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INDICE DEGLI ARGOMENTI
Prefazione ...............................................................................................................................pag. 2
La seconda guerra mondiale ………………………………………….…………......pag. 3
La storia della bomba atomica
Breve storia della radioattività…………………………………………………………pag. 9
Enrico Fermi…………………………………………………………………………...pag. 13
La scoperta della fissione nucleare ………………………………….………...……. pag. 16
L’atomica di Adolf………………………………………………………..…………...pag. 19
Il Progetto Manhattan………………………………………………………………….pag. 23
Truman’s speech……………………………………………………………………….pag. 28
Le reazioni nucleari ………………………………………………………………….. pag. 29
La fissione nucleare……………………………………………………………………pag. 30
La fusione nucleare ……………………………………………………………………pag. 31
La nascita e l’energia delle stelle………………………………………………………pag. 32
Le foto segrete di Hiroshima ………………………………………………….…..pag. 33
Pittura e fotografia……………………………………………………………………..pag. 34
Le foto segrete di Hiroshima…………………………………………………………..pag. 35
1
Bibliografia …………………………………………………………………...…………..pag. 39
PREFAZIONE
La natura di questa scelta nasce dalla curiosità di approfondire un argomento di cui spesso ho
sentito parlare, ma di cui mai ne ho capito davvero l’importanza, che ha spinto l’uomo a diventare
la peggiore delle creature sulla Terra.
SONG OF HIROSHIMA
a ricordo del 6 Agosto 1945
Dove è stata distrutta la città,
dove ci sono ora le ceneri dei nostri amati,
dove c'era l'erba verde
e le bianche piante,
il raccolto é stato funesto.
Perciò, fratelli e sorelle, vigilate e badate
che non venga mai la terza bomba atomica.
La pioggia lieve raccoglie il veleno dal cielo,
e i pesci portano la morte nelle profondità del mare;
le barche dei pescatori sono ferme, i pescatori sono ciechi,
il raccolto é stato funesto.
Perciò, uomini di terra e di mare, vigilate e badate
che non venga mai la terza bomba atomica.
Koki Kinoshita
Le tristi parole di questo poeta giapponese rievocano quel funesto momento in cui l’uomo ha
toccato il punto più basso della sua storia e ha rischiato di cancellare non solo tutti i valori e gli
ideali che hanno caratterizzato la nostra civiltà, ma l’esistenza stessa della razza umana.
Poco prima che venisse sganciata la bomba sul Giappone si levarono voci di dissenso al suo utilizzo
da parte di alcuni scienziati che avevano concepito quell’ordigno spaventoso, ma questi non furono
ascoltati, ormai il dado era stato tratto e la loro opinione era mera formalità per i politici, bramosi di
potere, o forse impauriti dalla minaccia nipponica, tanto da non essere trattenuti da alcun tipo di
scrupolo dall’uso bellico del nucleare.
Ora a quasi sessantatre anni da quel tragico giorno cercherò di ripercorrere quei fatti e di iniziare a
comprendere le cause di tanta irrazionalità poiché anche oggi l’umanità si inebria di odio e di
razzismo e vede nelle guerre la soluzione dei problemi internazionali.
Non bisogna dimenticare, perché forse un giorno non troppo lontano qualcuno vorrà riprovarci, ma
la società dovrà avere il sopravvento e il ricordo dovrà essere la guida per l’unica scelta giusta: la
vita, perché come disse Gandhi” o l’umanità distruggerà gli armamenti o gli armamenti
distruggeranno l’umanità” 2
Giugno 2008
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
“…e mentre il nemico andava in paradiso, io rimanevo nell’inferno…”
(Guadalcanal)
3
LA GERMANIA NAZISTA ALL ASSALTO DELL’EUROPA
’ Causa principale della seconda
guerra mondiale sono le mire
egemoniche della Germania di Hitler
che era decisa a riconquistare un
ruolo forte in Europa ai danni di
Francia e Gran Bretagna. Anche il
dissidio tra Giappone e Stati Uniti
per la supremazia nel Pacifico e gli
attriti dell’Italia con le democrazie
europee giocano un ruolo importante.
