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Sintesi Tesina sul calcio
In questa tesina di terza media è analizzato il gioco del calcio, seguendo una precisa mappa concettuale.
Il calcio affonda le sue radici nel periodo storico post-medievale, quando in Italia venne abbozzato il gioco del calcio attuale; questo nuovo sport prese il nome di calcio in costume o calcio fiorentino. Il gioco del calcio vero e proprio venne fondato in Inghilterra e veniva praticato dai giovani che frequentavano le scuole e le università più ricche del Paese.
La prima squadra della storia è lo Sheffield United, club fondato in Inghilterra il 24 ottobre 1857.
In seguito questo sport si diffuse in tutto il mondo, diventando uno dei più praticati a livello professionistico.
Un altro connubio che si è venuto a creare nel passare degli anni è quello tra calcio e musica; molti sono i testi musicali celebri che sono conosciuti come inni delle squadre di calcio, come ad esempio "Grazie Roma" di Antonello Venditti. Altri cantanti hanno testimoniato la loro passione per il calcio in alcuni dei loro testi: per esempio Eros Ramazzotti ha scritto alcune parole dedicate al calcio nella canzone "Ti sposerò perché", in occasione dei Mondiali di calcio del 1990 che si sono tenuti in Italia, Edoardo Bennato e Gianna Nannini hanno scritto il testo diventato icona dell'evento sportivo, "Notti magiche".
All'interno della tesina un altro importante legame che si può creare è quello tra calcio e letteratura. Il primo esempio letterario che presenta un elogio nei confronti del calcio è la poesia scritta da Giacomo Leopardi in onore del giovane Carlo Didimi di Treia, un grande calciatore che successivamente divenne anche patriota e carbonaro: "A un vincitore del pallone". Un altro importante esempio letterario è testimoniato dalla poesia scritta da Umberto Saba, le “Cinque poesie sul gioco del calcio”; il celebre poeta italiano scoprì la passione del calcio grazie alla figlia che lo trascinò allo stadio per vedere la partita della Triestina, la squadra della sua città. Anche Pier Paolo Pasolini dimostrò la sua grande passione per il calcio, affermando: "Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro". Anche in campo artistico vi sono diversi artisti che rappresentano il calcio e lo sport nelle loro opere: per esempio un dipinto che analizza il gioco del calcio è quello realizzato da Titina Maselli, "Calciatori in azione". Altri dipinti sul calcio sono i seguenti: "Calciatore" di Giulio D'Anna, "Partita di calcio" di Gerardo Dettori.
Il calcio è inoltre uno sport molto importante per mantenere il fisico in forma; per stare bene è quindi possibile praticare questo sport almeno mezz'ora al giorno. Il calciatore che pratica il gioco del calcio a livello professionistico invece deve seguire una dieta con un apporto calorico di almeno 1200 kcal e che presenti una presenza equilibrata di tutti gli elementi nutritivi. Per esempio prima di una partita è utile per i calciatori mangiare cibi che siano facilmente digeribili e che permettano il fabbisogno energetico dell'attività fisica. Un'altra connessione è quella tra calcio e politica, infatti, esistono per esempio in Italia delle tifoserie che assumono connotati di estrema destra e di estrema sinistra. In Spagna vi sono dei club come l'Atletico Madrid che sono fortemente connotati sul piano politico.
Dal punto di vista geografico il calcio è uno degli sport più praticati nel mondo: le aree in cui esso si è diffuso maggiormente sono le seguenti: l'America Latina, l'Africa, l'Europa, l'Asia, la Russia. Nel 2010 i Mondiali di calcio si sono tenuti in Sudafrica, un Paese molto ricco che ha alle spalle una storia molto travagliata.
Come sottolineato, la patria del calcio è stata l'Inghilterra e ancora oggi tanti sono i concetti legati alla lingua inglese, i quali vengono utilizzati tanto nel mondo del calcio: per esempio il verbo penalizzare deriva dall'inglese to penalize, tripletta deriva dal termine triplet (serie di tre), allenare deriva dal verbo to train. Un'altro esempio di calcio molto importante è quello praticato in Germania, dove soprattutto si lascia spazio ai giovani ( l'esempio è rappresentato dalla Nazionale tedesca che ha partecipato ai Mondiali del 2010, composta da molti giovani).
