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Sintesi
Storia del costume: Gabrielle Coco Chanel

Arte: Pablo Picasso

Matematica: la quarta dimensione

Storia: la prima guerra mondiale

Italiano: Gabriele D'Annunzio; l'Estetismo
Estratto del documento

GABRIELLE “ COCO” CHANEL

“La Moda passa…

Lo Stile rimane…”

( Coco Chanel) INDICE

 Premessa…………………………………… pag 3

 Gabrielle “Coco” Chanel………………...... pag 4

 Pablo Picasso……………………………… pag 9

 Il Cubismo…………………………………. pag 12

 La Quarta Dimensione…………………….. pag 16

 La Grande Guerra…………………………. pag 19

 La Presa di Fiume…………………………. pag 22

 La Beffa di Buccari e il Volo su Vienna….. pag 21

 Gabriele d’Annunzio e l’Estetismo……….. pag 24

 Il piacere…………………………………… pag 26

 Bibliografia e Sitologia…………………….. pag 29 2

PREMESSA

Si dice che il suo stile nacque dalla mancanza di mezzi

economici, che le impediva di comprare i vestiti stile Belle

Epoque, in voga durante il periodo della sua giovinezza: fu

così che cominciò a cucirseli da sola, usando le giacche

sportive e le cravatte che erano, fino a quel momento,

l'abbigliamento maschile di tutti i giorni. La sua era una

moda che tendeva a nascondere il lusso, piuttosto che

ostentarlo, appropriandosi di stili, tessuti e articoli

d'abbigliamento che prima di allora erano stati indossati

solo dagli uomini: soprattutto si ispirò all'abbigliamento sportivo, che le donne non

conoscevano ancora.

"Come fa un cervello a funzionare sotto a certe cose ?" diceva Coco, alludendo alla

moda femminile del tempo, specialmente ai corsetti. Il suo stile inconfondibile era

dunque un mix di stile maschile e femminile, arricchito di gioielli. Fu uno stile che, ai

suoi tempi, contribuì notevolmente alla liberazione della donna.

Chanel non diede solo una svolta al mondo della moda ma per la prima volta valorizzò

la donna e ruppe la coltre fitta che impediva il vedere del genere femminile alla pari

con quello maschile. Ma Chanel è conosciuta anche per la sua estrosità e per la sua

stravaganza, nonché per il coraggio che ispirò sempre le sue scelte. Fu, tra l'altro, la

prima donna ad indossare un abito unisex, cioè un pigiama bianco di seta, ed a

indossare i pantaloni. L'intramontabilità dello stile Chanel è oggetto di analisi da molti

studiosi. La classicità di Chanel si conserva negli anni grazie a linee definite e tessuti

opachi. I suoi primi capi includevano Lana Jersey, comoda e pratica ma non elegante, il

vestitino nero stile unisex e la moda per lo sport. Gli accessori prevedevano perle e

catene d'oro, gioielli e bigiotterie, borsette imbottite con catene e scarpe con due

tonalità. Gabrielle diceva sempre che lei disegnava solo quello che le sarebbe piaciuto

indossare.

Ancora oggi lo stile Chanel è quello della donna

elegante a cui piace indossare abiti pratici e sportivi. 3

GABRIELLE “COCO” CHANEL

Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco, muore il 10 gennaio 1971 a 87 anni all'hotel Ritz di Parigi.

La sua esistenza è stata soddisfacente, il suo famoso tailleur viene copiato in tutto il mondo, è

diventato il simbolo dell'eleganza, e ha dato alle donne un aiuto notevole a contribuire alla loro

emancipazione.

Nasce il 19 agosto 1883 in un ospizio dei poveri a Saumur da Henry Albert Chanel, venditore

ambulante, e Jeanne DeVolle, figlia di un locandiere. La bambina viene concepita al di fuori del

vincolo matrimoniale. Dopo la nascita della bambina i genitori si trasferirono a Issoire, dove

vengono concepiti gli altri due fratelli di Gabrielle. Dopo la nascita dell'ultimo genito la famiglia

trasloca a Brive-La-Gaillarde, dove la mamma si ammala di febbre, muore in seguito ad un attacco

d'asma nel 1895. Dopo la morte della moglie il padre prese i figli per abbandonarli nuovamente

presso la residenza della nonna dei bambini a Vichy. A causa dell'età la donna non poteva occuparsi

dei bambini, quindi i due fratellini maschi sono mandati a lavorare presso un'azienda agricola,

mentre le tre sorelle Chanel vengono affidate alle suore, all' orfanotrofio di Aubazine.

