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L’idea della realizzazione di questo lavoro nasce dal concetto di domotica. Infatti,
secondo il parere degli esperti di domotica e anche secondo noi, sia in ambito
civile sia in quello industriale è importante che le cablature dei vari apparati
siano ridotte al minimo, sia per motivi di carattere realizzativo sia per la possibile
manodopera nel lungo periodo. Questo concetto è stato appreso con fervore dalla
ditta BTicino, la quale ha messo in produzione prodotti che permettono l’uso di
queste nuove tecnologie e che noi siamo andati a vedere di persona presso gli
stabilimenti di Varese e presso la scuola EUROSATELLITE di San Sepolcro.
2-PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
Attraverso il cosiddetto bus circolano delle informazioni che vengono gestite dai
protocolli di comunicazione. Esistono vari tipi di protocolli in ambito civile e in
ambito industriale, e possiamo suddividerli in due principali sottoinsiemi:
I. PROTOCOLLI PROPRIETARISCS Bticino
II. PROTOCOLLI RILASCIATI ProfiBUS, ModBUS, CanBUS, …
I protocolli proprietari vengono concepiti e studiati da un’azienda a proprio uso e
consumo ed hanno lo scopo e la funzione di interagire solo tra i propri
dispositivi. La Bticino per esempio ha ideato il cosiddetto SCS il quale
interagisce solo con i prodotti della fabbrica varesina.
Proprio per questa caratteristica l’installatore è vincolato all’utilizzo dei soli
dispositivi Bticino. Come ben si può immaginare non è possibile ampliare
l’impianto con prodotti che magari la casa non produce perché i dispositivi non
potrebbero comunicare tra loro.
Nel corso degli anni sono nati dei protocolli di comunicazione rilasciati che
consentono ad apparati di diversi costruttori di comunicare tra loro in modo
efficace e senza errori di trasmissione.
3-SCELTA DEL PROTOCOLLO
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Grazie alla stretta collaborazione con la ditta Bticino e la nostra scuola abbiamo
deciso di sviluppare il protocollo di comunicazione ModBUS,perché è di facile
costruzione ed ha un’elevata affidabilità di trasmissione ricezione dei dati.
Per la trasmissione dei dati in ambito civile e industriale abbiamo bisogno di un
doppino twistato o di una piattina(con o senza schermatura).
Abbiamo inoltre bisogno di un convertitore RS232/RS485 per la comunicazione
con PC.
Ecco la schema esemplificativo:
PC CONVERTITORE M7TIC/CM
RS232/RS485
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4-PROTOCOLLO MODBUS
Il protocollo di comunicazione rilasciato ModBUS venne introdotto nel mercato
dalla Gould-Modicon nel 1979 per consentire l’interscambio di informazioni tra
dispositivi di controllo in ambiente industriale.
Ad oggi,questo tipo di protocollo è il più diffuso tra i dispositivi elettronici in
ambito industriale. Le ragioni di questa rapida diffusione e utilizzo sono:
FACILITA’ D’USO;
FLESSIBILITA’ DEL SISTEMA;
ELEVATO NUMERO DI COSTRUTTORI COINVOLTI;
E’ UN PROTOCOLLO PUBBLICO (Royalty-Free);
Un protocollo controlla il formato e la struttura dei dati trasmessi e/o ricevuti e
gli eventuali errori all’interno della rete di comunicazione.
Il protocollo ModBUS è spesso utilizzato per connettere un computer
supervisore,detto anche MASTER con una o più unità terminali remote
(RTU),dette anche SLAVE tramite una porta seriale o rete Ethernet.
Il protocollo è “attivo” e gestisce la domanda (query o answer) e la risposta
(reply) e determina:
Quanti Slave mettere in comunicazione con il Master;
Quanti mittenti e ricevitori sono identificati;
Quanti messaggi sono scambiati in un pacchetto;
Quanti eventuali errori sono contenuti in un pacchetto dati;
Alcune caratteristiche del ModBUS sono fisse:
Formato della struttura;
Sequenza della struttura;
Controllo degli errori(CRC);
altre sono a scelta del progettista e non sono modificabili quando il sistema è in
funzione:
Velocità di comunicazione BOUD RATE;
Parità del carattere;
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Tipo di trasmissione:ASCII o RTU;
4.1-TRASMISSIONE
La trasmissione dei dati avviene tramite la spedizione di pacchetti di dati
composti da una struttura predefinita scelta in base ai dispositivi connessi.
I modi per la trasmissione/ricezione che il protocollo ModBus accetta sono di due
tipi: ASCII e RTU con velocità ≤115,200bit/s.
La stringa di comunicazione e composta da una struttura ben definita:
1 BIT DI STARTviene trasmesso per avvisare il dispositivo che il
messaggio sta per essere inviato;
INDIRIZZOServe per identificare il dispositivo a cui è destinato il
messaggio;
FUNZIONEIdentifica la funzione che deve essere svolta dal
dispositivo:stato,lettura valori(tensione ,corrente,fattore di potenza..);
1 BYTE PER N DI DATIè il messaggio vero e proprio che si vuole
comunicare;
2 BYTE PER CONTROLLO RIDONDANZA CICLOpermette
attraverso un particolare algoritmo(vedremo successivamente) di
determinare se il messaggio ricevuto è lo stesso di quello inviato;
BIT DI STOPè un bit che viene trasmesso per avvisare che il messaggio
è concluso;
PARITA’è uno dei sistemi di controllo degli errori basato su un algoritmo
il quale aggiunge un bit con valore 1 o 0 in base alla somma degli 1 o 0
presenti nella stringa del messaggio;
VELOCITA’ detta anche BAUDN RATE,è la velocità di
comunicazione,la quantità di bit trasmessi ogni secondo.
