Sintesi
IL DOPOGUERRA ASIATICO


Non bastò che a Hiroshima il 6 agosto del 1945, oltre centomila persone fossero rimaste come stampate per terra, sull'asfalto, sui pavimenti, contro i muri; dopo soli tre giorni il 9 agosto del 1945, un'altra bomba cadde su Nagasaki. Si dice che l'eccidio avrebbe fatto tremare, al solo ricordo, ogni uomo ragionevole e che la guerra sarebbe finita per sempre. Ma l'anno dopo, nell'isola di Bikini, esplodeva la terza bomba atomica, stavolta sperimentale. Ancora all'inizio degli anni 2000, caduti i muri e sepolte le ideologie, nonostante le proteste di mezzo mondo anche i paesi più poveri si costruiscono l'atomica, a cominciare dall'India, dal Pakistan, dall'Iraq, dalla Corea del Nord. Le bombe cadute nelle città nipponiche erano costituite per il 90% di uranio. La reazione a catena coinvolge tutta la massa d'uranio che si trasforma in energia e radionuclidi. L'enorme calore prodotto genera una tremenda onda d'urto che polverizza ogni cosa, mentre le radiazioni contaminano l'ambiente. Le bombe a fissione atomica si rifanno al fenomeno della rottura di un nucleo di un atomo di cui una piccola parte si trasforma in energia. Il seguente fenomeno è stato spiegato dallo scienziato Albert Einstein che ha messo in relazione l'energia e la massa. Secondo il grande scienziato tedesco, infatti, l' energia (e) è equivalente alla massa (m) secondo il quadrato della velocità della luce (c2), e quindi la formula è: e= mc2. Poiché il valore della costante (c2) è enorme basta una piccolissima quantità di materia per sviluppare una grande quantità di energia. Per provocare la fissione atomica di un atomo occorre bombare il nucleo di uranio con neutroni ad alta velocità. Il nucleo colpito assorbe il neutrone, diventa istabile e si divide in due, liberando 2-3 neutroni che a loro volta colpiscono altri nuclei avviando così una reazione a catena che sviluppa tantissima energia. Infine l'uranio perde energia sotto forma di scorie radioattive difficili da smaltire. Ancora più distruttive sono le bombe a idrogeno, o bombe H, a fusione atomica, ovvero la reazione nucleare che avviene tutti i giorni nelle stelle, corpi celesti che brillano di luce propria formati per il 75% di idrogeno, il 20% di elio e piccole quantità d'ossigeno e di carbonio, come anche nel Sole nella sua zona radioattiva che si trova tra la zona connettiva e il nucleo. Per la fusione atomica sono necessari due atomi diversi di idrogeno, un isotopo e un trizio che vengono fusi e raggiungono altissime temperature. Una volta innescata la fusione atomica viene prodotta 10 volte più energia della fissione e si autoalimenta. Se riuscissimo a controllare questa reazione, già realizzata nelle esplosioni nucleari, avremmo un'enorme quantità di energia. Gli orrori compiuti durante la seconda guerra mondiale, insieme con il timore per la straordinaria potenza distruttiva delle nuove armi nucleari, spinsero molti governanti a riprendere il progetto di un'organizzazione internazionale che salvaguardasse la pace e i diritti della persona. A questo scopo, il 24 ottobre del 1945 nacque ufficialmente a San Francisco, l'ONU, l'organizzazione delle Nazioni Unite. Leggendo l'introduzione dello statuto delle Nazioni Unite si rileva che l'importante organizzazione vuole salvare le future generazioni dal flagello della guerra che per due volte, nella storia ha provocato indicibili afflizioni per l'umanità. Inoltre vuole