Lo scoppio del conflitto è innescato
dalle pretese che Hitler avanza sulla
Polonia: la cessione di Danzica e di
una striscia di territorio per congiungere la Prussia occidentale con quella orientale. In risposta alle
mire tedesche, Francia e Gran Bretagna stringono un accordo con la Polonia che rifiuta
l’ultimatum di Hitler. Le democrazie occidentali cercano un accordo con l’URSS ma i negoziati
falliscono e il 23 agosto 1939 i ministri degli Esteri russo e tedesco, Molotov e Ribbentrop,
firmano a Mosca un patto di non aggressione.
Questo quadro di alleanze spinge il Fùhrer a invadere la Polonia il 1° settembre 1939. Il 3
settembre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania, mentre lo stesso giorno
Mussolini annuncia la non belligeranza dell' Italia.
VICENDE E PROTAGONISTI DEL SECONDO CONFLITTO
MONDIALE
IL FRONTE ORIENTALE
La conquista della Polonia è rapidissima: infatti, ad ottobre era già totalmente occupata. Nel
frattempo i russi, in base al Patto Moltov-Ribbentrop occupano la zona est del Paese, mentre
Francia e Gran Bretagna non intervengono. Il 30 novembre 1' URSS attacca la Finlandia e la
Germania dichiara guerra alla Danimarca e alla Norvegia. 4
IL FRONTE OCCIDENTALE
II 10 maggio 1940 Hitler decide di attaccare la Francia e, nel giro di poche settimane, 1' operazione
ottiene il successo sperato. Come già accaduto nel corso della prima guerra mondiale, 1' esercito
tedesco viola ancora la neutralità del Belgio e sconfìgge i francesi a Sedan.
”
Il 14 giugno 1940 i tedeschi entrano a Parigi. L allora presidente del Consiglio firma 1' armistizio
che stabilisce la nuova sede del governo a Vichy e lascia la parte settentrionale del Paese sotto
l‘occupazione tedesca.
La Gran Bretagna, intanto, è rimasta 1' unico paese che ancora combatte contro la Germania e
Hitler sarebbe anche disposto a trattare, ma il primo ministro conservatore britannico vuole la
vittoria a tutti i costi. Nel luglio del 1940 Hitler dà inizio al suo piano per 1' invasione della Gran
Bretagna che consiste in una battaglia aerea per contrastare la superiorità navale inglese. La
battaglia dura tre mesi e alla fine è vinta dall’ aviazione britannica che si serve del radar, da poco
inventato: si tratta della prima battuta d' arresto per la Germania.
L’ INTERVENTO ITALIANO
Soldati italiani al fronte
II 10 giugno 1940, credendo che la guerra stia per finire, Mussolini annuncia 1' intervento italiano
a fianco della Germania nazista, ma l’ Italia non è sufficientemente preparata per affrontare
conflitto, sicché 1' offensiva delle Alpi, sferrata contro i francesi ormai sconfìtti, si rivela un
fallimento. Esito analogo ha 1' attacco sferrato dalle truppe italiane in Libia contro 1’ Egitto. Nel
dicembre 1940, gli inglesi conquistano parte del territorio libico al che Mussolini è costretto a
5
chiedere aiuto a Hitler, il quale invia reparti ben equipaggiati che riescono a scacciare gli inglesi. Il
28 ottobre 1940, 1' esercito italiano attacca la Grecia dovendo presto ripiegare sulle posizioni di
partenza. Nel 1941, l’ Italia perde poi i suoi possedimenti in Africa orientale: anche in questo caso
il fallimento italiano apre la strada all' intervento nazista.
IL PATTO TRIPARTITO E LA CAMPAGNA RUSSA
II 27 settembre 1940, Germania, Italia e Giappone sottoscrivono a Berlino il Patto tripartito. Con
questo patto si garantivano reciproca assistenza economica e militare nel caso in cui dovessero
subire un attacco di qualche potenza, rimasta fino ad allora neutrale, con un preciso riferimento
agli Stati Uniti. Non avendo più rivali, Hitler, il 22 giugno 1940, invade la Russia, conquistando
una considerevole porzione di territorio. Nonostante i successi iniziali, i tedeschi non riescono a
’
raggiungere Mosca prima dell inverno e lo scontro si trasforma in guerra di usura, che paralizza
sul fronte orientale buona parte dell' esercito tedesco.