Intorno ai primi anni Venti, il signor Adi Dassler aveva creato nuovi e innovativi prodotti per il calcio dell’epoca. Egli è stato il fondatore dell'Adidas, una degli sponsor sportivi più noti a livello mondiale. Nel 1970 ha realizzato il pallone ufficiale per la FIFA World Cup, composto da 32 facce. Molto importante è anche la progettazione degli stadi in cui si svolgono le partite di calcio: per esempio un grande progetto è quello predisposto per realizzare il celebre Stadio Meazza di Milano, considerato come uno dei più belli del mondo.
Molto interessante è la storia della serie A italiana. Alcuni club italiani nacquero tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, ma la grandezza del calcio italiano si manifestò in particolar modo negli anni Venti e negli anni Trenta, quando il Paese era sotto la dittatura fascista, che pensò di inquadrare secondo i suoi dettami anche il mondo del pallone. Per questo motivo quindi venne creata la serie A italiana di calcio, con l'intento di dare un ordine al calcio italiano.
Collegamenti
Tesina sul calcio
Storia:
- Origini e regole del calcio;
- La nascita della Serie A in Italia.
Musica:
- Il legame tra calcio e musica.
Italiano:
- Il calcio nelle poesie di Leopardi, Saba e Pasolini.
Storia dell'arte:
- Il calcio nell'arte.
Scienze:
- Il calcio, attività importante per il fisico umano;
- La dieta per i calciatori professionisti.
Politica:
- Il legame tra calcio e politica.
Geografia:
- Il calcio nel mondo;
- Il Sudafrica.
Inglese:
- I termini calcistici inglesi.
Matematica:
- La sfera perfetta.
Tecnica:
- La progettazione dello Stadio Giuseppe Meazza di Milano.
Altre tesine sul calcio
Dieci motivi per vivere - Tesina per liceo linguistico che descrive i dieci motivi per cui vale la pena vivere.
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
C ALCIO E MUSICA
È stato davvero incredibile scandagliando le varie pagine di internet
legate a questo argomento scoprire quanti legami vi siano tra queste
due forme di intrattenimento, forse le più popolari!
Solo nella capitale, una voce particolarmente ispirata dalla sua fede
giallorossa, Venditti, con la celeberrima “Grazie Roma” e in “Notte prima
degli esami” in cui cita l’avventura della squadra capitolina nella Coppa
dei Campioni nel passaggio "notte di sogni, di coppe e di campioni" e più
recentemente con “La coscienza di Zeman”, allenatore che
evidentemente lo aveva colpito al cuore.
Dopo la Roma, altra squadra che sembra incontrare grossi favori nel
mondo della musica leggera nostrana è senz’altro l’Inter, che annovera
tra i suoi cantori firme come Enrico Ruggeri, un paio di Pooh, Vecchioni,
Ligabue, Celentano. La fede interista di Luciano Ligabue è talmente
sentita che nella sua “Hai un momento, Dio?”, immagina addirittura di
chiedere all’Altissimo, qualora gli fosse concesso di parlare con Lui, chi
compri l’Inter. Nella sua Vita da mediano cita espressamente uno degli
idoli dell’infanzia nerazzurra, Gabriele Oriali, mediano campione del
mondo 1982.
Eros Ramazzotti, numero 11 della nazionale cantanti e di fede
bianconera, rende omaggio al pallone in un passaggio di “Ti sposerò
perché”, nella quale si dichiara disposto a sposare la ragazza perché "so
che del pallone sei tifosa". Al cuore rossoblu di Gianni Morandi si
accomuna la passione di Luca Carboni, bolognese DOC, che, in “Silvia lo
sai” parla di una maglia del Bologna indossata "sette giorni su sette",
tant’è che Luca ha anche composto l’inno ufficiale della società Felsinea.
I bresciani Timoria volano sulle note azzurre delle Rondinelle della loro
città. Del resto il leader della band si chiama Omar Pedrini, un omaggio
che il papà ha voluto rendere al grande Sivori.
I Sud Sound System hanno scritto lo spartito per l’inno della Lecce,
mentre per il Chievo Verona ci ha pensato una tifosissima DOC: Ivana
Spagna. Una conferma che il calcio trascina tutti con sé, donne
comprese. 5
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
Chi non ricorda, poi, le "notti magiche" di Bennato e Nannini in occasione
dei mondiali ‘90? Sbancarono la hit parade, arrivando al primo posto in
classifica, ed il brano fu in assoluto il più venduto dell’anno.
Come dimenticare poi il rock demenziale di Elio e le storie tese, assidui
nelle tematiche pallonare? Da “Concetto di Banana” e “La cinica lotteria
dei rigori”, a “Sunset Boulevard”, dedicato al calciatore sul viale del
tramonto ed indimenticata sigla di "Mai dire gol”.