riaffermare la fede nei diritti dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna e delle nazioni grandi e piccole. L'ONU vuole creare le condizioni in cui tali diritti possano essere rispettati e mantenuti e infine vuole promuovere il progresso sociale e un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà. Nell'introduzione dello statuto dell'ONU la guerra viene definita un flagello e le due guerre a cui si fa riferimento sono la prima guerra mondiale, 1914 – 1918, e la seconda guerra mondiale, 1939-1945. I fini dell'ONU sono quelli di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, di assicurare che le armi non siano utilizzate salvo che nell'interesse comune e impiegare strumenti internazionali per promuovere lo sviluppo economico e sociale di tutti i popoli e infine vuole attuare una cooperazione internazionale. Gli stati membri dell'ONU, attualmente, sono 185. Nel 1945 il Congresso degli Stati Uniti offrì all’ONU di stabilirsi entro il territorio federale. L’Organizzazione accettò e si insediò a Manhattan, nel cuore di New York. A questa sede fu garantita l’extraterritorialità, come alle ambasciate. New York is famous for the amazing skyscrapers of Manhattan like the Empire State Building and the Chrysler Building. In this city you can climb to the top of Statue of Liberty, you can take a boat to Ellis Island. This island is famous because it was the first stop for the Europeans when they came to America or you can get away from the noise of the city in Central Park. Here you can visit the zoo or you can just sit in the sun. In New York there are fantastic museum like the MoMA, Museum of Modern Art, or the Metropolitan Museum of Art. If you want see a musical, you have to go on Broadway's theatres. If you like listening to the classical music, you should go on Carnegie Hall. There are big rock concerts at Madison Square Garden. There are lots of expensive shop in fifth Avenue. The Rockefeller Center is a big shopping centre but it is also a great place to eat. You can find everything in New York! In this beautiful city you can visit Little Italy or China Town whit your friend. L'ONU, quindi, è nato dopo che le bombe atomiche caddero nelle due città Giapponesi. Il Giappone, chiamato il paese del Sol Levante si trova nell'Asia orientale e il suo vasto arcipelago confina a nord con il Mar di Ohotsk, a sud con il mar Cinese orientale, a est con l'oceano Pacifico e a ovest con il mar di Giappone. Le isole del Giappone costituiscono la parte più elevata di un lungo sistema montuoso sommerso, situato lungo il margine di scontro tra la placca del pacifico e quella asiatica, nella cosiddetta “cintura di fuoco”. Per questo motivo la nazione nipponica è soggetta a frequenti terremoti che si accompagnano con violenti maremoti, detti tsunami, che flagellano la coste. I terremoti sono movimenti della crosta terrestre più o meno violenti, detti anche fenomeni sismici o tellurici. I terremoti secondo la loro origine si dividono in vulcanici, locali e tettonici. Il luogo dove si verifica la frattura della roccia che da origine al terremo è chiamato ipocentro, mentre il luogo della superficie terrestre che si trova mediamente sopra all'ipocentro è detto epicentro e rappresenta la zona più colpita dal terremoto. Il terremoto in base alla sua profondità si divide in, superficiale, intermedio e profondo. I terremoti si misurano grazie alla scala Mercalli o Richter.
