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Estratto del documento

(Neal Cassady e Jack Kerouac)

Il movimento andò piano piano scemando, di pari passo con

la fine delle contestazioni. Si ignorarono le morti premature

di Cassady e Kerouac, ma nonostante tutto si ricorda ancora

oggi la leggenda di quei ragazzi che giravano sulla strada

verso l’ignoto…

“ E` stato un fuorilegge il padre della nostra patria? Sì.

E’ stato un fuorilegge Galileo per aver detto che il mondo è

rotondo? Io dico che il mondo è rotondo! Non è square!”

(the origins of beat generation, Kerouac)

All’origine del movimento in America ci sono probabilmente

figure più o meno vicine a quelle del Trascendentalismo

ottocentesco : Emerson, Henry David Thoreau e Walt

Whitman.

“ La Beat Generation è un gruppo di bambini all’angolo della

strada che parlano della fine del mondo”

(Jack Kerouac)

beat

Gli autori riprendono e amplificano i temi della

contestazione giovanile della loro epoca che si estendono

all’intero sistema americano, mettendo in discussione la

segregazione razziale dei neri, la condizione subordinata

della donna, le discriminazioni sulla base dell’orientamento

sessuale. 7

Scrivono di viaggi mentali –anche mediante la

sperimentazione psichedelica di droghe quali l’LSD- e fisici,

in lungo e in largo attraverso le strade americane, come ad

esempio “Sulla strada” di Kerouac, scritto viaggiando da una

costa all’altra degli Stati Uniti.

In Italia, il movimento beat è giunto solo in maniera

marginale, sebbene i grandi scrittori americani visitassero la

penisola per trovarvi ispirazione o perché invitati a rassegne,

come lo “Spoleto Festival” del 1965. Anche Jack Kerouac

nell’ottobre del 1966 venne in Italia, dove tenne una serie di

conferenze in alcune città italiane, accompagnato dal

cantautore italiano Gian Pieretti.

E`stata Fernanda Pivano, grazie alle sue traduzioni

letterarie, a trasferire in Italia la Beat Generation. L’atto del

tradurre opere straniere divenne un atto di creazione e non

di pura riproduzione.

Oltre ad essere amica degli autori beat, durante gli anni

sessanta, era un importante punto di riferimento per chi

gravitava intorno al movimento beat. Nell’ottobre del 1966

suggerì allo scrittore Vittorio di Russo il titolo di “Mondo

Beat” a quella che è considerata la prima rivista

underground italiana. 8

Ben presto questa rivista, divenne il punto di riferimento e la

voce del movimento dei “capelloni”. Essi fondarono una

libera comunità nella periferia di Milano, vivendo in

tendopoli.

La stampa iniziò così una forte campagna tesa a denunciare

il fenomeno Beat, accusando gli occupanti delle tendopoli di

non rispettare le regole morali (libero amore) e di

rappresentare un serio pericolo di pandemia per la città a

causa delle condizioni igieniche precarie.

In seguito ad alcune violenti perquisizioni, un centinaio di

capelloni manifestò per protestare contro la brutalità della

polizia. Così la polizia sgomberò la tendopoli e cessò le

pubblicazioni della rivista “Mondo Beat”.

Tra i poeti italiani ricordiamo Gianni Milano, attualmente

ancora in attività. Dal punto di vista musicale, il beat in

Italia scatenò un fiorire di complessi, di cui l’Equipe 84, i

Dik Dik, i Corvi o di solisti come Gian Pieretti, Patty Pravo,

Caterina Caselli ed altri.

Il film “Pull my Daisy”, del 1959, di Robert Frank e Alfred

Leslie, è ritenuto il manifesto del cinema beat. La voce fuori

campo è di Kerouac e tra gli attori compaiono Allen

Ginsberg e Corso.

Ricordiamo infine il film : “ The Beat Generation : An

American Dream” con Burroughs, Cassady, Corso, Kerouac,

Ginsberg e Ferlinghetti. Kerouac e Gian Pieretti,

cantautore.

L’arresto di un Beatnik italiano

9

Fernanda Pivano e Kerouac

Gregory Corso Allen Ginsberg

William S. Burroughs

Jean- Louis Lebris de

Kerouac, noto come

Jack Kerouac nato a

Lowell, il 12 marzo

1922 morto a St.

Petersburg, il 21

ottobre 1969), è stato

uno scrittore

10

statunitense, tra i maggiori interpreti ed esponenti della

Beat generation.

Biografia

Nacque da una famiglia cattolica di emigranti franco-

canadese di condizioni modeste.

