
Moltissime delle aspiranti matricole hanno avuto già in questa occasione - quasi due settimane in anticipo rispetto all'uscita della graduatoria nazionale, attesa per il 29 settembre - la brutta notizia di non aver superato il test. Perché solo la metà sarebbe riuscita, secondo le prime analisi riportate da Il Corriere della Sera, ad assicurarsi quei 20 punti necessari per entrare a concorrere per uno dei posti in graduatoria. Non serve altro, con un punteggio inferiore si è "fuori", da regolamento.
Test di Medicina 2022, bocciato 1 su 2
Non si tratta ancora dei dati del Mur (che riporteremo non appena disponibili), ma di calcoli effettuati da siti specializzati sulla base dei risultati anonimi pubblicati oggi su Universitaly. Il numero di studenti che avrebbe preso parte materialmente al test corrisponde a 56.775. Di cui solamente 28.793 sarebbero risultati idonei, quindi poco più del 50%. Lo scorso anno andò decisamente meglio, con una quota di idonei di circa 10mila unità in più.Partendo da questi presupposti, per chi ha superato i 20 punti-limite, la probabilità di riuscire a strappare un posto, quindi, si alza notevolmente. Il totale dei posti disponibili per frequentare il corso di laurea in Medicina è, quest'anno, di 14.740. A questi, però, vanno tolti i posti destinati ai corsi in inglese e a quelli delle università private. Il numero esatto per quanto riguarda le università statali, per i quali i candidati hanno concorso lo scorso 6 settembre durante il test nazionale, corrisponde quindi a 13.152. Agli esperti è bastato incrociare i numeri per stabilire il punteggio che corrisponde all'ultima posizione utile: quel punteggio minimo teorico che, tuttavia, potrà essere confermato solo dopo l'uscita della graduatoria ufficiale.
Test di Medicina, basta aver raggiunto circa 33 punti
I risultati di chi è risultato idoneo, comunque, sembrerebbero generalmente peggiori dello scorso anno. Sempre secondo queste prime analisi, infatti, il punteggio minimo per ottenere un posto nella facoltà di medicina di una delle università pubbliche italiane corrisponderebbe a 33,8. Ben 3,5 punti in meno rispetto all'edizione del 2021.Su questo, però, in rete esistono pareri discordanti, perché altre elaborazioni parlano di un punteggio minimo ancora inferiore e pari 33, 4 punti.
Se consideriamo che il punteggio massimo ottenibile corrisponde a 90, non sarà di certo necessario aver consegnato un compito impeccabile per avere più di una speranza di vedersi "assegnato" (o "prenotato") a una sede universitaria: basta aver azzeccato almeno poco più di un terzo dei quiz senza aver acquisito penalità.
Ma questo, lo ricordiamo, non è che un calcolo teorico. Solo il 29 settembre, con l'uscita della graduatoria nazionale, si potrà stabilire definitivamente chi sarà riuscito a farcela e con quanti punti. Fino al successivo scorrimento, che potrebbe abbassare ancora di più le cifre.