L’ INTERVENTO AMERICANO
All’inizio della guerra, gli USA si erano dichiarati neutrali, ma, con l' elezione del presidente
Roosevelt, si impegnano a favore della Gran Bretagna e dell' URSS nella lotta contro il nazismo,
fornendo agli alleati un forte supporto sia economico che militare.
Il vero e proprio intervento diretto degli Usa nella guerra è determinato dall' aggressione subita il 7
dicembre dalla flotta americana ancorata a Pearl Harbor, nelle Hawaii, da parte del Giappone.
Subito dopo, anche Germania e Italia dichiararono guerra agli USA.
Nei primi mesi del 1942 1' esercito nipponico conquista la Malesia, la Birmania e 1' Indonesia, ma
nella primavera successiva gli americani contrattaccano e ottengono due vittorie molto importanti.
LA SVOLTA DEL 1942-43
Le vittorie americane galvanizzavano gli alleati.
I capi di Stato dei Paesi alleati ( Gran Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica), e i rappresentanti
delle nazioni occupate si incontrano nel gennaio 1942 a Washington, dove sottoscrivono il Patto
delle Nazioni Unite, con cui impegnavano a rispettare la Carta atlantica (un documento in otto
punti che fissa le linee su cui costruire le democrazie nel mondo).
La campagna d' Italia comincia il 12 giugno 1943 con la conquista di Pantelleria, e, il mese
successivo gli alleati conquistano la Sicilia. Le popolazioni locali non si oppongono, anzi spesso
salutano gli alleati come liberatori, lasciando presagire, così, anche la caduta del fascismo.
LA CADUTA DEL FASCISMO E LA RESISTENZA IN ITALIA
II 24 luglio 1943, Mussolini è costretto a convocare il Gran consiglio del fascismo, da cui viene
messo in minoranza da Dino Grandi, autore di una vera e propria mozione di sfiducia nei confronti
di Mussolini, che appena il giorno dopo è arrestato su ordine del re. 6
Il re Vittorio Emanuele III, a sua volta, nomina capo del Governo il maresciallo Pietro Badoglio.
L'8 settembre 1943 viene annunciato 1' armistizio tra Italia e alleati. Il re e Badoglio fuggono a
Brindisi sotto la protezione degli angloamericani, abbandonando la parte centro- settentrionale
’
dell Italia sotto l’occupazione Tedesca; le truppe italiane, prive di direttive, non riescono a opporsi
ai tedeschi: migliaia di militari sono fatti prigionieri e deportati nella patria del nazismo.
L'esercito hitleriano si assesta lungo una linea che ha come roccaforte centrale l’abbazia di
Montecassino e da tale posizione riesce a bloccare 1' avanzata alleata.
Il 12 settembre 1943 un commando tedesco libera Mussolini che dà vita a un nuovo stato fascista,
la Repubblica Sociale Italiana la quale, però, non ha alcuna credibilità in quanto dipendente dai
tedeschi, sicché la sua unica funzione è quella di combattere il movimento partigiano.
Quest’ ultimo è articolato in formazioni armate che compiono azioni di disturbo e di sabotaggio ai
danni dei tedeschi, i quali rispondono a ogni attacco con dure rappresaglie. Le prime bande
partigiane sono associazioni spontanee, ma dopo la ricostruzione dei Partiti antifascisti, che si
riuniscono nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL), i partigiani si organizzano in brigate in
base all’ orientamento politico.
Il CNL si trova presto in contrasto con il governo Badoglio che dichiara guerra alla Germania; tale
contrasto è rivolto dall’intervento del comunista Togliatti che propone la formazione di un governo
di unità nazionale. Vittorio Emanuele III trasmette i suoi poteri al figlio Umberto; Badoglio si
dimette e il nuovo governo, presieduto da Bonomi, è più direttamente legato al movimento
partigiano.
Soltanto nel 1945 la Resistenza riuscirà a liberare l’Italia definitivamente dall'occupazione tedesca.