Il Giappone ha anche il primato di avere ben 200 vulcani attivi nel territorio e il più alto è il Monte Fuji. Un vulcano è una spaccatura della crosta terrestre dalla quale fuoriesce il magma sotto forma di lava. L'edificio o cono vulcanico è formato da un serbatoio o camera magmatica, da un camino e dal cratere. La lava può essere di più tipi: lava basica, acida e neutra. Ora ritorniamo alla conformazione fisica del Giappone. Il 75% del territorio giapponese è montuoso e la catena più estesa si trova nell'isola di Honshu mentre la pianura più importante è quella di Kanto. L'arcipelago nipponico, frastagliato e con ampie insenature, è formato da 3400 isole, le principali sono Honshu, Hokkaido, Shikoku, Kyushu che rappresentano il 97% della superficie del paese. I fiumi sono numerosi, brevi e impetuosi e i pochi laghi sono per lo più di origine vulcanica o glaciale. Il clima è temperato ed influenzato dai monsoni, cioè venti periodici che in estate spirano dal mare e in inverno spirano dall'interno. Questi venti interessano qran parte dell'Asia, dallo Yemen al Giappone. Il clima monsonico ha due stagioni, una estiva piovosa e una secca invernale. Per molti secoli il Giappone ha avuto un'organizzazione molto simile a quella dell'Europa feudale. Fino alla metà dell'800 il Giappone non volle avere contatti con altri Paesi ma nel 1853 gli USA inviarono nella baia di Tokyo una squadra di navi da guerra e costrinsero con la forza a firmare un trattato che apriva il paese al commercio. Negli anni seguenti altri paesi occidentali pretesero ed ottennero l'apertura dei porti e il riconoscimento di privilegi economici e politici che limitavano notevolmente la sovranità giapponese. Dal 1868, durante il governo illuminato di Mutsuhito, ebbe una trasformazione radicale. Il Giappone divenne così una nuova potenza economica e militare e dopo una serie di guerre di espansione creò un vasto impero che andava da un'ampia parte della Cina alla Corea, dalle Filippine all'Indonesia. Quando cominciò la 2° guerra Mondiale il Giappone si alleò con Germania e Italia. Questa scelta e l'incapacità di gestire l'impero determinarono la fine del grande sogno giapponese, quello di diventare la potenza leader dell'Asia. Il 6 agosto del 1945 un bombardiere statunitense sganciò il primo terribile ordigno nucleare su Hiroshima.
Il 9 agosto dello stesso anno fu la volta di Nagasaki. Le due città furono rase al suolo provocando la morte di tantissimi civili. La stessa notte il governo di Tokyo si dichiarò pronto a trattare per la fine della guerra. La lingua ufficiale del paese è il giapponese. Dopo aver utilizzato gli ideogrammi cinesi, nel IX secolo i giapponesi elaborarono una grafia originale. Lo scintoismo è la religione nazionale. Lo scintoismo è una religione molto antica basata sul culto degli dei della natura, degli antenati e dell'imperatore, che è considerato l'incarnazione di Dio in Terra. Il Giappone è una monarchia costituzionale ereditaria dal 1946. L'imperatore è il simbolo dello Stato e dell'unità del popolo e ha funzioni rappresentative. Organo supremo dello Stato è la Dieta, il Parlamento, che è diviso in due camere. Il Giappone, è oggi una grande potenza economica, malgrado la carenza di risorse minerarie ed energetiche. L'agricoltura non riesce a soddisfare l'intero fabbisogno e così il paese è costretto a importare il 50% dei generi alimentari. L'agricoltura è molto meccanizzata e gode di aiuti governativi che consentono ai contadini un tenore di vita abbastanza elevato. La produzione fondamentale è di riso, tè e gelso. L'allevamento è un settore non molto sviluppato e produce soprattutto suini. E' molto sviluppata la pesca e la piscicoltura di pesci, alghe e molluschi. L'industria giapponese ha una struttura particolare. Da una parte vi sono poche grandi imprese e accanto a queste una miriade di piccole aziende. Le industrie più sviluppate sono quelle siderurgiche, meccaniche, chimiche e di alta tecnologia.
