simboliche ma non certo educative e

ludiche

C) la predisposizione di labirinti nei giardini pietroburghesi rispondeva alla sola esigenza

dell’istruzione del popolo russo

D) al variare delle epoche storiche, permanevano immutate le funzioni attribuite ai labirinti nei

giardini

E) mirava sempre all’omogeneità del paesaggio e alla brevità delle passeggiate, la

predisposizione di labirinti nei giardini 7

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29. ADELCHI

Cessa i lamenti,

Cessa, o padre, per Dio! Non era questo

Il tempo di morir? Ma tu, che preso

Vivrai, vissuto nella reggia, ascolta.

Gran segreto è la vita, e nol comprende

Che l’ora estrema. Ti fu tolto un regno:

Deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa

Ora tu stesso appresserai, giocondi

Si schiereranno al tuo pensier dinanzi

Gli anni in cui re non sarai stato, in cui

Né una lagrima pur notata in cielo

Fia contra te, né il nome tuo saravvi

Con l’imprecar de’ tribolati asceso.

Godi che re non sei, godi che chiusa

All’oprar t’è ogni via: loco a gentile,

Ad innocente opra non v’è; non resta

Che far torto, o patirlo. Una feroce

Forza il mondo possiede, e fa nomarsi

Dritto...

A. Manzoni, Atto V, scena 9.

Adelchi,

Una delle seguenti note di parafrasi e commento è contrassegnata da un errore macroscopico.

La si individui:

A) malgrado l’incombere della morte, la visione della storia enunciata da Adelchi inclina

all’ottimismo: nelle vicende del mondo s’impone infine la forza della giustizia

B) Adelchi, ferito e morente, si rivolge al padre Desiderio re dei Longobardi, che vede ormai

svanire il suo sogno di vendetta

C) Ermengarda, figlia del re Desiderio, era stata ripudiata dal marito Carlo Magno ed era ritornata

affranta dal padre

D) la vita è un grande mistero, spiega Adelchi al padre, che solo nell’imminenza della morte ci è

consentito penetrare

E) come Ermengarda, Adelchi è un personaggio ideale, per la sua purezza inadatto a vivere nel

mondo e pertanto votato ad una sconfitta che troverà riscatto solo in un’altra vita

30. A dura vita, a dura disciplina

muti, derisi, solitari stanno,

strumenti ciechi d’occhiuta rapina,

che lor non tocca e che forse non sanno;

e quest’odio, che mai non avvicina

il popolo lombardo all’alemanno,

giova a chi regna dividendo e teme

popoli avversi affratellati insieme.

Povera gente! lontana da’ suoi,

in un paese qui che le vuol male,

chi sa che in fondo all’anima po’ poi

non mandi a quel paese il principale!

[...]

All’origine di questi versi, in bilico fra ironia e commozione, è un episodio di vita reale accaduto

nel 1845: l’autore, che si trovava in quei giorni a Milano ospite di Alessandro Manzoni, era

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entrato nella basilica di Sant’Ambrogio e l’aveva trovata piena di soldati austriaci che

assistevano alla funzione. Si tratta di UNO dei seguenti poeti:

A) Giuseppe Giusti

B) Carlo Porta

C) Giuseppe Gioacchino Belli

D) Nicolò Tommaseo

E) Giovanni Berchet

31. L’organizzazione che si costituì a Baghdad nel 1960 per iniziativa di Arabia Saudita, Iran, Iraq,

Kuwait e Venezuela in vista di una comune politica di produzione, ampliatasi nel corso degli anni e

giunta a comprendere anche Algeria, Indonesia, Libia, Nigeria, Qatar, Emirati Arabi Uniti è

identificata da UNO dei seguenti acronomi:

A) OPEC

B) WTO

C) GATT

D) NAFTA

E) APEC

32. Il dipinto, “Le Muse inquietanti”, risale al secondo decennio del secolo scorso. La scena che ci

prospetta è l’atmosfera sospesa di una piazza urbana delimitata al suo fondo, sulla destra da un

castello e sulla sinistra da una fabbrica con alte ciminiere. In primo piano, sull’incongrua

pavimentazione della piazza, costituita, si direbbe, da lunghe assi di legno parallele, due

enigmatici manichini: uno in piedi su una sorta di piedistallo; l’altro seduto, privo della testa che

giace per terra accostata alle gambe. Si tratta di uno dei dipinti più noti, di un vero e proprio

manifesto della poetica metafisica di uno dei seguenti artisti:

A) Giorgio De Chirico

B) Giorgio Morandi

C) Giacomo Balla

D) Umberto Boccioni

E) Amedeo Modigliani

33. Tu lascerai ogni cosa diletta

più caramente; e questo è quello strale

che l’arco dello essilio pria saetta.

Tu proverai sí come sa di sale

lo pane altrui, e come è duro calle

lo scendere e ’l salir per l’altrui scale.

Considerando che ci troviamo nel Canto XVII del quale dei seguenti personaggi

Paradiso,

rivolge a Dante la profezia?

A) Cacciaguida

B) Farinata

C) Brunetto

D) Oderisi

E) Beatrice 9

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Test di Biologia

34. L’osso etmoide presente nel cranio:

A) è un osso impari che delimita le cavità nasali

B) si articola con la prima vertebra cervicale

C) costituisce la volta del cranio

D) permette l’articolazione della mandibola

E) è l’unico osso mobile del cranio

35. L’analisi del cariotipo di una cellula che si trova in metafase mitotica consente di evidenziare:

A) le anomalie di numero o di struttura dei cromosomi

B) la perdita di un gene conseguente alla duplicazione del DNA

C) una possibile mutazione genica avvenuta nella molecola del DNA

D) l’acquisto di un gene da parte di un cromosoma

E) la frequenza del crossing-over

36. Individuare l’affermazione ERRATA. In uno stesso individuo:

A) tutte le cellule hanno lo stesso numero di cromosomi

B) alcune cellule hanno la metà dei cromosomi

C) alcune cellule hanno perso i cromosomi

D) le cellule somatiche hanno una quantità doppia di geni

E) le cellule sessuali hanno uno solo dei due cromosomi omologhi

37. Nel 1796, Samuel Hahnemann coniò la frase “Similia similibus curentur” che significa “il simile

guarisce il simile” e ideò una forma di terapia che mira a curare una patologia con un farmaco

che ha lo stesso effetto della causa della patologia stessa. Il brano riportato si riferisce a:

A) omeopatia

B) omeostasi

C) feedback negativo

D) chemioterapia

E) anestesia

38. Immergendo una foglia di insalata avvizzita in acqua dolce, subito avviene che le sue cellule:

A) si gonfiano perché l’acqua entra per osmosi

B) si sgonfiano perché l’acqua esce per plasmolisi

C) non variano di dimensioni perché l’acqua entra ed esce in ugual misura

D) scoppiano con fuoriuscita del citoplasma e dei cloroplasti

E) perdono i sali minerali contenuti nel citoplasma

39. È stato possibile iniziare a costruire una mappa cromosomica:

A) associando la frequenza del crossing-over alla distanza relativa dei geni sui cromosomi

B) esaminando il numero di cromosomi di un cariotipo

C) esaminando i gameti di più generazioni

D) verificando l’andamento della meiosi nei gameti maschili

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