In questo binomio “musica e calcio”, come poi non citare anche la
nazionale dei cantanti? Fondata nei primi anni ‘80 su iniziativa di Gianni
Morandi e Mogol, nata quasi per gioco, si è rivelata uno strumento
eccezionale per la raccolta di fondi a scopi benefici, raccogliendo fondi
per un ammontare di quasi 41 milioni di euro. L’iniziativa, certamente
meritoria, ha trovato epigoni nella nazionale piloti, attori ecc.
Ci sono poi gli inni e le canzoni da stadio: ne sono stati composti
tantissimi: Antonello Venditti, ha scritto “Che c’è”, inno dedicato
all’ultimo scudetto giallorosso. Negli anni settanta il coro dei giocatori
della Juventus, in cui militavano Bettega, Causio e soci, intonava l’inno
bianconero “Juve, Juve”, scritto, pensate un po’, da Mike Bongiorno!
Ma può accadere anche il fenomeno inverso: “Go West” dei Pet Shop
Boys era gettonatissima negli stadi tedeschi e, particolarmente dopo un
Borussia Dortmund - Juventus, venne mutuato dai tifosi italiani.
Anche i Queen sono particolarmente apprezzati negli stadi: “We are the
champion” è facilmente ascoltabile negli stadi di tutta Europa.
Il più emozionante, per me è “Pazza Inter”, l’inno della mia squadra del
cuore che viene cantato proprio dai giocatori.
Quante ne abbiamo tralasciate? Tantissime! La coppia “musica e calcio”
ha certamente dato origine a musicalità immemorabili. 6
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
C ALCIO E LETTERATURA
Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare?
Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l’eros, per me il football è uno
dei grandi piaceri. Enzo Biagi intervista Pier Paolo Pasolini,
«La Stampa», 4 gennaio 1973
A quanto pare anche la nostra letteratura non è stata esente dalla
passione per il “pallone”.
Il primo caso rilevante in ordine cronologico è sicuramente quello di
Giacomo Leopardi, con la sua poesia “A un vincitore nel pallone”, del
novembre 1821.
Leopardi, in questa canzone in cinque strofe, si riferisce ad un ben
preciso personaggio, il giovane Carlo Didimi di Treia, campione famoso
nel gioco del pallone, successivamente patriota e carbonaro,
acclamandolo come campione, elogiandolo per l’energia espressa
nell’azione sportiva.
Leopardi, oltre ad elogiare il ragazzo, lo incita a continuare così e, anzi, a
fare ancora di più. E gli augura che la sua sia una vita attiva e anche
rischiosa, che offra la possibilità di salvarsi dall’infelicità e dalla noia
cercando di passare dall’ignavia all’azione.
Giacomo Leopardi
A un vincitore nel pallone
Di gloria il viso e la gioconda voce
Garzon bennato, apprendi,
E quanto al femminile ozio sovrasti
La sudata virtude. Attendi attendi,
Magnanimo campion (s’alla veloce
Piena degli anni il tuo valor contrasti
La spoglia di tuo nome), attendi e il core. 7
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
Movi ad alto desio. Te l’echeggiante
Arena e il circo, e ti fremendo appella
Ai fatti illustri il popolar favore;
Te rigoglioso dell’età novella
Oggi la patria cara
Gli antichi esempi a rinnovar prepara.
Del barbarico sangue in Maratona
Non colorò la destra
Quei che gli atleti ignudi e il campo eleo,
Che stupido mirò l’ardua palestra,
Nè la palma beata e la corona
D’emula brama il punse. E nell’Alfeo
Forse le chiome polverose e i fianchi
Delle cavalle vincitrici asterse
Tal che le greche insegne e il greco acciaro
Guidò dè Medi fuggitivi e stanchi
Nelle pallide torme; onde sonaro
Di sconsolato grido
L’alto sen dell’Eufrate e il servo lido.
Vano dirai quel che disserra e scote
Della virtù nativa
Le riposte faville? e che del fioco
Spirto vital negli egri petti avviva
II caduco fervor? Le meste rote
Da poi che Febo instiga, altro che gioco
Son l’opre dè mortali? ed è men vano
Della menzogna il vero? A noi di lieti
Inganni e di felici ombre soccorse
Natura stessa: e là dove l’insano
Costume ai forti errori esca non porse,
Negli ozi oscuri e nudi
Mutò la gente i gloriosi studi.