Il sistema economico è guidato e controllato dal governo; i prodotti stranieri difficilmente vengono venduti perché rigide leggi protezionistiche ne ostacolano l'accesso. Le banche e la borsa sono tra le prime al mondo. Il settore dei servizi è molto sviluppato, importanti sono anche le esportazioni e le importazioni. Tra gli artisti più importanti e illustri giapponesi c'è l'architetto Kenzo Tange. L'architetto nacque a Imabari, nell'isola di Shikoku nel 1913 e morì a Tokyo nel 2005. I suoi progetti seppero conciliare le tendenze dell'architettura occidentale con la tradizione dell'arte giapponese. Dopo aver studiato architettura e ingegneria all'Università di Tokyo, divenuto professore dal 1946, raggiunse notorietà internazionale nel 1949, quando vinse il concorso per il Memoriale della Pace di Hiroshima, realizzato nel 1956. La maggior parte dei suoi edifici è in cemento armato, materiale da costruzione assai usato in Giappone per le sue qualità antisismiche. Fu profondamente influenzato dall'opera di Le Corbusier per quanto riguarda l'uso del cemento armato senza aggiunta di elementi decorativi. Nel corso degli anni Cinquanta Tange progettò edifici pubblici di grandi dimensioni. Già nel 1960 ideò per il piano urbanistico di Tokyo una megastruttura che prevedeva l'espansione della città lungo la baia. In occasione delle Olimpiadi di Tokyo, nel 1964 costruì uno stadio di notevole eleganza, con la copertura retta da cavi. In seguito progettò il piano generale per l'Esposizione internazionale di Osaka del 1970; la struttura tondeggiante dell'arena e la peculiare suddivisione degli spazi rivelano le sue più recenti tendenze stilistiche. In Italia firmò i disegni per il quartiere fieristico di Bologna (1975) e il centro direzionale di Napoli (1987). Kenzo Tange è uno dei più importanti architetti dell'arte Razionalista. Il Razionalismo, il movimento che si affermò nel primo dopoguerra, più che un'arte è una particolare architettura che assegna la massima importanza alla fase progettuale. Ogni oggetto, ogni spazio artificiale viene sottoposto a un'accurata progettazione in modo che nessun particolare sfugga poi nella fase di realizzazione o produzione. Razionalismo significa dunque: impostare correttamente il progetto dando la priorità ai problemi di ordine materiale e tecnico, cioè tenendo presenti tutte le funzioni che l'oggetto da progettare dovrà soddisfare. I più importanti artisti razionalisti sono: i francesi Le Corbusier e Gropius, i tedeschi Mies van de Rohe e Breuer, l'italiano Piano e il giapponese Tange. Proseguendo con il Giappone possiamo dire che esso, come altri paesi del sud est asiatico a vissuto un difficile periodo dopo la seconda guerra mondiale, tra guerre di indipendenza e lotte tra schieramenti politici diversi. Quando, il 2 settembre del 1945, l'imperatore nipponico accettò di firmare la resa, il Giappone era distrutto. Le maggiori città industriali, compresa Tokyo, erano rase al suolo e tutto intorno era devastato. Perdute tutte le colonie, fonti preziose di materie prime, le poche industrie rimaste in piedi ebbero enormi difficoltà nel riprendere la produzione. A questa gravissima crisi economica si aggiunse l'umiliazione subita sul piano politico e culturale. Dal 1945 a 1951 il Giappone fu presidiato dalle truppe di occupazione USA e al comando delle quali vi era il generale MacArthur. Durante i sei anni il generale statunitense governò il paese con i metodi di una dittatura militare ma dandogli delle istituzioni democratiche.
Secondo le sue istruzioni venne data la costituzione approvata dalla Dieta nel '46. Durante il periodo di occupazione vennero fatte leggi agrarie, una legge che attribuì alla donna diritti pari a quelli dell'uomo, fu introdotto il suffragio universale e il decentramento amministrativo. Nonostante le difficoltà il Giappone si rese subito protagonista di una formidabile ripresa causata dalla posizione strategica e dagli aiuti statunitensi. Nel 1951 il contingente USA lasciò il Giappone, mantenendovi però importanti basi militari. Dopo gli anni 50 i prodotti giapponesi invasero i mercati mondiali e molte industrie intrapresero la strada della ricerca tecnologica. I giapponesi non avevano perduto l'antico orgoglio di essere un grande popolo. La loro frenetica attività risultò animata da un forte senso di speranza e da un solido spirito di gruppo. Alla fine, l'impegno e il sacrificio dell'intero popolo permisero al Giappone non solo di risollevarsi, ma di diventare addirittura la seconda potenza mondiale. Dopo una lunga serie di successi tutta via il Giappone è entrato in crisi dopo la scoperta di un sistema di corruzione, simile a tangentopoli in Italia ('92), che ha provocato una lunga crisi politica. La situazione economica e sociale è andata deteriorando e c'è un aumento preoccupante dei disoccupati, comunque oggi la situazione è sotto controllo.
