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Studente seduto sul letto, in preda alla disperazione per non essere andato bene al test di Medicina

Il test di Medicina è da sempre un grande ostacolo per gli aspiranti camici bianchi, che devono vedersela con una prova complicata, a cui si aggiunge una spietata concorrenza a fronte di pochi posti disponibili.

La prima sessione di quest’anno è andata in porto lo scorso 28 maggio, con la partecipazione di quasi 70mila studenti. E per quanto dai commenti a caldo sembra che si sia trattato di una prova più semplice degli scorsi anni, non tutti sono riusciti a performare come volevano. Tra questi c’è anche chi aveva riposto grandi speranze.

Come lo studente di 24 anni, che dopo tre anni di Professioni Sanitarie ha deciso di fare la rinuncia agli studi per puntare tutto sul test di Medicina 2024 perché ha capito che quello è il suo “vero interesse in questa vita”. Lo racconta attraverso un post su Reddit in cui emerge tutta la sua amarezza, avvolta da una profonda e nera inquietudine per l’avvenire: Ho già buttato anni preziosi della mia vita senza concludere un c***o. A che serve un altro mediocre in questa società? Non voglio essere un peso per nessuno

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Lo studente racconta di sé, della sua situazione, senza peli sulla lingua: “Scusatemi ma non avendo più amici da quando ho lasciato il gruppo storico (sono 4 anni di solitudine ormai che vivo vedendo tutto grigio, scanditi da qualche piccolo e fugace momento di spensieratezza per qualche festa di laurea o compleanno di conoscenti) non ho nessun altro a cui raccontare la spirale in cui sono finito”.

“Ho 24 anni e vado per i 25 fra qualche mese, ho fatto 3 anni di una professione sanitaria ma sono andato fuoricorso perché non avendo più amici mi sono chiuso in casa e ho smesso di studiare e portare avanti gli esami e di conseguenza ho fatto la rinuncia agli studi. Continua a raccontare lo studente: “Mi sono iscritto quest'anno a infermieristica con l'intento di provare il test di medicina e possibilmente passarlo perché in quei 3 anni precedenti ho capito che era quello il mio vero interesse in questa vita

Purtroppo però le cose non sono andate come previsto. Il 24enne è infatti riuscito a ottenere un 62, che è un voto certamente positivo, ma che, come spiega lui stesso, potrebbe non bastare: Quest'anno c'era la banca dati e i punteggi sono altissimi perché la gente ha imparato quante più domande possibili da quella”.

E i pensieri si fanno bui, fragili, senza via di uscita. L’unica speranza sottile va alla seconda sessione dei test di Medicina: “Se a luglio non imparo a memoria tutta la banca dati e ho 3 settimane per farlo da quando la caricano fino al giorno del test e non faccio 90 punti o giù di lì sono fuori. Ma fuori non soltanto dal Medicina: Non riesco a vedere un futuro per me se non dovessi rientrare, non voglio essere un infermiere o qualche altra professione, e non posso neanche aspettare ancora un altro anno perché chissà cosa succederà con le riforme che vogliono fare per l'accesso a medicina e io sono già "vecchio" anagraficamente per questa laurea.

Spazio anche per il rimpianto di non aver aver ascoltato quel consiglio di suo padre, “quando a 19 anni mi disse di fare medicina ma io fui troppo pigro per dargli retta ed eccomi oggi qua a piangere come un bambino in un'anonima camera di uno studentato universitario”

Edit al post: “Ho anche mentito dicendo che quest’anno ero rientrato. Le pressioni della mia famiglia mi stavano facendo a pezzi”

E poi torna sul post con un edit, aggiungendo dettagli al contesto: “Ho scordato di dire che ho mentito ai miei e a quelli che mi conoscevano dicendogli che quest'anno ero rientrato, l'ho fatto perché le pressioni della mia famiglia mi stavano facendo a pezzi dopo che avevo fatto la rinuncia agli studi dalla precedente facoltà”.

E infine, a peggiorare il quadro: “Un'altra cosa anche, mia madre e mio padre hanno problemi di salute seri che li hanno condotti alla povertà a causa dei soldi spesi per visite private e farmaci non coperti dalla mutua e io essendo figlio unico ero la loro unica speranza di ricevere un trattamento dignitoso in vecchiaia dato che non hanno soldi e da medico avrei potuto aiutarli sia economicamente che con le mie conoscenze professionali”.