Concetti Chiave
- La storia è segnata da guerre che hanno sempre coinvolto i popoli, spesso a causa delle ambizioni di potere dei leader.
- Le guerre storiche, come quelle puniche e le espansioni romane, hanno privato molte popolazioni della loro libertà e radici culturali.
- I civili sono le principali vittime dei conflitti, subendo distruzioni, perdite familiari e sacrifici, talvolta volontari, per rallentare i nemici.
- Le guerre moderne sono viste come ripetizioni dei conflitti antichi, causate dai capricci dei potenti e dall'incapacità di dialogo.
- I media vengono criticati per sfruttare la paura delle guerre per aumentare gli ascolti, spostando l'attenzione da un conflitto all'altro.
Testo argomentativo sulle guerre
Le guerre sono l'ossessione dei popoli. Ogni epoca storica è caratterizzata da guerre.come le guerre puniche dove i greci combatterono per la propria città-stato, costretti dai loro comandanti, convinti che il popolo avrebbe combattuto meglio per la propria patria. I contadini si ritrovarono con i campi distrutti, le mogli senza mariti e i figli senza padri, solo per volontà dei più potenti.
Durante le guerre di espansione dell'Impero Romano, gli imperatori volevano estendere i loro territori su tutte le terre conosciute. Così facendo, hanno tolto a centinaia di popoli la libertà di mantenere le proprie radici. Al popolo venne lasciato un ottimo sistema di controllo, ma senza i loro comandanti locali, più della metà di tutte le terre conosciute erano sotto lo stesso imperatore. In tutte le guerre a perdere è sempre il popolo, anche se, come nella prima guerra mondiale, si trattava solo di una disputa tra cugini. Nella compagnia di Russa di Napoleone, la popolazione locale si trovò costretta a compiere un "terra bruciata" per rallentare le truppe napoleoniche. Ma così facendo, le persone rimasero senza casa e senza terre, finché Napoleone non tornò in Francia loro non poterono tornare a vivere nelle loro case, dove tutto era stato distrutto. In classe studiamo principalmente i conflitti, non le reazioni dei popoli in quel momento. Durante la Prima Guerra Mondiale, come già accennato prima, si trattò semplicemente di una disputa tra cugini, anche se tutto ebbe inizio con l'attentato a Francesco Ferdinando a Sarajevo da parte di Gavrilo Princip. All'inizio i ragazzi volevano andare in guerra, poichè senza saperlo pensavano che sarebbero tornati a casa da eroi. Quando dopo mesi capirono che la guerra era solo un modo per morire più rapidamente, alcuni genitori arrivano al punto di ferire i propri figli per evitare che venissero chiamati a combattere. Ma tutto ciò si ripeté una seconda volta, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Altri aspetti sulle guerre
Ma da dove provenivano i finanziamenti? Venivano dalla patria, ma anche dagli stati alleati, che indebitavano tutto, per poi essere ripagati.Ma le guerre attuali? Avvengono per lo stesso motivo delle guerre puniche, più di duemila anni fa. La guerra in medioriente e quella dell' Ucraina non sono altro che che guerre puniche nell'attualita.
Io personalmente penso che le guerre siano solo i capricci dei più potenti, che come bambini non riescono a prendere decisioni parlando. Tutto si ritorce contro i civili, che impotenti cercano di scappare. Non penso che le guerre siano nate per scelta , ma semplicemente perché due persone non riuscivano ad accordarsi. Quando guardiamo il telegiornale sentiamo sempre parlare della stessa guerra, ma quando poi ne scoppia un'altra quella sparice, quindi mi chiedo, i giornalisti usano il terrore dei popoli solo per avere più ascolti in TV? Per me la risposta è si! Ogni volta che ci penso rimango indignata, me se è così in tutto il mondo bisogna farsene una ragione.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le principali cause delle guerre storiche menzionate nel testo?
- Come hanno reagito le popolazioni civili alle guerre, secondo il testo?
- Qual è l'opinione dell'autore riguardo alle cause delle guerre contemporanee?
- Secondo l'autore, quale ruolo hanno i media nella percezione delle guerre?
Le guerre storiche menzionate, come le guerre puniche e le guerre di espansione dell'Impero Romano, sono state principalmente causate dalla volontà dei più potenti di estendere i propri territori o di combattere per la propria patria, spesso a discapito delle popolazioni locali che hanno subito perdite e distruzioni.
Le popolazioni civili hanno subito pesantemente le conseguenze delle guerre, trovandosi spesso senza casa, con i campi distrutti e le famiglie divise. In alcuni casi, come durante l'invasione napoleonica della Russia, hanno adottato tattiche estreme come la terra bruciata per rallentare il nemico, ma con gravi ripercussioni sulla loro stessa sopravvivenza.
L'autore ritiene che le guerre contemporanee, come quelle in Medio Oriente e in Ucraina, siano motivate dalle stesse ragioni delle guerre puniche, ovvero i capricci dei più potenti e l'incapacità di risolvere i conflitti attraverso il dialogo, portando a sofferenze inutili per i civili.
L'autore critica i media per utilizzare il terrore delle guerre principalmente come strumento per aumentare gli ascolti, suggerendo che la copertura mediatica si concentri eccessivamente su determinati conflitti fino a quando non vengono soppiantati da nuovi eventi, manipolando così l'attenzione del pubblico.