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Grazie a te, DONNA
Indice
PREFAZIONE......................................................................................................................................5
Primo capitolo: La donna nella storia…..............................................................................................6
Preistoria...........................................................................................................................................6
Età antica..........................................................................................................................................7
Grecia antica.....................................................................................................................................7
Roma antica......................................................................................................................................8
Medioevo..........................................................................................................................................9
Rinascimento....................................................................................................................................9
Ottocento........................................................................................................................................10
Secondo capitolo: In England.............................................................................................................11
The right to vote in England...........................................................................................................11
Christabel Pankhurst.......................................................................................................................12
Terzo capitolo: Coco Chanel, una donna e il suo successo................................................................15
Biografia.........................................................................................................................................15
Lo stile e la filosofia di Chanel.......................................................................................................18
La figura della donna imprenditrice...............................................................................................21
Luxottica.........................................................................................................................................26
Quarto capitolo: La donna oggi..........................................................................................................29
Italia................................................................................................................................................29
Medio oriente: “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini.............................................................31
BIBLIOGRAFIA................................................................................................................................44
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Grazie a te, DONNA
PREFAZIONE
Ho scelto “la donna” come tema centrale della mia tesina dopo aver letto il
suggestivo libro “Mille splendidi soli” dello scrittore Khaled Hosseini.
Nella mia tesina intitolata ” Grazie a te, DONNA” voglio dare un messaggio di
speranza a tutte le donne che vivono in Paesi dove esistono ancora molti ostacoli che
impediscono il loro pieno inserimento nella vita sociale, politica ed economica e che
vogliono lasciare alle loro spalle un passato di discriminazioni per un futuro libero da
pregiudizi e barriere.
È il loro posto nella società, i loro ruoli e il loro potere, il loro silenzio e la loro parola
che ho voluto comprendere.
La tesina si suddivide in quattro capitoli.
Nel primo capitolo ho voluto tratteggiare l’evoluzione della donna nel corso della
storia.
Il secondo capitolo è dedicato alle femministe inglesi e su come ottennero un
progressivo ma graduale cambiamento dello stato di diritto.
Il terzo capitolo con la storia di Coco Chanel che rappresenta una rivoluzione del
concetto di femminilità, vuole essere uno spunto di riflessione “sul genio femminile”
che, oggi più che mai, possiamo scorgere in ogni parte del mondo. Una nuova
immagine di donna indipendente una figura fondamentale del fashion design e della
cultura popolare del XX secolo.
Nel quarto capitolo ho preso in considerazione due realtà opposte appartenenti al
mondo occidentale e orientale con la lettura del libro che ha ispirato la mia tesina.
Le conquiste giuridiche formali non si sono però tradotte ovunque in una parità di
fatto anche a livello di dignità sociale e uguali diritti rispetto al genere maschile.
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Grazie a te, DONNA
Primo capitolo: La donna nella storia…
La parola donna deriva dal latino domna cioè padrona, ma numerose e diverse culture
hanno riconosciuto alla donna capacità e ruoli limitati alla procreazione e alla cura
della prole e della famiglia.
Possiamo osservare questo attraverso la storia.
Preistoria Nella preistoria, mentre l'uomo si dedicava alla
caccia, le donne si specializzavano nella raccolta
di bacche commestibili, radici e frutti. Esse erano
impegnate per gran parte della loro vita da
gravidanze, allattamento e cura della prole, erano
meno mobili e si dedicavano alla raccolta dei
vegetali commestibili e dei piccoli animali. Nella
preistoria la donna aveva come compito primario
quello di procreare, infatti nelle sculture vengono
evidenziati gli organi connessi alla riproduzione, a
scapito delle altre parti del corpo, il ventre e i
fianchi sono decisamente prominenti, il seno
voluminoso e il volto e inespressivo. Nel periodo in cui l'umanità viveva allo stato
nomade, esse erano sottomesse agli uomini. La supremazia maschile era determinata
dal fatto che la sopravvivenza dipendeva dalla capacità di uccidere gli animali, da cui
venivano ricavati sia il cibo sia il vestiario. Pagina 6 di 45
Grazie a te, DONNA
Età antica In un primo momento nella civiltà egizia ed in quelle
mesopotamiche (Persia, Assiria, Babilonia) la donna aveva
una posizione molto elevata all'interno della società. In
questi luoghi è stato presente anche il matriarcato ma poi,
con l'ascesa delle monarchie militari, persero di prestigio e si
iniziarono a formare i ginecei, (parte interna della casa
riservata alla donne), dai quali le donne non potevano uscire
e dove non potevano vedere nessun uomo ad eccezione degli eunuchi (uomini che
avevano subito la mutilazione dell’apparato genitale) e del proprio marito.
Grecia antica
Nella Grecia antica la donna veniva rispettata ma esistevano anche numerose
contraddizioni: la donna ricca era tenuta in casa, mentre le donne povere erano
costrette a lavorare e quindi godevano di una certa libertà.
Le donne non avevano diritti politici (non potevano quindi votare o essere elette
membri dell'assemblea) e non erano oggetto di legislazione giuridica (una donna non
era colpevole, ad esempio del reato di adulterio, a differenza dell'uomo, perche
ritenuta "oggetto del reato").