Al termine della seconda guerra mondiale, cacciati i giapponesi, ricominciò in Cina la guerra civile tra i nazionalisti di Chiang Kai-Shek e i comunisti di Mao Zedong. Sostenuta dall'appoggio unanime della popolazione, l'Armata Rossa di Mao Zedong proclamò la Repubblica popolare cinese. Il governo nazionalista guidato da Chiang Kai-Shek scappò nell'isola di Formosa con la vana speranza di farne la base per una possibile rivincita. L'Unione Sovietica, intanto, si affrettò ad allacciare relazioni diplomatiche con la Cina di Mao e così offrì aiuti in denaro. Tra il 1958 e il 1961 Mao lanciò il programma del grande balzo in avanti che aveva come scopo quello di costruire strade, ponti e altre opere pubbliche che erano inesistenti nella Cina di un tempo. Ma questo programma si risolse in un completo fallimento. Nel 1964 Mao scrisse il libretto rosso che raggiunse anche le scuole e le università occidentali. Tutti gli oppositori del regime di Mao furono, inoltre, deportati nei campi di rieducazione nei quali vennero rieducati secondo la dottrina comunista. Nel 1967 una nuova guerra civile scoppiò tra maoisti e antimaoisti che durò circa un anno. Sul piano internazionale la Cina rimase isolata e il suo allontanamento dall'URSS avvenne durante il periodo del disgelo, quando Mao accusò i sovietici di aver rinnegato la causa del socialismo. Nel 1976 muore Mao e il suo successore è Deng Xiaoping. Intano in Cina iniziavano a esserci i primi movimenti studenteschi tra i quali il corteo di Pechino che radunatosi nella piazza di Tien an Men si è concluso con il brusco intervento del governo.
Nel 1947 l'India conquistò l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Quando gli inglesi lasciarono l'India e il Pakistan, il primo di religione induista e l'altro musulmano, che si erano resi indipendenti la regione di confine tra le due nazioni fu teatro di una lotta tra gruppi religiosi. Gli indiani cercarono in ogni modo di eliminare la presenza musulmana nel territorio e ugualmente fecero i pakistani. Tutt'oggi le tensioni tra i due paesi rimangono alte e il contrasto è reso più pericoloso dal fatto che tutte e due le nazioni possiedono ordigni nucleari. Il primo ministro indiano fu Nehuru e dopo la sua morte gli successe la figlia Indira che venne assasinata. Il successore fu il figlio di Indira, Rajiv ucciso anche lui da un'estremista tamil.
La Corea, colonia giapponese fino alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1946 venne divisa in due parti: la Corea del Nord, comunista, e Corea del Sud, democratica. Il confine dei due paesi fu tracciato al 28° parallelo che tagliava in due la penisola. Nel giugno del 1950 i nordcoreani attaccarono la Corea del Sud dichiarando di voler unificare il paese. L'ONU condannò subito l'attacco e poi autorizò l'intervento al fine di porre fine al conflitto. Intervengono sia la Cina con la Corea del Nord e gli USA con la Corea del Sud. La guerra finì grazie alle manovre diplomatiche degli USA e del suo presidente Truman. Nel 1953 venne firmato finalmente un accordo che prevedeva il ritorno della situazione sancita nel 48, nel rispetto del confine fissato al 38° parallelo.