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4.2-GESTIONE DEGLI ERRORI
La causa più frequente degli errori di comunicazione è dovuta al disturbo
elettrico,composto da impulsi elettrici che modificano il campo elettromagnetico
dei canali di comunicazione.
L’errore più frequente è nel cambiamento del valore dei bit in un messaggio.
CONTROLLO DI PARITA’:esistono tre tipi di parità:pari,dispari e non
presente;
Se si suppone di avere un controllo di parità PARIse il risultato della somma
degli 1 contenuti nel messaggio è pari sarà aggiunto un bit con valore 0 perché
non è necessario modificare il risultato del messaggio,se invece il risultato è
dispari bisogna aggiungere un 1 per rendere la somma pari.
CONTROLLO DI RIDONDANZA CICLICO: viene anche chiamato
CRC,acronimo di Cyclic Redoundancy Check.
Il CRC è un meccanismo di identificazione degli errori basato su un algoritmo
prefissato che calcola un valore numerico(checksum) in base al contenuto del
messaggio;al messaggio trasmesso viene allegato il checksum,che verrà poi
ricalcolato dal ricevitore e confrontato:solo se il checksum ricevuto e quello
ricalcolato coincidono il messaggio viene ritenuto valido altrimenti viene
automaticamente scartato.
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4.3-LIMITE INIDRIZZI
Secondo il limite logico del protocollo si possono connettere ad un master fino a
247 slave su una linea comune.
Frequentando il corso di studi di elettrotecnica ci è sembrato opportuno
monitorare i parametri elettrici di una linea trifase utilizzando un analizzatore di
rete e un PC per la gestione remota dei dati acquisiti.
5-ESEMPIO APPLICATIVO
5.1-SCHEMA FUNZIONALE
Lo schema sopra riportato è stato disegnato utilizzando il SW di progettazione
SPAC IMPIANTI il quale si basa su piattaforma AUTOCAD. E’ un SW molto in
uso a livello di progettazione quadri e impiantistica.
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5.1-COMPONENTI HARDWARE
5.2.1-CENTRALINA DI MISURA M7TIC/CM
Data la nostra stretta collaborazione con la ditta Bticino s.p.a abbiamo deciso di
utilizzare una centralina di misura del loro catalogo di produzione:
L’M7TIC/CM è una centralina che permette la misura di diverse grandezze
elettriche come:tensione(concatenata e di fase),corrente,potenza(attiva,reattiva ed
ᵩ
apparente) e fattore di potenza (cos ).
E’ provvista di attacco da barra DIN e di una porta seriale necessaria per
l’interfacciamento con il PC.
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5.2.2-TRASFORMATORE AMPEROMETRICO
Per l’utilizzo della centralina di misura abbiamo bisogno di tre trasformatori
amperometrici (TA) per poter acquisire le correnti di fase mantenendo il circuito
amperometrico isolato da quello volumetrico.
Schema:
Abbiamo deciso di utilizzare il seguente TA di marca IME mod. TAQ6:
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5.2.3-CONVERTITORE RS232/RS485
Per la conversione dalla seriale in uscita dal PC(RS-232) a quella richiesta dalla
seriale in uso in ambito industriale(RS-485) abbiamo fatto uso di un opportuno
convertitore come il mod.TRANSIO A53 della MOXA.
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5.2.3-MODULO DI SEGNALAZIONE E COMANDO M7TIC/IO
Abbiamo deciso di inserire questo SLAVE della Bticino s.p.a. perché è costituito
da 26 uscite digitali e 6 a relè nonché 4 uscite 4-20mA.
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5.3-SOFTWARE:AMBIENTE SVILUPPO E
APPLICATIVO
5.3.1-LabVIEW
L’ambiente di sviluppo dell’applicativo software è LabVIEW della National
Instruments,per la sua semplicità d’uso e l’interfaccia grafica altamente intuitiva.
5.3.2-IL PROGRAMMA REALIZZATO
Il programma che abbiamo realizzato con LabVIEW permette di comunicare
attraverso la porta seriale del PC RS-232 con la centralina di misura Bticino
M7TIC/CM e con l’M7TIC/IO e di visualizzare sul monitor del PC i valori
elettrici desiderati ed eventuali elaborazioni.Il programma è costituito da una VI
iniziale dove al suo interno è costruita una sub-VI chiamata CRC:
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La prima parte è la colonna portante del programma,dove vengono impostati tutti
i valori che permettono la lettura/scrittura dei dati ed è la seguente:
VISA CONFIGURE SERIAL PORT:
1. Baud Rate9600;
2. Bit Dati8;
3. Bit di paritàNO;
4. Bit di stop1;
5. Tempo di lettura/scrittura1000ms;
6. Porta di uscitaCOM1;
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VISA WRITE:scrive i dati dal write buffer al dispositivo in uscita alla porta
COM1 del PC;
VISA READ:legge i dati dal dispositivo in uscita alla porta COM1 del PC e
li invia al read buffer;
La seconda parte è composta da una “build array” che ha il compito di comporre
la stringa per la trasmissione di richiesta e quindi scegliere una delle funzioni
disponibili.
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Le funzioni consentite dalla nostra centralina di misura sono le seguenti:
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