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Quando si parla di “folle” spesso ci viene in mente la figura del degente in ospedale psichiatrico, o una persona affetta da schizofrenia, con tanto di allucinazioni, ci affiorano immagini, forse viste in televisione, di persone malate chiuse in “case di cura” che vengono imbottite di psicofarmaci, legate ai letti o chiuse dentro le “camere d’isolamento.
In questa tesina ho voluto affrontare il tema della follia, collegandolo con le varie discipline di studio: in Italiano ho descritto l'Enrico IV di Luigi Pirandello, in Latino Fedra di Seneca, in Filosofia Sigmund Freud, in Storia Hitler e l'avvento del nazismo, in Inglese Virginia Woolf. La tesina continua con i seguenti argomenti: in Educazione fisica le droghe, in Fisica la corrente elettrica continua e nei metalli e infine in Scienze della Terra i vulcani.
Italiano - Enrico IV di Luigi Pirandello.
Latino- Fedra di Seneca.
Filosofia - Sigmund Freud.
Storia - Hitler e l'avvento del nazismo.
Inglese - Virginia Woolf.
Educazione fisica- Le droghe.
Fisica- La corrente elettrica continua e nei metalli.
Scienze della terra - I vulcani.
Luigi Pirandello, analizzò il tema della follia sotto molti aspetti, e non a caso sua moglie soffriva di
“malattia mentale”, riuscì a capire ad analizzare il ruolo del folle come l’unico capace di capire la
funzione delle maschere.
Ma perché non considerare una “follia umana” anche la vicenda dell’antisemitismo di Hitler? Come
ha potuto una sola persona far mobilitare l’intera massa e far uccidere milioni di persone con la sola
colpa di appartenere alla cultura ebrea e rom?
FILOSOFIA
LO STUDIOSO ILLUSTRE DELLA FOLLIA
LO PSICANALISTA: SIGMUND FREUD(1856-1939)
La follia viene studiata dalla scienza chiamata psicoanalisi, ovvero di quel complesso
movimento culturale e scientifico che ha influenzato ogni settore del 900,fondata dal
famoso psicanalista tedesco Sigmud Freud.Egli ando’ a trasformare radicalmente
l’immagine dell’io, rivelando l’esistenza di una zona impenetrabile e misteriosa della
ragione,ovvero l’Inconscio. Bisogna dire, che all’epoca le malattie nervose erano
scarsamente considerate e non avevano un riconoscimento specifico tant’è vero che la
psichiatria cercava di spiegare la sofferenza mentale come conseguenza di lesioni di
qualche parte del cervello,mentre Freud affermò che ad ogni disturbo corrispondeva una patologia organica che ne esercitava la
causa. Quindi, La psicoanalisi nasce in risposta a precisi bisogni di cure di pazienti che presentavano dei sintomi nevrotici.
Freud,laureato in medicina e specializzato in malattie nervose, si trova quindi a studiare le malattie psichiche e percorrendo
questa via,giungerà a delineare la sua teoria psicoanalitica che ben presto conquisterà il mondo,diffondendosi non solo in
Europa ma anche in America. Alla base della psicoanalisi vi è lo studio dei processi che avvengono nella mente umana dal
punto di vista dinamico . IL METODO DELL ‘IPNOSI
A Parigi,guidato dall’illustre Martin Charcot ,il nostro analista ebbe modo di
approfondire i casi sull’isteria e di apprendere anche il metodo dell’IPNOSI .Ma
Freud aveva già avuto modo di apprendere il metodo dell’ipnosi,grazie all’amicizia
con il medico Joseph Breur,che curava l’Isteria mediante tale tecnica. Breur gli
aveva sottoposto uno strano caso di isteria,quello di Anna O.,una giovane donna
affascinante e intelligente ,la quale presentava gravi sintomi,tra cui paralisi
motoria,tosse nervosa,anoressia e idrofobia,ovvero paura del bere.Breur aveva
scoperto sottoponendo la ragazza all’ipnosi che quando era bambina aveva visto
bere in un bicchiere il cane della sua governante(verso la quale nutriva sentimenti di
odio),provando grande ripugnanza. Questo episodio era stato rimosso,ma Anna
avevasviluppato sintomi di idrofobia grave che soltanto attraverso l’ipnosi era
riuscita a comprendere e da cui era guarita.L’ipnosi, dunque,permette di far affiorare
circostanze recondite della vita quotidiana,che solo per il fatto di essere raccontate
al medico,si scaricavano,grazie ad una forma di CATARSI permettendo un
miglioramento della paziente. L’ipnosi non veniva usata solo per inibire i
sintomi,ma anche come metodo per scoprire la motivazione e il significato dei
sintomi isterici.Ma ben presto si comprese che questa terapia si rivelò deludente ,poiché dal momento in cui il paziente veniva
lasciato solo,i suoi disturbi ricomparivano,quindi Freud ne deduce che non è l’ipnosi in sé a portare dei miglioramenti,ma la
vera cura del malato era il dialogo e la relazione tra il paziente e il medico.Inoltre egli sostiene che il medico deve
suggestionare il paziente e alla base di questa suggestione c’è una relazione che assume i tratti del rapporto erotico,fatto di
amore e odio.Il paziente riversa sul medico sentimenti di amore,spesso anche di odio, e a prima vista ciò appare
incomprensibile.La sessualità gioca un ruolo essenziale nella cura dell’isteria e delle altre ossessioni,perché essa è l’origine
della malattia:ecco la grande scoperta di Freud!.
