vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
dall’alba al tramonto, in una tessitura di tappeti, in condizioni disumane e quindi
incatenato al telaio, d’altronde come altri bambini, suoi amici.
Iqbal tentò più volte di fuggire dall’impianto della tessitura con risultati non
soddisfacenti. Ma una volta, durante una sua fuga fu presente a delle manifestazione
del Fronte contro lo sfruttamento minorile, si rivolse ad un poliziotto e spiegò a
quest’ultimo la sua situazione e quella dei suoi amici.
Il giorno seguente i poliziotti e Iqbal si recarono alla tessitura. Hussein Khan, il
padrone, ovviamente negò tutto e Iqbal ritornò alla vita di prima. Per punizione, da
parte di Hussein Khan, fu mandato nella Tomba, un luogo scuro, dove non era
consentito né mangiare né bere.
In seguito, dopo esser uscito dalla Tomba, si ricordò di avere nelle sue tasche un
volantino del Fronte, così dopo aver organizzato un’altra fuga dalla tessitura,
riuscì a rintracciare Eshan Khan, il capo del Fronte. In seguito Eshan Khan, Iqbal e altri
uomini del Fronte si recarono a casa di Hussein. Iqbal mostrò a questi uomini il
laboratorio di tessitura, ma anche la Tomba. Ne restarono allibiti. Dopo quest’episodio
tutti gli sfruttati, compreso il protagonista, furono portati alla sede del Fronte, in attesa
di trovare le loro famiglie.
Iqbal, decise di collaborare con gli uomini del Fronte per la liberazione di altri bambini
sfruttati. Per riuscirci dovette studiare molto, partecipare a tutte le riunioni del Fronte.
Dopo un po’ di tempo Iqbal divenne quasi “famoso” perché era riuscito a penetrare in
alcune tessiture di tappeti al fine di denunciarne i proprietari. In questo modo tutti i
giornali parlavano di Iqbal e fu a quest’ultimo che venne assegnato un premio, il
premio della “Gioventù in azione”, costituito da 15.000 dollari. In seguito Iqbal ed
Eshan Khan furono invitati in Svezia a una conferenza internazionale sui problemi del
lavoro; inoltre a Iqbal fu assegnata, da un’università di Boston, una borsa di studio.
Dopo questi viaggi, Iqbal si recò dai suoi genitori per circa un mese, al fine di
festeggiare la Pasqua con loro. In quel giorno Iqbal fu ucciso nel suo villaggio, e
l’assassino non fu identificato.
PERSONAGGI: I personaggi sono molteplici come Iqbal, Fatima, gli altri amici, Hussein
Khan ed Eshan Khan
· IQBAL: Iqbal è senza dubbio il protagonista del libro, perché tutta la storia si
concentra su di lui. Iqbal era una persona veramente coraggiosa, testarda, dotata di
tenacia e aveva “prospettive”, raggi di luce per il suo futuro. Da adolescente
intraprese una lotta contro lo sfruttamento minorile, per liberare altri bambini che,
come lui furono costretti ad essere schiavi e in qualche modo ci riuscì anche però,
fatto ritorno nel suo Paese in occasione della Pasqua, fu assassinato nel suo villaggio
quando aveva 13 anni e non furono mai ritrovati i colpevoli.
· FATIMA: Era un’amica di Iqbal, una vera amica. Era diventata schiava quando aveva
solo pochi anni e quindi, divenuta più grande, non ricordava granché della sua
esistenza prima della schiavitù.
Era una ragazza molto fragile, paurosa.
· GLI ALTRI RAGAZZI SCHIAVI: gli altri bambini della tessitura dei tappeti erano Karim, il
“guardiano”, Maria, Alì, Mohammed, Salman, Fuscello. Nel libro non sono presenti
molte descrizioni inerenti questi personaggi, Fatima li cita soltanto.
Lo Sfruttamento minorile è un fenomeno di carattere sociale che interessa i bambini di
età compresa tra i cinque e i quindici anni in tutto il mondo.
Secondo i dati dell’ILO (International Labour Organization):