Tempo forse verrà ch’alle ruine
Delle italiche moli
Insultino gli armenti, e che l’aratro
Sentano i sette colli; e pochi Soli
Forse fien volti, e le città latine
Abiterà la cauta volpe, e l’atro
Bosco mormorerà fra le alte mura;
Se la funesta delle patrie cose
Obblivion dalle perverse menti 8
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
Non isgombrano i fati, e la matura
Clade non torce dalle abbiette genti
Il ciel fatto cortese
Dal rimembrar delle passate imprese.
Alla patria infelice, o buon garzone,
Sopravviver ti doglia.
Chiaro per lei stato saresti allora
Che del serto fulgea, di ch’ella è spoglia,
Nostra colpa e fatal. Passò stagione;
Che nullo di tal madre oggi s’onora:
Ma per te stesso al polo ergi la mente.
Nostra vita a che val? solo a spregiarla:
Beata allor che né perigli avvolta,
Se stessa obblia, né delle putri e lente
Ore il danno misura e il flutto ascolta
Beata allor che il piede
Spinto al varco leteo, più grata riede
Molto più aderenti al tema calcistico sono le “Cinque poesie sul gioco del
calcio” di Umberto Saba. È trascorso più di un secolo (siamo nel 1933)
dai versi di Leopardi e ormai il pallone è divenuto realtà consolidata in
Italia.
A onor del vero, Saba si avvicina al calcio casualmente, entra la prima
volta allo stadio solo per accompagnarvi la figlia desiderosa di vedere la
squadra di casa, la Triestina. Quel primo incontro col calcio è narrato in
“Squadra paesana”; il poeta era ormai rapito da quello spettacolo che gli
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Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
permetteva, fra l’altro, di riconoscersi nella massa, bisogno da lui
sempre inseguito, e continuò a scrivere liriche sull’argomento,
prendendo spunto ogni volta da alcuni momenti che lo avevano colpito
maggiormente.
“Goal”, probabilmente la più famosa fra queste poesie, usata dal regime
fascista per far avvicinare i bambini alla letteratura. Tema di questa
poesia sono i sentimenti contrastanti dei due portieri nel momento di un
goal. Quello che ha subito il goal, che si dispera e contro la terra cela la
faccia, come a voler scomparire, e l’altro, che, obbligato a rimanere nei
pali, lascia libera di vagare almeno la sua anima, alla ricerca della felicità
insieme ai suoi compagni.
Umberto Saba
Goal
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte. 10
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
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Storie piccole, storie della domenica calcistica, che diventano grandi
storie di uomini.
Il calcio secondo Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini, che è stato una fantasiosa ala destra, si spinge
addirittura oltre ciò che hanno dichiarato gli altri scrittori sopra citati:
«Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel
fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino
la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo
spettacolo che ha sostituito il teatro».
Pier Paolo Pasolini è stato poeta, regista, scrittore, pittore... e calciatore.
La sua carriera calcistica non è l’eredità più grande che ci abbia lasciato.
Tuttavia il suo amore per il calcio dice abbastanza circa la sua
convinzione che la cultura popolare fosse un terreno di lotta politica per
dare voce ai diseredati.
Giocò a calcio dapprima a Casarsa, la sua città natale in Friuli, all’inizio
degli anni Quaranta, mentre cominciava a scrivere le prime poesie. È qui
che diede il meglio di sé come centrocampista per la squadra locale.
L’amore di Pasolini per il gioco del calcio e la sua conoscenza tecnica di
giocatori, schemi, stili e tattiche sono noti. Lui stesso si dedicò al calcio:
ogni occasione era opportuna per praticare il suo gioco preferito,
soprattutto sui campetti delle periferie romane e non, negli intervalli di
lavorazione dei suoi film o appena aveva tempo disponibile. 11
Tesina di Riccardo Scutra Classe 3^A Scuola Media “G. Mompiani”
Anno Scolastico 2009/2010
C ’
ALCIO NELL ARTE E NEL CINEMA
Il gioco del calcio è stato frequentato anche da molti artisti. Forse non
sempre tifosi, ma attratti comunque dalla spettacolarità che il calcio
riesce a mettere in scena.
Sono stati realizzati sculture, schizzi, disegni, chine, acquarelli e oli da
artisti che in un secolo hanno realizzato opere tra le più disparate,
mettendo il gioco del calcio democraticamente tutti allo stesso livello e
mostrando il proprio personalissimo approccio verso quel mondo che,
piaccia o meno eccita, deprime, coinvolge, divide, cattura, come forse
nessun altro.