Sempre parlando di isteria,il trauma isterico,per Freud deriva dal fatto che il soggetto rifiuta un’idea,un avvenimento
intollerabile che la sua coscienza non può accettare. Come nel caso di Anna O. l’intollerabilità della scena osservata-il cane che
beve in un bicchiere-produce una rimozione,definita in seguito SCENA PRIMARIA che dovrà invece riaffiorare con la sua
terapia. E a questo punto che Freud considera inadatto il metodo di Breur ed elabora quello delle libere espressioni:il paziente è
disteso con gli occhi chiusi e viene invitato a concentrarsi sul sintomo della sua malattia,quindi egli dovrò cercare di
ricostruirne l’origine mentre il medico gli rivolge delle domande. Ora Freud può procedere a passo spedito verso
l’identificazione dell’inconscio e della sua struttura.
I SOGNI PER FREUD
Prima di andare a descrivere la struttura della psiche umana ,bisogna soffermarsi sulla sua concezione di sogno.Per freud il
sogno è l’unica via di accesso al nostro inconscio,è l’appagamento di un desiderio ed è il frutto di un’intensa attività
psichica,definita “lavoro onirico”che potremmo paragonare al processo di un’opera d’arte,cioè un’artista è l’uomo quando
sogna,e come le opere d’arte,i sogni hanno bisogno di essere interpretati.Egli scoprì due livelli nel sogno,quello Manifesto e
quello Latente,quello manifesto è dato dalle scene del film mentale,di cui ci ricordiamo al nostro risveglio,ma il sogno
manifesto NON COINCIDE con quello latente,ovvero nascosto,di cui non ci ricordiamo e dobbiamo invece concentrarci su
quest’ultimo per scoprire qual’era il nostro desiderio inappagato,motivo per cui il sogno deve essere interpretato.Inoltre il
sogno manifesto è il risultato di avvenimenti recenti,mentre il sogno latente è il frutto di episodi passati,come per esempio
l’infanzia,quindi interpretare i sogni non è cosa facile,soprattutto per accedere ai materiali rimossi bisogna superare una serie di
barriere che il meccanismo psichico ci mette in atto.Per questo l’unico modo per interpretarlo è ricorrere all’analista. Il
SOGNO è IL SEGNO DI DESIDERI NON REALIZZATI,Freud ritiene che si tratti di desideri rimossi dalla nostra
coscienza,perché percepiti come inaccettabili e immorali che attinenti alla sfera della sessualità. Questo dipende dal fatto che il
soggetto prova vergogna dei propri desideri più scabrosi e allora li sottopone a censura, ma grazie al lavoro onirico,che tali
desiderio possono venire alla luce trasfigurati in una forma accettabile.
LAPSUS E ATTI MANCATI
Un’altra via di accesso all’inconscio è rappresentata da piccoli atti quotidiani che la gente considera insignificanti: si tratta di
Lapsus (dimenticanze,falsi ricordi) e di atti mancati,ovvero di tutte quelle disfunzioni di comportamento come ad esempio
rotture accidentali di oggetti,piccoli infortuni ecc. Freud li considera come segnali importanti che rinviano alla rimozione di
eventi spiacevoli o inaccettabili. Le motivazioni dei lapsus sono cause inconsce mentre negli atti mancati si tratta di
improprietà delle azioni o del linguaggio che si compiono nell’intervento di una tendenza inconsapevole,la quale turba il
comportamento normale. LA COMPLESSITA’ DELLA PSICHE
Freud afferma che la psiche è un’unità complessa composta da tante zone,di cui la COSCIENZA rappresenta solo una piccola
parte dell’uomo e sotto di essa troviamo un’ altra zona chiamata INCONSCIO,ovvero quel grande sotterraneo in cui
seppelliamo tutte le cose che dovevamo dimenticare perché sconvenienti e immorali. Dall’inconscio si deve distinguere il
PRECONSCIO. La differenza tra i due sta nel fatto che nel primo ci sono gli elementi rimossi in modo permanente,mentre nel
secondo ci sono gli elementi dimenticati momentaneamente.