Molto simile è ciò che accadde nel Vietnam, pochi anni più tardi, dopo la decolonizzazione francese. Nel 1955 il Vietnam venne diviso di due nazioni: il Vietnam del Nord, comunista, e il Vietnam del Sud, democratico. La linea di separazione dei due stati era il 17° parallelo. Nel 1959 il Vietnam del Nord prese a finanziare gruppi di guerriglieri comunisti, i vietcong, che agivano nel Sud. All'inizio degli anni 60 era chiaro che in Vietnam stava per avvenire uno scontro tra il blocco comunista e quello occidentale. Kennedy manda nel Vietnam del Sud dei reparti americani in aiuto delle esercito del Sud che stava combattendo i guerriglieri comunisti e nel 1964 inviò anche alcune navi a Tonchino sempre in aiuto del Sud. Il nuovo presidente degli USA, Johnson, pur senza dichiarare ufficialmente guerra al Vietnam del Nord, inviò numerosi contingenti militari. Gli USA impiegano in Vietnam mezzi ingentissimi e armi chimiche. Nonostante tutto i vietcong resistono perché conoscono meglio il territorio e così possono fare attacchi a sorpresa agli statunitensi. Tra gli americani le perdite divennero sempre più numerose e la popolazione statunitense cominciò a reclamare la fine della guerra. Nel 1973, Nixon decise di ritirare le truppe. Fu una dolorosa sconfitta. Nel 1975 il paese venne riunificato dopo la vittoria del Nord. La guerra del Vietnam fu uno degli episodi più cruenti della storia contemporanea: essa diede origine a un vasto movimento di protesta, negli Stati Uniti come nel resto del mondo. La canzone “C'era un ragazzo” di Gianni Morandi ne è una testimonianza. Gianni Morandi nacque a Bologna nel 1944. Il suo debutto come nuovo talento musicale risale al 1958, quando si esibì nella Casa del popolo di Alfonsine, in provincia di Ravenna. Nel 1961 fondò il gruppo “Gianni Morandi e il suo complesso”. Vincitore del Festival di Bellaria, venne notato dal talent scout Paolo Lionetti che lo introdusse nel mondo discografico offrendogli un provino per la RCA. Morandi salì alla ribalta della musica leggera italiana con dischi di successo popolare come Fatti mandare dalla mamma, In ginocchio da te, Se non avessi più te, brani che diedero in seguito il titolo ai film interpretati dallo stesso cantante. Tra il 1964 e il 1966 vinse il Cantagiro e Canzonissima, giungendo secondo classificato al Festival Tour RAI. Risalgono ai primissimi anni Settanta le sfide con Massimo Ranieri per la consacrazione a Canzonissima, dove Morandi si esibì con Scende la pioggia e Bella Belinda. Dopo gli splendori di Canzonissima, per circa dieci anni Morandi venne quasi dimenticato dai produttori discografici. Il lungo periodo di silenzio venne interrotto con La mia nemica amatissima, presentata al Festival di Sanremo. Nel 1987 Morandi tornò nuovamente alla ribalta vincendo a Sanremo con Si può dare di più . Al successo discografico si accompagnò nuovamente quello televisivo grazie all’interpretazione di numerosi sceneggiati. Negli anni successivi ha definitivamente consolidato la sua carriera di conduttore di spettacoli televisivi di successo – culminata nella realizzazione dello show del sabato sera Uno di noi (2002) – uomo di spettacolo e interprete di brani ai vertici delle classifiche discografiche italiane, Morandi è uno dei cantanti principali della musica leggera italiana. Passando dalla musica alla danza si può dire che: Espana tiene una gran cantidad de bailes tradicionales como la jota, la sardana y la sevillanas. La jota se baila y se canta.
La jota mas conocida es la jota aragonesa. Los musicos suenan guitarra y bandurria, los cantantes y los balerinos se acompanan tambien con las castanuelas. La castanuelas es el instrumiento caracteristico de Espana. Es un instrumiento de palo formado da dos partes unide da una cuerda. Los temas de la jota son humorìsticas, religiosas y patrioticas. La sardana es el baile tipico de Cataluna. Para bailarla un grupo de ombre y de mujeres fuerman un circulo mirando hacia el cientro. Una pequena orquesta llamada cobla interpreta la musica. La sardana se baila en todas la fiesta de Cataluna y en Barcelona. Las sevillanas es un bailes andaluz muy simile al flamenco. Es un baile provocativo y sensual y se acompana con guitarra y palmas. Los temas son festivos, religosos y amorosos.
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