Concetti Chiave
- I tatuaggi hanno origini simboliche in diverse civiltà, usati per onorare vittorie o marchiare traditori, con significati variabili a seconda della cultura.
- Negli ultimi anni, l'Italia è tra i paesi con più persone tatuate, contribuendo a ridurre i pregiudizi storici legati ai tatuaggi.
- I tatuaggi sono una forma di body art permanente e possono rappresentare un'espressione personale di pensieri e stati d'animo.
- Esistono rischi fisici associati ai tatuaggi, come allergie e infezioni, ma ciò non dovrebbe impedire alle persone di esprimere se stesse.
- Il progetto "The World Piece" di Mo Ganji unisce persone diverse attraverso un'unica linea tatuata, simbolo di legami in un mondo diviso.
Indice
Tema sui tatuaggi
Non sempre si è trattato o si tratta di voler seguire la massa, di voler apparire, o di un semplice sfizio da voler soddisfare. In passato i tatuaggi erano vere e proprie tradizioni simboliche. In alcune civiltà erano segni dovuti all’onore in seguito alle battaglie concluse con la vittoria, in altre invece erano banditi e adoperati come strumento per marchiare i traditori, i condannati.
Ogni civiltà ha avuto la propria tradizione rivolta ai tatuaggi, più o meno positiva o negativa a seconda della cultura. Come quasi tutte le cose che hanno subito sviluppi nel corso degli anni, anche questa potrebbe essere sfuggita di mano all’umanità. Questo perchè l’essere umano ha la tendenza all’esagerazione, al volere sempre di più, al non accontentarsi mai. Vari studi dimostrano che nell’ultimo periodo l’Italia guida una classifica dei paesi con più persone tatuate al mondo. In reazione a questo, oserei dire finalmente, il taboo del tatuaggio si libera quasi totalmente di pregiudizi che lo avevano tenuto legato a etichette per secoli. Oggi una persona dovrebbe essere libera di far del proprio corpo ciò che vuole, nei limiti della salute, senza doversi preoccupare di una possibile nomea affibbiata da ipotetiche figure.

Il significato dei tatuaggi
Il tatuaggio tecnicamente è una forma di body art che consiste nell’imprimere con l’inchiostro, in modo indelebile, simboli, disegni, frasi o nomi. Proprio perché resta una cosa permanente sui lembi di pelle, per alcuni individui rimane un’azione impraticabile da svolgere. Un po’ perchè si pensa che niente sia così fondamentale da restare sotto i nostri occhi per l’eternità, invece che impresso nei ricordi della figura. Un po’ chi è contro ai tatuaggi considera i possibili rischi al benessere fisico e alla salute, infatti bisogna considerare che l’inchiostro fa parte dei corpi esterni al nostro organismo. Reazioni allergiche e infezioni cutanee sono i rischi più “comuni” che l’umanità ha incontrato più spesso fino ad oggi. Se vogliamo approfondire ancora di più l’argomento è possibile scontrarsi con Granuloma. Testimonianza di una reazione immunitaria del corpo verso una sostanza percepita come esterna. Alterazione della sudorazione, e nei casi più rari rischio di cancro e disturbi alla visione. Tutto ciò non dovrebbe lo stesso condizionare la scelta di una persona che sente la necessità di bloccare sulla propria pelle un determinato evento importante, un nome significativo, o qualsiasi cosa che valga la pena ricordare indistamente dalla memoria. Non necessariamente si parla di essere al pari con i tempi, e quindi doverne avere per forza uno. Molto spesso si tratta di una vera espressione dei propri pensieri e stati d’animo interiori, qualcosa di personale e distintivo. I tatuaggi significativi, se ci pensate, sono un qualcosa che tante persone custodiscono gelosamente; perchè visti come preziosissimi. A rendere negativa la pratica dei tatuaggi è semplicemente chi lo fa per essere accettato dalla “comunità”, per essere uguale a tutti gli altri. Ragionamento completamente sbagliato, perchè un tatuaggio dovrebbe appunto renderti completamente diverso, comunicare te stesso senza dover utilizzare a forza le parole. Voglio sottolineare brevemente l’incredibile progetto del tatuatore berlinese Mo Ganji perchè lo considero estremamente intenso ed espressivo. L’artista ha letteralmente unito il mondo intero con un’unica linea continua tatuata sulle spalle di 61 persone diverse, una linea che parte e finisce uguale per tutti ma nel mezzo si trasforma in un disegno che rappresenta i sentimenti, i sogni, le ambizioni di ogni singola persona. Questo incomparabile lavoro viene denominato “The World Piece” e sottolinea animatamente l’importanza di creare legami in un mondo sempre più diviso come il nostro. Persone sconosciute, ognuna con una storia diversa, si sono ritrovate tutte unite in unico enorme tatuaggio. Simbolo dell’avere tutti qualcosa che ci lega, e ci rende allo stesso tempo uguali e unici. Ecco perchè, a prescindere da tutti i pro e i contro, un individuo dovrebbe essere esente dalle “leggi morali” che emana la comunità intrappolata ancora a stereotipi dalle epoche antiche.
A cura di Aurora.
per approfondimenti vedi anche:
Tema svolti di italiano
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine storica dei tatuaggi nelle diverse civiltà?
- Qual è la situazione attuale dei tatuaggi in Italia?
- Quali sono i rischi associati ai tatuaggi?
- Cosa rappresentano i tatuaggi per le persone?
- Qual è il significato del progetto "The World Piece" di Mo Ganji?
I tatuaggi erano tradizioni simboliche in alcune civiltà, usati per onorare vittorie in battaglia o per marchiare traditori e condannati, variando in significato a seconda della cultura.
L'Italia è tra i paesi con più persone tatuate al mondo, e il taboo dei tatuaggi si sta liberando dai pregiudizi storici, permettendo alle persone di esprimersi liberamente.
I rischi includono reazioni allergiche, infezioni cutanee, granuloma, alterazione della sudorazione, e in rari casi, cancro e disturbi alla visione.
I tatuaggi sono espressioni personali dei propri pensieri e stati d'animo, spesso considerati preziosi e distintivi, non solo un modo per seguire le tendenze.
"The World Piece" unisce 61 persone con un'unica linea continua tatuata, rappresentando i sentimenti e le ambizioni individuali, e sottolinea l'importanza di creare legami in un mondo diviso.