LE TRE ISTANZE DELLA PSICHE
A questo punto,bisogna chiedersi da dove derivano questi desideri che vengono considerati inaccettabili al punto da essere
eliminati. Freud ,quindi distingue tre istanze nella psiche umana che sono : ES,IO E SUPER IO.
- L’ES rappresenta le nostre pulsioni e i nostri istinti,definito come un calderone di impulsi bollenti. L’es non conosce né il
bene né il male,ma ubbidisce soltanto al principio del piacere,e ignora i principi della logica e della ragione,perché
appunto reagisce di istinto,quindi l’es si identifica con l’INCONSCIO.
- IL SUPER IO è la coscienza morale,vale a dire l’insieme dei divieti che fin da bambini ci sono stati impartiti i dai nostri
genitori e dal mondo circostante e che noi abbiamo “introiettato” assumendoli come modello ideale di comportamento.
- L’IO infine è il luogo della mediazione e della sintesi tra due parti che si contrappongono,cioè es e super io.l’io controlla
le pulsioni,li appaga ma non supera le barriere e la censura.Anzi Freud dice che l’io deve fare i conti con tre severi
padroni,poiché all’es e al super io si deve aggiungere un terzo tiranno,ovvero il mondo esterno.
LA NEVROSI
La nevrosi nasce dalla struttura conflittuale della psiche. Anche nell’individuo normale l’io
subisce l’attacco dell’ es , del super io e della realtà,quindi afferma che il confine tra normalità e patologia è
sottilissimo.Quindi possiamo dire che l’individuo si dice normale quando riesce a dare piccole soddisfazioni alle pulsioni
dell’es,senza però contravvenire alle norme del super io.Quando invece non c’è più la mediazione tra l’es e il super io si
assiste ai sintomi nevrotici. Quindi la psiche dell’uomo è in continua tensione e mai in uno stato di tranquillità e il sintomo
nevrotico è portatore di un messaggio che occorre interpretare e capire e a questo punto che ci viene in aiuto la terapia
psicoanalitica.
Sul lettino dell’analista
Durante la seduta psicoanalitica,il paziente si mette a proprio agio,sdraiato e rilassato e viene invitato dall’analista a
raccontare senza censura,i propri sogni e i propri ricordi anche quelli meno significativi.L’obiettivo della terapia è quello di
vincere la rimozione e di far rivivere al paziente la situazione della battaglia avvenuta tra l’es e il super io.Freud riconosce
in un grande numero di casi di isteria e nevrosi come la terapia porta a ottimi risultati trasformando l’inconscio in conscio e
portando alla guarigione del paziente. Egli ritiene che nella relazione paziente-medico,si stabilisce una positiva interazione
affettiva,che egli chiama TRANSFERT O TRASLAZIONE. Il paziente nevrotico,sempre carente a livello affettivo,dopo le
prime sedute acquista fiducia nel proprio medico e sviluppa sentimenti di amore nei suoi confronti.Quindi tale
innamoramento risulta essere favorevole al buon esito dell’analisi.Infatti il paziente “innamorato” cerca in ogni modo di
compiacere il proprio medico o almeno di non deluderlo,perciò collabora con lui e gli racconta tutto quello che sa.Quindi il
transfert cerca le condizioni che consentono al paziente di superare la vergogna e ogni ostacolo per raccontare la propria
vita.Ma il medico deve stare molto attento a non farsi coinvolgere da questa situazione,motivo per cui Freud vieta
tassativamente ai propri medici di avere relazioni sentimentali con i pazienti in cura. Infine,Freud non ritiene che
l’autoanalisi sia onnipotente e neanche che sia bene che l’uomo guarisca del tutto della propria nevrosi,poiché l’animo
umano non potrà mai superare del tutto alcuni seri drammi e conflitti che turbano la propria psiche.
LA PULSIONE SESSUALE
Secondo Freud ,la sessualità riveste un ruolo importante nella vita umana. Quando egli parla di sessualità,non intende riferirsi
solo all’attività procreativa,ma ad un fenomeno più ampio,che si identifica come la ricerca del piacere.Questa pulsione viene
concepita “dinamicamente” e indicata con il termine “libido”intesa come un energia esplicata in direzioni diverse che presenta
caratteri di poliformirsmo ovvero che può rivolgersi a oggetti diversi.
LA SESSUALITA’ INFANTILE
Freud si concentra sulla sessualità dei bambini,ritenendo che anche nell’infanzia,siano attive le pulsioni erotiche.Lui definisce