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Sintesi
Introduzione Tesina terza media Sfruttamento Minorile


Questa tesina di terza media prende in analisi il problema dello sfruttamento minorile. Gli argomenti che la tesina affronta sono i seguenti: in Italiano Iqbal Masih, in Storia lo sfruttamento minorile nella storia, in Storia dell'arte un'opera di Pablo Picasso, in Tecnologia l'industria tessile, in Geografia la geografia dei diritti, in Musica il brano di Mozart, in Francese lo sfruttamento minorile in Francia.

Collegamenti

Tesina terza media Sfruttamento Minorile


Italiano- Iqbal Masih.
Storia- Lo sfruttamento minorile nella storia.
Storia dell'arte- Un'opera di Pablo Picasso.
Tecnologia- Industria tessile.
Geografia- La geografia dei diritti.
Musica- Brano di Mozart.
Francese- Lo sfruttamento minorile in Francia.
Estratto del documento

LO SFRUTTAMENTO MINORILE

In questa opera di Pablo Picasso è

rappresentata una famiglia povera. La prima cosa che si nota guardando quest’opera

è la notevole presenza del blu, infatti lui utilizza le diverse gradazioni del blu per

esprimere il sentimento delle persone che dipinge. Picasso rappresenta gli emarginati

e le persone maltrattate, ma vorrei soffermarmi di più sullo sfruttamento delle

persone, in particolar modo dei bambini.

Il lavoro minorile è un fenomeno che coinvolge i bambini di età compresa fra i 5 e i 15

anni in tutto il mondo. Le aree principalmente interessate dal lavoro minorile sono i

paesi in via di sviluppo o non sviluppati, in particolare l’Asia, l’Oceania e l’Africa. Non ci

sono dati concreti sull’inizio dello sfruttamento minorile in ambito lavorativo, ma fu

con l’avvento della prima Rivoluzione Industriale che il lavoro minorile venne sfruttato

su larga scala nelle fabbriche, soprattutto tessili, dove i bambini lavoravano fino a 15

ore al giorno e venivano pagati così poco da non potersi comprare nemmeno il cibo. La

responsabilità del lavoro minorile va attribuita in primo luogo alla povertà, inoltre il

lavoro minorile può essere causa e non solo conseguenza di una povertà sociale e

individuale. Anche se lo sfruttamento minorile nasce con la prima Rivoluzione

Industriale, anche nella seconda si sono rilevati fenomeni di sfruttamento. I bambini

vengono impiegati soprattutto nelle fabbriche tessili poiché avendo delle mani molto

piccole sono adatti a fare lavori manuali soprattutto nell’industria tessile. L’industria

tessile è un’attività manifatturiera che produce e lavora le fibre tessili. La sua origine è

antichissima e deriva dall’esigenza dell’uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie,

usando materiali diversi dalle pelli conciate. Tornando al discorso dello sfruttamento

minorile si hanno anche delle testimonianze che confermano la presenza di questo

drammatico fenomeno, infatti un esempio di bambini sfruttato e costretto a lavorare è

Iqbal Masih, un ragazzo che nacque nel 1983 in una famiglia molto povera. Quando

aveva cinque anni, i suoi familiari si indebitarono per pagare le spese matrimoniali

della primogenita, e fu venduto dal padre a un fabbricante di tappeti. Da quel

momento in poi fu costretto a lavorare come uno schiavo, incatenato a un telaio per

circa 14 ore al giorno, con lo stipendio pari a pochi centesimi. Cercò parecchie volte di

sfuggire al padrone, ma veniva subito trovato e per punizione veniva rinchiuso in una

cisterna sotterranea. Un giorno del 1992 uscì di nascosto dalla fabbrica e partecipò

insieme ad altri bambini ad una manifestazione dove si celebrava la giornata della

libertà. In questa occasione Iqbal decise di raccontare la sua storia e le sofferenze dei

bambini che insieme a lui lavoravano in quella fabbrica. Sentendo la sua storia molte

persone si mobilitarono in qualche modo e successivamente ricevette anche una borsa

di studio, ma la rifiutò perché voleva rimanere in Pakistan per portare avanti la sua

campagna, che aveva creato dopo essere stato liberato dalla fabbrica, proprio contro

lo sfruttamento del lavoro minorile. Proprio perché si hanno delle testimonianze, e si

hanno dati concreti sulla presenza di questo fenomeno si può dire che i bambini sono i

primi ad avere bisogno di protezione e di difesa dei loro diritti. I diritti dell’infanzia

approvati nel 1989 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ha stabilito che ogni bambino

ha diritto a vivere un’infanzia felice assistito dalla famiglia, e quando questa è in

difficoltà assistito dalle autorità dello stato. Sembrano principi ovvi eppure si calcola

che oggi in tutto il mondo oltre 250 milioni di bambini e adolescenti tra i 4 e i 15 anni

sono costretti a lavorare per sfamarsi. Esistono diverse forme di lavoro minorile, la più

drammatica secondo me è quella dei bambini soldato, costretti a scendere nel campo

di battaglia con le armi, pronti a combattere una guerra che dovrebbe essere riservata

solo agli adulti. Un’altra forma di lavoro minorile è, come abbiamo visto nella storia di