La sua infanzia fu serena, malgrado la morte prematura del

fratello maggiore Gerard, del 1926, lo avesse colpito

fortemente. Ricevette una buona istruzione elementare dai

Gesuiti della Scuola parrocchiale di St. Joseph a Lowell e nel

Lowell High School.

1939 si diplomò alla scuola superiore Le

sue prime influenze letterarie furono quelle di William

Saroyan ed Ernest Hemingway.

Tra il 1939 e il 1940 ebbe accesso alla Columbia University

per merito di una borsa di studio ottenuta. Nel 1942-43 si

arruolò nella marina militare degli Stati Uniti, ma se ne

pentì, così ritornò a New York e cominciò a frequentare gli

ambienti del Greenwich Village, dove conduce la vita dei

beat.

Nel 1944 incontrò William Burroughs e Allen Ginsberg e

sposò la sua prima moglie, Edith Parker.

Nel 1946 conobbe Neal Cassady, un giovane che aveva fatto

l’esperienza del riformatorio e aveva interessi letterari, che

divenne per Kerouac il

simbolo della vera

emarginazione e fonte di

ispirazione letteraria.

Nel 1948 coniò il

beat

termine

generation.

Tra il 1947-50 compì il

primo viaggio attraverso

il Nord America con

Neal Cassady ed iniziò a

“Sulla Strada”.

scrivere

Nel 1950 si sposò con la

seconda moglie, Joan

Haverty. In Aprile

11

Sulla Strada

completò in sole tre settimane, il romanzo che

l’avrebbe poi reso famoso, che tratta del suo incontro con

Neal Cassady e che lui stesso definì: “ la mia vita sulla

Strada”.

Questo romanzo, pubblicato solo nel 1957, divenne il

manifesto della Beat generation.

Tra il 1951-1952 nacque sua figlia, Jan Kerouac, ad Albany,

nello stato di New York. Grande

Nel 1954 iniziò a studiare il buddhismo sempre nella

Mela San Francesco Blues

e in California; scrisse a San

Francisco.

Nel 1965 si sposò per la terza volta, con Stella Sampas e si

trasferì

a Lowell.

Nell’ Ottobre 1966 si recò in Italia.

Kerouac morì tuttavia a soli quarantasette anni a causa di

un’emorragia interna causata dalla cirrosi epatica

procuratogli dall’abuso di alcool, il 21 ottobre del 1969 a St

Petersburg (Florida).

La città di San Francisco ha deciso d’intitolare allo scrittore

una piccola strada: Jack Kerouac Alley, che da Chinatown

porta a Colombus Street.

“Come è strano essere lontani da casa quando la distanza è

un intero continente e non sai neanche più dove sia la casa

tua..e la casa che ti resta è quella che hai in testa.”

(da una lettera scritta a Neal Cassady)

Le opere e lo stile “la città e la

La vita letteraria di Kerouac nasce con il libro:

metropoli”, che fu accolto positivamente dalla critica

americana e che sarà l’unica titolo per cui Kerouac poté

udire degli apprezzamenti. Il libro ricalca lo stile di Thomas

Wolfe e preannuncia l’intenzione di Kerouac di voler

realizzare il nuovo “grande romanzo americano”, quello che

avrebbe descritto la sua generazione e quelle a venire.

La città e la metropoli,

Scontento de Kerouac partì per

molteplici viaggi, insieme a Neal Cassady, in cerca di spunti

per la sua fama. Fu così che, nel 1951, scrisse Sulla Strada.

12

(On the Road)

Sulla Strada

La trama

Il romanzo è ambientato alla

fine degli anni 1940, i cui

personaggi sono tutti giovani “

beatniks”, in viaggio senza sosta

per tutti gli Stati Uniti. Tra i

quali vi è Dean Moriarty, amico

di Sal Paradise che è il

protagonista e il narratore.

Moriarty è in realtà Neal

Cassidy, un giovane dell’Ovest,

uscito da un riformatorio e il cui

modo di vita è in netto contrasto

con la concezione borghese

della necessità di avere una

dimora fissa, un lavoro, un buon

grado di responsabilità.

Moriarty, come i suoi compagni,

ha solo un forte interesse per

una vita intensa, fatta di

innumerevoli esperienze e desidera conoscere l’immensità

del continente americano, il brivido del sesso, della musica

jazz, delle accese discussioni con gli amici sotto l’effetto

dell’alcool.

Sal è uno studente cresciuto nell’Est che ha aspirazioni

letterarie e che conosce a New York, Dean.

