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Sintesi
Italiano: Italo Svevo

Storia: il Nazismo

Matematica: lo studio della funzione

Informatica: i database
Estratto del documento

Buona Visione

Italo Svevo

La coscienza di

Indagine campionaria Zeno

Controllo statistico della

qualità Il nazismo

I segnali

Fibra ottica

Siate affamati…Siate folli!!!...

Rapporto incrementale Le reti

Il Database

Derivata di una funzione

I Teoremi Il rapporto

sano/malato

Italo Svevo

La di un

follia

uomo

Il nazismo

La seconda guerra

mondiale

Dall’esigenza di

comunicare

nascono le reti

Le reti

Il termine rete è nato per indicare in modo generico un

 collegamento tra due apparecchiature attraverso un mezzo

trasmissivo per effettuare una trasmissione di informazioni.

Le reti permettono anche tra l’altro:

Di condividere risorse

 Di comunicare tra persone lontane

 Di utilizzare servizi di vario tipo come consultazione di

 informazioni, commercio elettronico, applicazioni tele –

medicina e così via.

Una rete informatica è un insieme di sistemi per

 l’elaborazione delle informazioni messi in comunicazione tra

di loro. Gli elaboratori in una rete possono essere:

1) Autonomi: significa che non deve esserci tra essi una

 relazione di tipo master/slave.

2) Interconnessi: significa che devono essere capaci di

 scambiare informazioni.

Le reti possono essere classificate nel

seguente modo:

LAN (rete locale) va da 0 a 1 Km

MAN (metropolitan area network) va da 1 a 10 Km

WAN (wide area network) va da 10 Km

in su

.

In base alla tecnologia di trasmissione, le

reti si dividono in:

• Broadca

st

Point to Point

Le reti con la tecnologia Broadcast hanno un canale di

comunicazione condiviso da tutte le stazioni; quando una

stazione deve comunicare con un’altra, invia un messaggio che

viene ricevuto da tutte le altre. Un campo indirizzo all’interno del

messaggio indica a chi è diretto. Ogni stazione controlla il campo

indirizzo ed elabora il messaggio solo se è diretto a lei.

Le reti Point to Point usano collegamenti individuali tra coppie di

stazioni. Per andare dal mittente al destinatario il messaggio può

dover attraversare più stazioni intermedie.

Il modello client/server

L’elaborazione client/server si realizza per mezzo di un

programma utente che richiede alcuni servizi, come l’accesso ai

dati, la stampa o l’esecuzione di altri processi, ad un programma

server che li fornisce.

Rete peer to peer

Una rete peer to peer è definita dall’assenza di un controllo

centrale, per cui non ci sono server e ogni utente può condividere

semplicemente le risorse di rete e lo spazio sul disco. Queste reti

sono organizzate in gruppi di lavoro che hanno un livello di

sicurezza minimo. L’accesso alla rete mediante login e password

permette all’utente di utilizzare indiscriminatamente directory e

dispositivi.

Topologia delle Reti Locali

L’aspetto più evidente di una rete è la tipologia delle

connessioni, ovvero la disposizione geometrica dei nodi. Al

crescere del numero dei nodi aumentano le geometrie possibili:

ciascun tipo sarà più o meno adatto ad una particolare esigenza.

Alcune reti utilizzano collegamenti Punto - Punto, cioè la

connessione diretta tra coppie di nodi. Altre prevedono i

collegamenti Multipunto, ovvero in altre parole utilizzano un

canale comune su cui possono accedere più nodi.

In una Topologia a Stella tutti i nodi sono collegati ad un unico

nodo centrale, detto Hub. Ogni collegamento tra unità centrale e

nodo terminale, può essere di tipo Simplex, Half Duplex o Full

Duplex. Un esempio di scambio di informazioni di tipo Simplex è

quello della tastiera, dove si immettono informazioni. Un Walkie

Talkie invece può essere un esempio di scambio di informazioni

Half Duplex, dove non si può parlare contemporaneamente con

l’altra persona, ma uno alla volta. Invece un esempio di Full

Duplex, è la linea telefonica dove le informazioni vengono

scambiate contemporaneamente, ovvero più persone che

possono parlare insieme.

La rete a stella può essere allargata aggiungendo altri nodi, ma

solo fino al numero massimo di connessioni previste dall’ Hub.