La donna passava molto tempo a contatto con la madre del marito, nel gineceo, e
quest'ultima aveva un ruolo primario sulla sua
educazione.
Nella società greca, ad Atene, alle donne era vietato
assistere a qualsiasi manifestazione pubblica, oltre
che praticare qualsiasi attività sportiva, mentre a
Sparta potevano dedicarsi a sport di tipo
esclusivamente ginnico (danza, corsa, ecc). Pagina 7 di 45
Grazie a te, DONNA
In occasione dei Giochi olimpici alle donne non era nemmeno permesso di
avvicinarsi al perimetro esterno del santuario, pena la morte.
Secondo un'antica tradizione si diceva addirittura che, se mai una donna avesse
praticato una qualche attività sportiva, grandi sventure sarebbero arrivate in seguito a
tutto il genere femminile.
Ciò conferma la condizione di inferiorità a cui era soggetta la donna nella società
greca, molto diversa, ad esempio, dalla condizione di cui godeva la donna nel mondo
romano.
Roma antica A Roma la donna era considerata quasi pari all'uomo: entrambi i
genitori avevano pari obblighi nei confronti dei figli e la donna
poteva accompagnare il marito ad una festa, a patto che mangiasse
seduta e non sdraiata come era norma per gli uomini.
Non mancarono tuttavia le limitazioni poste dal diritto romano alla
capacità giuridica delle donne ciò impediva loro di accedere alle
magistrature pubbliche. Nel campo del diritto privato era inoltre negata alle donne la
patria potestà, prerogativa esclusiva del padre. Pagina 8 di 45
Grazie a te, DONNA
Medioevo Nel Medioevo la condizione della donna peggiora.
Essa è infatti un oggetto nelle mani del padre,
finché questi non decideva di venderla ad un uomo.
Il Cristianesimo medioevale impose la
sottomissione della donna all’uomo, ma la
considerò importante in quanto doveva crescere
spiritualmente i figli.
Con l’inquisizione alcune donne vennero ritenute rappresentanti del Diavolo sulla
Terra (le streghe), capaci di trarre in inganno l’uomo spingendolo al peccato in
qualsiasi modo.
Addirittura, alcuni “intellettuali” si imbarcavano in estenuanti discussioni per
risolvere un problema che oggi può farci sorridere: la donna era dotata di un’anima
(come l’uomo) oppure ne era priva (come le bestie)?
Rinascimento
Anche nel Rinascimento la condizione della donna non subì
miglioramenti. Però, più numerose che nel Medioevo, ma soprattutto
presso le classi più elevate, ci furono le donne che riuscirono a
raggiungere i gradi più elevati dell’istruzione e ad affermarsi in vari
campi. Pagina 9 di 45
Grazie a te, DONNA
Ottocento Neanche l'Ottocento, con la profonda rivoluzione sociale
data dalla crescente industrializzazione modificò di
molto la posizione della donna nella società.
Nonostante la Rivoluzione Francese, avesse stabilito con
la dichiarazione universale dei diritti degli uomini, che
uomini e donne dovessero essere trattati allo stesso
modo, in pratica le ragazze, per tutto il secolo, ricevettero un'istruzione diversa da
quella maschile. Educazione maschile e femminile continuarono a divergere nei
contenuti, poiché mentre i ragazzi dovevano essere indirizzati alla vita pubblica, la
carriera militare o legale, le donne erano cresciute per badare alla casa ed alla vita
coniugale. Era infatti opinione comune, che troppe conoscenze letterarie
distogliessero le donne dalla loro missione di madri e spose.
Ma il XIX, fu anche il secolo che vide il sorgere dei movimenti di emancipazione
delle donne, per la rivendicazione dei diritti sociali e politici.
Ma passò molto tempo prima che le donne europee potessero esprimere la loro
opinione votando.
Il primo paese europeo fu la Svezia, nel 1866. Pagina 10 di 45
Grazie a te, DONNA
Secondo capitolo: In England
The right to vote in England Since the late 19th century, women in
Britain have demanded the right to vote, but
various bills had been rejected by the
Parliament or the Government. This only
made the suffragettes (so called because
they advocated female suffrage) more
active and determined. They used violent
protests, were at times put in prison, went
on hunger strikes, but finally achieved their
aim.
In 1918 The Franchise Act gave vote to
women over 30 years of age and in 1928
the franchise was extended to take in
women over 21.
Emmeline Pankhurst and her daughter Christabel were among the leaders of the
British suffragettes. Pagina 11 di 45
Grazie a te, DONNA
Christabel Pankhurst
Christabel Pankhurst (1880-1958) was an English feminist
activist. With her mother Emmeline, she was a co-founder of
the Women's Social and Political Union, she promoted the
campaign for women to vote.
They believed that although a woman’s place was in the
home, she should be able to influence laws which impacted
upon that home.
She studied law at Victoria University but she was not allowed to practice law
because she was a woman. When she spoke about women's suffrage, she was
arrested. The police treated her roughly and Pankhurst spat at one of them, this event
became the first feminist protest to be covered by a newspaper.
She justified her militancy with legal arguments and acted in defense of the rights as