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Geografia: la Francia
Italiano: Gabriele D'annunzio
Scienze: il petrolio
Arte: l'Art Nouveau
Ginnastica: il ciclismo
Musica: il jazz
Inglese: il Canada
Francese: testo sui bambini in guerra
Francia
La Francia è uno dei paesi più grandi D’Europa con una superficie inferiore solo
a quella di Russia e Ucraina.
Confina A Nord-Est confina con Belgio e Lussemburgo, a Est con Germania,
Svizzera e Italia, a Sud-Ovest con la Spagna.
Più della metà del territorio Francese è pianeggiante: il bassopiano o Francese
occupa interamente il quadrante occidentale e quello settentrionale del paese.
È Interrotto solo da modesti rilievi collinari, il bassopiano francese è
attraversato da grandi fiumi che vanno poi a gettarsi nell’Atlantico come la
Senna, la Garonna e la Loira.
Le montagne sono basse a est e al centro, i rilievi antichi dalle forme
arrotondate e dalle altitudini modeste, sorgono a est, al confine con la
Germania e con la Svizzera.
Qui si innalza il massiccio Centrale, una vasta regione montuosa che raggiunge
le massimi altitudini nei puys (cono di vulcani).
La Francia si affaccia al mare su tre lati, con oltre 5000 Km di coste.
Sul litorale mediterraneo ci sono coste alte e rocciose e invece sul litorale
Atlantico ci sono coste basse e sabbiose a sud-ovest mentre a nord-ovest e a
nord coste alte con pareti rocciose.
È stata abitata da vari popoli di origine celtica, che erano stabiliti su queste
terre intorno all’800 A.C.
La Francia viene conquistata dai Romani nel I secolo a.C. durante gli oltre
cinque secoli di dominazione romana, il territorio viene sistemato e ordinato
con la costruzione di strade e insediamenti.
ART NOUVEAU
L’Art Nouveau fu un movimento fiorito intorno al 1900 in Europa, e
particolarmente in Inghilterra, che interessò prevalentemente l’architettura e le
arti minori. Pur avendo caratteristiche simili in ogni paese, il movimento
assunse nomi diversi. In Belgio e in Francia viene chiamato Art Noveau, in
Inghilterra Modern Style, in Spagna Modernismo, in Italia Liberty o Stile
Floreale.
Complesse sono le convergenze che hanno determinato, in Inghilterra e poi nel
continente, l’affermarsi del movimento artistico, sul quale agirono innanzitutto i
fermenti innovatori maturati nel clima delle Arts and Crafts (Arti e Mestieri) di
William Morris e le forme estreme dell’arte preraffaellita, aperte alle
suggestioni del simbolismo, fatto artistico di importanza europea.
Un’idea di novità, di modernità, di giovinezza accomuna queste definizioni. Ed
effettivamente l’Art Noveau reagì all’eclettismo architettonico e all’imitazione
degli stili del passato, sforzandosi di creare un linguaggio nuovo (pur
ispirandosi talvolta alla storia, per esempio all’arte giapponese o celtica).
Caratteristica dominante della tendenza è l’uso della linea, intesa come energia
dinamica e come valore ornamentale. Geometrica o vegetale, la linea crea
asimmetrie che accentuano la fluidità e la continuità di spazi e superfici,
indipendentemente dalla profondità prospettica. Tipica dell’Art Noveau è anche
l’integrazione di tutte le arti: pittura, architettura, arti minori, furono considerati
momenti di una identica volontà espressiva, senza gerarchie. Del resto i primi
esiti dell’Art Noveau riguardarono le arti decorative, e solo in seguito si
allargarono anche all’architettura. Anche la differenza tra struttura e
decorazione venne ridiscussa: il nuovo stile negò la tradizionale subordinazione
dell’ornamento, e anzi si ispirò a quest’ultimo, esaltando i valori della superficie
e della bidimensionalità, l’uso di materiali “cedevoli” come porcellana, vetro,
ferro battuto e terracotta. Ci fu anche una rivalutazione della manualità e
dell’artigianato, dell’ ”artisticità “ dell’oggetto, che si accompagnò all’ostilità
nei confronti della macchina e della produzione industriale in serie. Le influenze
che agirono più direttamente sulla formazione dell’Art Noveau si possono
individuare nella cultura inglese (Arts and Crafts e tutta l’opera di Morris), nella
diffusione della pittura simbolista, sensibile alla superficie, alla linea e alle “arti
applicate”, nell’arte giapponese, di cui è permeato lo stesso simbolismo, nella
teorizzazione dell’uso del ferro in architettura, iniziata da Le Duc e proseguita
con l’opera degli architetti - ingegneri. Le convenzioni prospettiche diverse da
quelle rinascimentali, la bidimensionalità e il senso decorativo della linea, la
stilizzazione, il valore del vuoto sono alcuni degli elementi maggiormente
ripresi della pittura giapponese.