Per superare questa limitazione, si utilizza la rete a Stelle

Connesse. Topologia a Stella

Topologia ad anello

Nella topologia ad Anello ogni nodo è collegato con gli altri nodi

in modo da formare una struttura circolare in cui il flusso delle

informazioni è in generale di tipo Simplex. Ogni informazione da

trasferire deve percorrere l’anello fino al destinatario: se

consideriamo il messaggio di risposta per la conferma, ogni

scambio di informazioni coinvolge tutti i nodi della rete, che

devono cooperare alla comunicazione anche se non sono

direttamente interessati ai messaggi. Il guasto di un nodo, causa

la caduta dell’intera rete anche se è facile ponticellare l’ingresso

e l’uscita di un nodo per escluderlo. E’ possibile aggiungere altri

nodi all’anello senza limitazioni.

Topologia a bus

Nel collegamento a Bus, N nodi sono connessi ad un unico canale

comune, condiviso da tutte le comunicazioni. Quando un nodo

trasmette il segnale esso si dirama in entrambe le direzioni del

Bus e se non incontra un resistore di terminazione quando

raggiunge le estremità, rimbalza ed inverte la propria direzione di

propagazione.

Topologia a Stella Connessa

Reti ad albero

E’ la topologia magliata con il minor numero di canali e quindi

potrebbe essere la topologia preferita per il cablaggio delle WAN,

in quanto risulterebbe avere il costo di cablaggio minore.

Fault tollerance inesistente.

Software di rete

Il software di rete è molto complesso; per dominare la

complessità è altamente strutturato, organizzato come una serie

di livelli, ognuno costruito su quello inferiore. Un servizio è un

insieme di operazioni che un livello fornisce al livello superiore. I

protocolli descrivono come vengono eseguiti i servizi; definiscono

le regole che governano il formato e il significato dei blocchi di

informazioni che vengono scambiati fra i livelli paritetici.

Nello studio delle reti sono di fondamentale importanza :

Il modello di riferimento OSI, che è solo un modello di

riferimento e non un’architettura di rete.

Il modello TCP/IP, che è una suite di protocolli.

dall’ISO per cercare di risolvere il problema delle grandi differenze

esistenti tra sistemi di elaborazione diversi. Il modello OSI definisce

sette livelli:

• Livello fisico: si occupa della trasmissione dei bit lungo un mezzo

di trasmissione;

• Livello di data link: deve far apparire ai livelli superiori il mezzo di

trasmissione come esente da errori di trasmissione;

• Livello di rete: controlla il funzionamento della sottorete di

comunicazione;

• Livello di trasporto: il suo scopo è fare in modo che i dati inviati

dal mittente arrivino a destinazione come se attraversassero una

linea diretta tra le due stazioni, senza errori;

• Livello di sessione: dovrebbe aggiungere servizi avanzati al

trasporto di dati;

• Livello di presentazione: fa riferimento alla sintassi e alla

semantica delle informazioni trasmesse;

• Livello di applicazione: contiene molti protocolli che offrono

servizi all’utente.

I primi tre livelli (livello fisico, di data link e di rete) posso essere

considerati come standard e si occupano della gestione della

sottorete di comunicazione. I quattro livelli superiori (livello di

Modello OSI Livello

Applicazione 7

trasporto, sessione, presentazione e applicazione) riguardano

Presentazione 6

l’elaborazione e permettono di creare applicazioni indipendenti

Sessione 5

Trasporto 4

dalla rete di comunicazione.

Rete 3

Data link 2

Fisico 1

Per condividere

dei dati si è reso

necessario

l’utlizzo dei

database

I DATABASE Proprietà

DEFINIZIONE: è del

una collezione Databas

di archivi di dati e

ben organizzati

e ben strutturati Consisten Sicurezza

in modo che za

possano

costituire una

base di lavoro

per utenti Integrità

diversi in

programmi

diversi.

Come creare un database?

Definire una realtà da studiare.

Individuare gli elementi caratterizzanti e i

legami che intercorrono tra essi.

Eseguiti i primi due punti si può passare alla

creazione del database attraverso i vari livelli.

: la realtà viene

Livello concettuale

rappresentata attraverso uno schema

(modello E/R).

: rappresenta il modo attraverso

Livello logico

il quale i dati sono organizzati negli archivi

elettronici : salvare gli archivi elettronici

Livello fisico

nelle memorie di massa.