Profondamente attirato e influenzato dallo stile di vita

dell’amico, quando egli ritorna nell’Ovest decide di

raggiungerlo, dopo un lungo viaggio in automobile,

finalmente lo ritrova a Denver nel Colorado e con cui

conduce, per due anni, una vita nomade.

Sal si rende conto con il passare del tempo che

l’inquietudine dell’amico, che lo porta a sperimentare tutto

ciò che può esserci di nuovo e proibito, è dovuta alla sua

incapacità ad adattarsi alla società.

Sal, dopo un lungo viaggio, si sente sempre peggio e

desidera ricominciare da capo, avere un luogo fisso e un

lavoro che abbia senso. Ritorna quindi a New York e riprende

a frequentare l’università e a condurre una vita normale ma

13

dopo aver visto Dean, che invece dopo ogni tentativo di

fermarsi riprende a viaggiare, decide di partire.

Il libro fu scritto nella

casa di famiglia a Ozone

Park, dopo aver

completato una serie di

bozze raccolte col tempo

dall’autore.

Fu un dattiloscritto su un

rotolo di carta lungo 36

metri ed era

caratteristicamente privo

di andate a capo.

Rifiutato da diverse case

editrici, fu letto da

Malcolm Cowley, che

dopo alcune revisioni,

procedette con la

pubblicazione presso la

Viking Press.

Il libro narra in

soggettiva, di un viaggio

immaginario di uno

scrittore, ma è in realtà

un racconto di sette anni

di viaggi realmente

effettuati da Kerouac in

compagnia di altri amici.

Nel racconto Kerouac è Sal Paradise, Dean Moriarty

raffigura l’amico Neal Cassady. Sal e Dean incrociano

durante il viaggio numerosi altri personaggi reali: Allen

Ginsberg (Carlo Marx), William S. Burroughs (Old Bull Lee).

Kerouac adatta il linguaggio allo stile di vita dei suoi

personaggi utilizzando nei discorsi diretti il loro gergo.

Nel romanzo si sente l’influsso della tradizione letteraria

americana di Thoreau, Whitman, Wolfe, Henry Miller.

Quando il libro uscì, la critica fu estremamente fredda,

mentre il pubblico, curioso da questa cultura beat di cui

tanto si parlava, rese il libro un successo e Jack Kerouac, un

autore di grande rilievo, nonché lo incoronò padre del

movimento. 14

“Sulla Strada” è la testimonianza beat per eccellenza.

Lo stile è quello del grande romanzo americano: ricche

descrizioni, visioni di paesaggi desolati e senso di libertà del

viaggio.

“Sulla Strada” inizia ad “abbandonare” le regole

grammaticali e sintattiche tradizionali, dando il via a quella

che sarà la prosa spontanea. Un flusso spontaneo che si

genera senza ostacoli e che caratterizzerà sempre più lo stile

dell’autore.

In attesa della pubblicazione di Sulla Strada, Kerouac si

dedicò alla stesura di altre opere.

Nel 1953 scrisse “ I sotterranei”, dove racconta del suo

amore per una ragazza di colore.

Gli scritti di Kerouac riflettono molto la sua vita, nei quali

egli descrive il suo rapporto con San Francisco, il primo

approccio con la religione buddista, l’amicizia con Cassady,

la passione per il blues e per il viaggio, la sua infanzia, lo

shock provocatogli dalla morte del fratello e la sua

esperienza da marinaio.

Più Kerouac procedette a riposizionare i pezzi della sua vita,

più la sua prosa spontanea si fece sempre più complessa e

spesso incomprensibile. I critici americani parlano di

involuzione.

Ma nel frattempo, la sofferenza per la troppa fama mal

gestita,

il rapporto con la madre e le

compagne,

la crisi religiosa, la continua indagine

su se stesso, portarono Kerouac al

tema della fuga. Una fuga dalla vita

che lo condurrà in Europa, ma sarà

inutile, come lui stesso racconta in

Big Sur, poiché sarà l’annuncio della

fine: la sua dipendenza dall’alcool, il

suo male fisico e psichico e si sente ormai perduto, stanco ed

invecchiato. 15

L’intenzione dell’autore era quella di risistemare tutte le sue

opere per costruirsi la sua “ leggenda”, ma non farà in

tempo.

Lasciò, tuttavia, un nuovo stile del tutto innovativo: la prosa

spontanea. Uno stile senza regole apparenti, ma che segue

dei principi fondamentali dettati dallo stesso Kerouac; i

quali prevedono libertà mentale, da cui far scaturire poi

quella lessicale.

Per il contenuto delle sue storie e per il suo modo di

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