FRANCESE
Les armes tuent aussi les enfants. Les guerres ne font pas des morts que chez
les militaires. Bien au contraire! Aujourd'hui, huit victimes sur dix sont des
civils, en majorité des femmes et des enfants Au cours des dix dernières
années, plus de deux millions de jeunes âgés de moins de dix-huit ans ont été
tués à cause de conflits qui se déroulent un peu partout sur la planète. Six
millions d’autres ont été blessés ou mutilés par des armes. De quel type? [...]
En premier lieu par les mines et les bombes qui n'ont "pas explosé. [...] En
effet, les enfants les confondent souvent avec des jouets, mais il arrive aussi
que des adultes les envoient en éclaireurs dans des endroits dangereux,
les petites armes, comme les pistolets automatiques ou les mitraillettes sont
aussi en cause : légères elles peuvent être facilement confiées aux plus jeunes
par des combattants qui les utilisent comme chair à canon. [...] Il existe trois
cent mille enfants soldats dans le monde, majoritairement en Afrique et en
Asie. [...]
Agir c'est possible! L'opération "jette ton arme", organisée par Médecins du
25
monde du 20 au novembre, propose aux enfants de "déposer les armes" (de
vieux pistolets en plastique par exemple) pour témoigner leur solidarité à leurs
semblables vivant dans les pays en guerre. (« okapi » n 704,15 novembre
2001)
L'homme qui te ressemble
J'ai frappé a ta porte
J'ai frappé a to coeur
Pour avoir bon lit
Pour avoir bon feu
Pourquoi me repousser?
Ouvre moi mon frèrel…
Pourquoi me demander
Si je suis d'Afrique
Si je suis d'Amerique
Si je suis d'Asie
Si je suis d'Europe
Ouvre moi mon frère! ...
Pourquoi me demander
La longuer de mon nez
L'épaisseeur de ma bouche
La couleur de ma peau
Et le nom de mes Dieux?
Ouvre moi mon frère! ...
Je ne suis pas un noir
Je ne suis pas un rouge
Je ne suis pas un jaune
Je ne suis pas un blanc
Mais je ne sui qu'un homme
Ouvre moi mon frère! ...
Ouvre-moi ta porte
Ouvre-moi ton coeur
Car je suis un homme
L'homme de tous les temps
L'homme de tous les cieux
L'homme qui te ressemble. René Philombe
PETROLIO
Il petrolio è la principale fonte energetica di tutto il pianeta capace di
condizionare
l'intera economia mondiale.
L'olio di roccia, o petrolio, richiede per la sua formazione tempi lunghissimi ed è
costituito da una miscela di circa 350 idrocarburi.
Gli idrocarburi sono composti formati da idrogeno e carbonio con altri elementi
presenti in piccole percentuali come ossigeno, zolfo, azoto.
La sua formazione deriva dalla decomposizione di organismi animali e vegetali
in ambiente privo di ossigeno (anaerobico) che si sono depositati sul fondo di
bacini poco profondi, come lagune, estuari, paludi costiere.
Il petrolio, una volta formato, si accumula in rocce serbatoio che contengono
stratificati acque salmastre in basso, petrolio e gas metano in alto.
All'interno di queste rocce la pressione può raggiungere le 900 Atmosfere e la
temperatura i 150°C.
Circa il 60% del petrolio scoperto si è formato tra 120 e 80 milioni di anni fa.
La formazione del petrolio è da mettere in relazione alla teoria della tettonica a
placche, secondo la quale la litosfera, dello spessore medio di 100 Km è
formata da diverse placche che si muovono galleggiando sul sottostante
mantello, costituito da magma fuso. All'interno del mantello, nel magma,
accadono dei movimenti convettivi. Dal nucleo, a circa 2900 Km di profondità,
alla litosfera, il magma risale e fuoriescono spaccature della crosta terrestre
chiamate "dorsali oceaniche". Dalla litosfera discende verso il basso nelle
strutture dette "zone di subduzione".