Nelle collezioni di Chanel si percepisce molto l'influenza degli anni di vita monacale, le suore

hanno ispirato in Chanel l' amore per il bianco e per il nero e per l'austerità. Quando viene superato

il limite d'età, le due sorelle Julie e Gabrielle vengono mandate a studiare presso una scuola di

apprendimento delle arti domestiche a Notre Dame. Nel 1901 Chanel compie 18 anni e inizia a

lavorare come commessa al Moulin, un negozio di biancheria e maglieria Maison Granpayre. Li

mette a punto le nozioni di cucito apprese dalle suore di Notre Dame e approfondite con la zia

Louise. Negli stessi anni in cui lavorava nella stessa bottega Maison Granpayre, intraprese una

breve carriera presso Cafè Concerto, visto che Gabrielle vuole diventare una regina del Music-Hall,

qui si esibisce cantando “QUI QU'A VU COCO?”, e “KO-KO-RI-CO.” dove appunto, Coco

rimarrà il suo soprannome, anche se alcuni dicono che il soprannome Coco, che significa bestiolina,

viene dato dalle suore che le insegnarono a cucire; comunque sia questo soprannome le rimarrà per

sempre. A 25 anni incontra Etienne Balsan, erede di dinastia di industriali del tessile, che la

introduce alla vita mondana, e di conseguenza a modo di frequentare attrici e cavalieri. Si trasferì

col suo amante a Royallieu e divenne un'amazzone provetta, siccome Balsan era amante di cavalli e

corse, Coco si ritrova a passare giornate nelle stalle coi cavalli del suo amante; imparò quindi a 4

cavalcarli. Questa sua esperienza coi cavalli ispira Chanel nella creazione di pantaloni da

cavallerizza e le cravattine lavorate a maglia. Il suo amante non comprende il desiderio di creazione

e la voglia di lavorare di Chanel, però l'asseconda permettendole di creare cappelli nel suo

appartamento parigino. È cosi che nel 1909 Coco Chanel inizia la sua carriera realizzando

cappellini di paglia e ornati semplicemente da fiori in raso, in un epoca dove i cappelli sembrano

bancarelle di verdura in taffettà e tulle, che vengono indossati con un elaborata struttura di sostegno

chiamata POMPADOUR. La creazione di Gabrielle così semplice scioccò. Chanel crea la sua prima

clientela attraverso alla rete di amicizie di Balsan. Dietro la pressione della donna convince l'amante

a cedergli il suo appartamento parigino dove il quale Chanel apre un' atelier di modista. È proprio

qui che Chanel incontra l'uomo che viene considerato l'amore della sua vita: Artur Boy Capel,

industriale. A differenza di Balsan, Capel incoraggia e finanzia il lavoro di Gabrielle. I due amanti

vanno a vivere insieme a Parigi e li Capel le anticipa i soldi per permetterle di aprire la sua boutique

al 21 Rue Cambon. I due non si sposarono a causa del divario sociale che li separava, cioè essendo

Chanel un' orfana di origini incerte, e Capel un rappresentante dell'alta borghesia. Nel 1912 la

boutique era già avviata da due anni e vende oltre i suoi cappellini anche capi di vestiario. Nel 1913

Capel apre per Chanel un nuovo negozio nella località marina di Deauville. Chanel ispirata dai

marinai al lavoro reinterpreta il loro abbigliamento realizzando dei maglioni col medesimo scollo.

“ Per prima cosa io non disegno,non ho mai disegnato.

Adopero la mia matita solo per tingermi gli occhi e scrivere lettere.

Scolpisco il modello più che disegnarlo.

Prendo la stoffa e taglio, poi la appiccico con gli spilli sul manichino e se va qualcuno la cuce.

Se non va la scucio e poi la ritaglio.

Se non va ancora la butto via e ricomincio da capo…

In tutta sincerità non so nemmeno cucire”

Tutto lo stile di Chanel si rifaceva alla vita comune delle persone che la circondavano, per dare

all'abbigliamento quella praticità che la Belle Epoque aveva sostituito con bustini, corpetti e

impalcature per i capelli che trasformavano le donne in Bon Bon tutte seno e fondoschiena.

Nell'estate del '14 scoppia la prima guerra mondiale e Chanel Modes decollò.