Livello

concettuale

Modello

E/R

Entità Attributi

Associazioni

Associazioni Associazion

Associazio

1 : 1 i n : n

ni 1 : n

Dallo schema E/R a quello

logico

Quando si passa dallo schema E/R a

quello relazionale delle tabelle i

requisiti fondamentali sono:

Tutte le righe della tabella

1. contengono lo stesso numero di

colonne

Gli attributi rappresentano

2. informazioni elementari

I valori assunti da un campo

3. appartengono al dominio dei valori

possibili per quel campo e quindi

sono valori omogenei.

In una relazione ogni riga e diversa

4. da tutte le altre grazie

all’identificatore o chiave primaria

della relazione.

Le n-uple compaiono in un ordine non

5. prefissato.

Dal modello E/R a quello

relazionale Squadra Calciatore

Nome Nome

Titoli Cognome

CodSquadra CodCalciator

e

Ogni entità diventa una relazione(tabella)

Ogni attributo di un entità diventa attributo della

relazione.

La chiave primaria dell’entità diventa la chiave

primaria della relazione.

L’associazione uno a uno diventa una relazione

contente tutte e due le tabelle .

L’associazione uno a molti nella relazione molti viene

inserita anche la chiave primaria della relazione uno

come chiave esterna.

L’associazione molti a molti si crea una terza relazione

contente le chiavi primarie delle due relazioni.

Linguaggio SQL

Creato il database bisogna

interrogarlo (query).

Ci sono svariati comandi per

farlo tra cui:

QL

Proiezione: Estrazione

verticale dei dati

Selezione: Estrazione

orizzontale dei dati

Congiunzione: Estrarre

dati che riguardano

entrambe le tabelle

Funzioni di Aggregazione

Matematica

Rapporto incrementale

Data una funzione , definita in un intervallo

y f ( x )

chiuso [a,b], e due numeri reali c e c+h interni all’intervallo,

si chiama rapporto incrementale di f relativo a c il numero:

 

f ( c h ) f ( c )

h

Considerati i punti A(c;f(c)) e B(c+h;f(c+h)) del grafico di f,

il rapporto incrementale di f relativo a c è il coefficiente

angolare della retta passante per A e B

Derivata di una funzione

y f (x )

Data una funzione , definita in un intervallo chiuso [a,b], si

chiama derivata della funzione nel punto c interno all’intervallo il limite, se

esiste ed è finito, per h→0, del rapporto incrementale di f relativo a c e si

indica con f(c):  

f ( c h ) f ( c )

f ( c ) lim h

h 0

La derivata di una funzione nel punto c rappresenta il coefficiente angolare

della retta tangente al grafico della funzione nel suo punto di ascissa c

Funzione derivabile in un intervallo

y f (x )

Una funzione è derivabile in un intervallo chiuso [a,b] se è

derivabile in tutti i punti interni di [a,b] e se esistono e sono finite in a la

derivata destra e in b la derivata sinistra

La continuità e la derivabilità

x

Se una funzione f(x) è derivabile nel punto ,allora in quel punto sarà

0

anche derivabile. Teorema di Rolle 

x

Ipotesi: Sia f(x) una funzione continua nell’intervallo chiuso [a,b] e

derivabile nell’intervallo aperto (a,b) e inoltre f(a) = f(b), allora esiste

almeno un punto c, interno all’intervallo, per il quale risulta:

Tesi: Esiste almeno un punto c appartenente all’intervallo aperto (a,b)

tale che la derivata calcolata in c è uguale a 0

Graficamente afferma che esiste almeno un punto per il quale la retta

tangente alla curva è parallela all’asse delle ascisse.

| 

f ( c ) 0 |

  

{ c ( a , b ) / f ( c ) 0

}

Teorema di Lagrange

Ipotesi: f(x) continua nell’intervallo chiuso [a,b] e derivabile nell’intervallo aperto

(a,b)

Tesi: Esiste almeno un punto c appartenente all’intervallo aperto (a,b) tale che la

derivata di f calcolata nel punto c è uguale a :

 

f (

b ) f ( a ) f (

b ) f ( a )

|

  

{ c ( a , b ) / f ( c ) }

b a 

b a

Poiché f(a) non è uguale ad f(b) (diversamente dal teorema di Rolle che affermava

che

f (a) = f(b)), la retta tangente alla funzione nel punto c sarà parallela al segmento

Teorema di Cauchy

che congiunge A con B

| 

g ( x ) 0

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