Iqbal, il lavoro nelle fabbriche. Un’altra cosa importante da dire sui bambini soldato è

che molte volte gli vengono somministrati degli stupefacenti, mentre le bambine

soprattutto dell’Africa vengono sfruttate per scopi sessuali, ma anche per piazzare

delle bombe sul campo minato durante una guerra. Ci sono anche delle date

importanti da dover ricordare, una è il 20 Novembre dove si celebra la giornata

universale dei diritti dell’infanzia. La data del 20 Novembre fu scelta in memoria del

giorno in cui l’Assemblea Generale adottò la dichiarazione dei diritti dell’infanzia. Un’

altra data importante è quella del 12 Giugno dove si osserva la giornata mondiale

contro lo sfruttamento del lavoro minorile per richiamare l’attenzione dei governi e

della società civile sulla condizione di vita di oltre 215 milioni di bambini e adolescenti

cui vengono negati i diritti fondamentali. Di questi, 115 milioni svolgono lavori

considerati pericolosi, incluse le forme peggiori di lavoro minorile ovvero la schiavitù e

la servitù. Inoltre, il lavoro domestico dei minori è un fenomeno molto diffuso e in

costante aumento. Quello domestico è una piaga nascosta che ogni anno colpisce

milioni di bambine. Considerata popolarmente una forma "naturale" di occupazione

per le ragazze appartenenti alle famiglie più povere, quello domestico può diventare

una vera e propria schiavitù in cui viene leso ogni diritto fondamentale dei bambini. La

loro dignità viene continuamente umiliata, con maltrattamenti e privazione di cibo.

Non sono rari gli episodi di violenza e abusi, anche sessuali, ma le bambine e le

ragazze che lavorano come domestiche sono quasi sempre invisibili alla società.

Inoltre esistono alcune associazioni che cercano di combattere questa problematica

così grave, infatti una di queste associazioni è Save The Children. Questa associazione

è presente in 27 Paesi, le sue attività principali sono nell'ambito dell'educazione, la

riduzione della povertà, la salute e il contrasto allo sfruttamento e abuso dei bambini,

come il fenomeno dei bambini soldato e dello sfruttamento sessuale. Apparentemente

sembra una problematica così lontana da noi, ma in realtà se osservassimo

attentamente noteremo che è molto più vicina di quanto pensiamo. Per limitare i

danni sociali causati dallo sfruttamento minorile, nel 1841 il governo francese emanò

una prima legge per limitarne l’impiego. Si tratta di una normativa ancora molto

carente se confrontata al Factories Regulation Act, la normativa sul lavoro promulgata

in Inghilterra nel 1833 in seguito all’indagine del parlamento inglese. Queste

normative non istituivano strutture pubbliche di controllo, e l’esiguità delle pene per i

trasgressori era tale da non evitare l’evasione degli obblighi di legge: si trattava

insomma di un modesto palliativo per tamponare gli effetti più drammatici

dell’industrializzazione.

Art. I. Les garçons seront embauchés pour travailler aux conditions suivantes prévues

par la présente loi:

1. dans les usines, les ateliers et les laboratoires moteur mécanicien ou traitement

continu, et les employés dans leurs foyers;

2. dans chaque usine, qui occupe plus de vingt travailleurs se sont rassemblés dans

l'unité de production;

Article II. Pour être embauché, les garçons doivent avoir au moins huit ans. De huit à

douze ans sera utilisé pour le travail effectif de plus de huit heures par jour,

entrecoupées d'un arrêt.

De douze à seize ans ne peut pas être utilisé pour le travail effectif de plus de douze

heures par jour, entrecoupées de pauses. Le travail sera effectué qu'à partir de cinq

heures du matin à neuf heures.

Article III. chaque tâche neuf heures-cinq heures du matin doit être considéré comme

travail de nuit. Il est interdit aux enfants de moins de treize ans, tout le travail de nuit.

Être toléré, si nécessaire, de nuit garçons de travail plus de treize ans, calculé comme

ci-dessus, dans les établissements sur le traitement continu dont on ne peut se

suspendre pendant l'opération 24 heures.

Article IV. Les garçons de moins de seize ans ne peuvent être utilisés pour le travail du

dimanche et autres jours fériés reconnus par la loi.

Article V. Les garçons de moins de douze ans ne peuvent être conclus que si les

parents ou le tuteur doivent démontrer qu'ils fréquentent une école publique ou privée

dans l'endroit. Les garçons ont pris, jusqu'à la fin de la douzième année de son âge, à

l'école.

Article VII. Règlement de l'administration publique seront en mesure de:

1. Étendre l'application des dispositions de la présente loi dans les usines, les ateliers

et les laboratoires autres que ceux mentionnés à l'article. 1;

2. Relever l'âge minimum et de raccourcir la durée des travaux, prévus aux articles. II

et III, en ce qui concerne les types d'industries dans lesquelles le travail serait excessif

pour les forces des garçons et peut compromettre la santé;

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