Le alte pressioni e temperature permettono la formazione del petrolio che si
accumula nella roccia serbatoio.
La roccia madre del petrolio si formò circa 95 milioni di anni fa in diverse parti
del nostro pianeta, compresa la zona dove si è formata l'Italia.
Il petrolio si è potuto accumulare e conservare là dove non ci sono stati grandi
sconvolgimenti geologici, per esempio negli Stati Uniti, dove dal 1859 a oggi
sono stati scavati 700.000 pozzi, negli Urali, nella Siberia, nel Mare del Nord e
nel Medio Oriente.
I bacini di formazione di petrolio in Italia hanno subito tali e tante
frammentazioni che i giacimenti risultano troppo piccoli per essere
economicamente vantaggiosi. Depositi si trovano nel delta del Po, in Basilicata
e in Sicilia meridionale. Estrazione del petrolio rocce
Per trovare un giacimento bisogna sapere se il sottosuolo è costituito da
sedimentarie e se tra queste ve ne sono di quelle che possono contenere
idrocarburi. Ma non è sufciente: bisogna anche aver identificato una trappola.
Per trovare le trappole si usano diversi sistemi:
rilevamento aerofotografico
Il è di grande aiuto perché mostra gli
■
aforamenti rocciosi e ne indica la direzione e l'inclinazione. Si raccolgono poi
campioni di terreno (carote), in superficie e in profondità, che vengono poi
esaminati in laboratorio per scoprirne le caratteristiche.
L'età dei diversi strati rocciosi è stabilita studiando i resti fossili che vi sono
contenuti e misurandone la radioattività residua.
Dopo questi studi preliminari si passa ai controlli diretti, impiegando diversi
■
sistemi di ricerca. Alcuni di questi metodi si basano sulla misura del
magnetismo gravità
e della della zona dove sì effettua la ricerca: i vari tipi di
roccia hanno magnetismo e densità diversi, la loro misurazione condotta con
appositi e delicati strumenti consente di ottenere un primo modello orientativo
sismico a riflessione,
sulla forma del sottosuolo. Molto più esatto è il metodo
l'unico che sia praticamente in grado di localizzare una trappola con sufciente
precisione.
Quando tutti gli esami preliminari hanno dato esito positivo, si procede allo
■ pozzo esplorativo;
scavo di un sarà l'unico modo per definire con certezza se in
quel luogo vi è una trappola e, se c'è, se contiene idrocarburi, e quanti. Quando
il primo pozzo esplorativo dimostra la presenza di idrocarburi è di norma
necessaria la perforazione di altri pozzi, per determinare con sufciente
precisione la consistenza del giacimento.
La durata di questa fase dipende naturalmente dalla profondità e dal numero
dei pozzi, comunque richiede da un minimo di un anno a 5 e più anni. La
perforazione di un pozzo di petrolio è un'operazione complessa e costosa.
torri di trivellazione trivella,
S’innalzano le ,armature che devono sostenere la sonda
una specie di grosso trapano che porta sulla cima uno scalpello, detto di
trivellazione. tavola
Il movimento di rotazione è trasmesso da un potente motore a una
rotante, che a sua volta fa girare le aste cave della trivella.
Man mano che lo scalpello avanza perforando le rocce, si aggiungono nuove
aste alla trivella.
Gabriele D’annunzio
Nato a Pescara nel 1863 Studiò lettere a Roma senza tuttavia Laurearsi e conducendo
una vita, sfrenata tra l’attività di giornalista, le avventure sentimentali e la mondanità.
D’annunzio divenne in breve tempo un protagonista della vita culturale e mondana
della capitale. Le sue ambizioni erano rivolte a un’arte capace di esprimere energie
profonde, di esaltare l’umanità eroica e di condannare la mediocrità del mondo
contemporaneo. Si sposò con una duchessa da cui ebbe tre figli, ma poco dopo
abbandonò la famiglia. In seguito ebbe cinque figli dalla sue numerose relazioni, tra le
quali importante fu quella con la grande attrice Eleonora Duse. Visse nel lusso,
dedicandosi al gusto estetico, che lo portava alla continua ricerca di oggetti rafnati e
insoliti, e alla sua passione per cani e cavalli.
La prima guerra mondiale rappresentò una sfida ideale per D’annunzio, sempre