Le famiglie più “in” della Francia trascorrono il periodo estivo a Deauville. Li le signore possono

acquistare dei cappellini e abiti leggeri dal negozio di Chanel. A fine luglio la clientela di Chanel

ritorna a casa nella capitale francese. La Chanel Modes stava per chiudere, quando Gabrielle riceve

5

notizie da Capel, che era a contatto con persone dalle quali viene messo a conoscenza

d'informazioni segrete, le suggerì di non interrompere l'attività. In agosto vi fu la dichiarazione di

guerra dalla Germania alla Francia, i giovani uomini francesi si arruolano e le mogli fecero ritorno a

Deauville. Chanel era l'unico negozio di abbigliamento rimasto aperto e offriva capi

d'abbigliamento che in quella situazione si presentavano pratici e adatti alle esigenze.

Il 15 luglio 1915 Chanel Modes aprì un negozio sulla costa meridionale della Francia a Biarritz al

confine con la Spagna neutrale, con cui inizia il commercio tra le due.

Il 1916 è l'anno del Jersey; Coco acquista dall'industriale tessile Jeanne Rodier una partita di Jearsey

lavorata a macchina con il quale inizi a realizzare i suoi primi capi.

L'introduzione nel settore dell'abbigliamento di questo materiale fino ad all'ora destinato alla

realizzazione di biancheria intima è una vera novità. Sempre nel 17 Chanel con l'aiuto di Capel

riuscì ad ampliare le sue attività di Parigi e di Biarritz arrivando a contare 5 laboratori e 300

lavoranti tra le quali 60 erano impegnate a creare solo abiti per le ricche signore spagnole.

In quegli anni Chanel conosce Misia, la quale la introduce nel mondo degli artisti e degli

intellettuali. L'incontro tra le due donne avviene alla conclusione di una festa, quando Chanel

indossa il suo capotto e Misia elogiò la giacca; Coco gliela regalò. Grazie a questa amicizia Chanel

può fare conoscienza di figure importanti come, tra le tante Pablo Picasso e Igor Stravinsky

Nel 1918 Gabrielle diede a Capel tutti i soldi che le aveva prestato; quest'ultimo in quell'anno si

fidanzò per rafforzare la sua posizione sociale, tuttavia però anche dopo il matrimonio Gabrielle e

Artur continuarono a frequentarsi fino al 1919, quando Capel morì in un incidente stradale.

A causa di questa perdita Mademoiselle si buttò a capofitto nel lavoro.

Negli anni '20 Chanel lancia la moda del capello corto. Questa moda è nata da una fatalità; Chanel

essendosi bruciata i capelli accidentalmente tagliò anche il resto. È cosi che anche le giovani donne

imitarono il suo taglio.

Negli anni'20 Coco ha una relazione col gran duca Dimitry Pavlovitch.

Nel 1921 si lancia nel mercato della profumeria. Stufa dei tradizionali profumi a base di fiori e

muschio e convinta anche che non avessero più futuro commissionò un chimico, Ernest Beaux, il

quale ne creasse una fragranza sintetica. Il chimico gliene preparò un'intera serie, e le sottopose

all'esame della stilista. Le bottigliette erano numerate da 1 a 5 e da 20 a 24. Coco scelse la 5, alla

quale non cambiò nemmeno il nome e questo fu uno shock perché in quell'epoca le fragranze

portavano nomi molto fantasiosi; ma lo shock più grande era la confezione: un parallelepipedo

rettangolare di cristallo trasparente.

“Chanel N°5” diviene il profumo più venduto al mondo.

Famosa fu la frase detta da Marylin Monroe la quale afferma alla stampa di usare il profumo come

pigiama, non poteva andare a letto senza due gocce di quel profumo.

Di seguito al N°5 seguirono il N°22, (nel 1922), GARDENIA (nel 1925), BOIS DES ìLES (1926) 6

CUIR DE RUSSIE (1927) SYCOMORE, UNE IDEE (1930) JASMINE (1922) POUR

MONSIEUR(1955) e il N°19 (1970).

Nel 1925 Chanel frequenta il duca di Westminster, noto come Bendor; è stato lui a fare nascere in

Coco la passione e l'interesse per il tweed scozzese. In quello stesso anno a Parigi si tiene la mostra

l'Exposition des Arts Dècoratifs et Industriels Modernes, che segna la disfatta dello stilista Paul

Poiret, rivale di Coco. Nello stile nuovo di Chanel la parola chiave era la comodità, Poiret non

riusciva ad adeguarsi e nei suoi capi era troppo presente il richiamo della Belle Epoque, che

segnarono cosi la fine della sua era.

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