Concetti Chiave
- Lo tsunami è un'onda distruttiva causata da un terremoto sottomarino, colpendo principalmente le coste degli oceani Indiano e Pacifico.
- Sistemi di allarme in luoghi come Hawaii e Giappone aiutano a evacuare le zone a rischio, ma non sono sempre presenti ovunque.
- L'assenza di sistemi di sicurezza adeguati, come nello tsunami del 2004, può portare a gravi perdite umane e ambientali.
- La costruzione sconsiderata lungo le coste, senza rispetto per le barriere naturali, aumenta la vulnerabilità alle catastrofi.
- Molte vittime potrebbero essere evitate con piani di evacuazione e una gestione responsabile delle risorse costiere.
Alcune di questa catastrofi hanno degli effetti distruttivi terribili, una delle peggiori a cui abbiamo assistito di recente è stata quella dello Tsunami, termine che deriva dal giapponese e significa "onda del porto", tale parola, anche se non nel modo più corretto, in Italia designa anche il sinonimo di maremoto.
Lo Tsunami colpisce frequentemente le coste degli oceani Indiano e Pacifico e in modo più contenuto del Mar Mediterraneo. Lo Tsunami si presenta come un'onda generata da un terremoto che avviene sul fondale del mare: man mano che l'onda si avvicina alla terra, aumenta la sua altezza superando anche i trenta metri. Molte città delle Hawaii e del Giappone, che si affacciano sull'Oceano Pacifico, hanno dei sistemi di allarme che avvertono dell'arrivo dell'onda anomala per permettere alla popolazione di evacuare le zone a rischio.
Ma questi sistemi di sicurezza non sempre sono presenti, come nel caso dello Tsunami del giorno di Santo Stefano nel 2004, che ha avuto come teatro le coste dell'Oceano Indiano, qui l'onda, come spesso accade, era accompagnata anche da un violentissimo terremoto, pari al nono grado della scala Richter, in pochissimo tempo molte delle coste erano state letteralmente invase dall'acqua, sicuramente in questa occasione delle adeguate misure di sicurezza avrebbero permesso alla popolazione di evacuare i luoghi più pericolosi e si sarebbero potute salvare molte vite innocenti.
In molti paesi, le agenzie del turismo agiscono in modo sconsiderato, infatti, se da un alto le autorità non si occupano di ricorrere ai requisiti tecnici necessari per prevedere le catastrofi, dall'altra si disboscano le coste e si costruiscono alberghi e zone turistiche in ambienti non più protetti dalla natura: una volta tolte le barriere naturali tra mare e terra si espongono tutti questi luoghi ad ogni tipo di calamità naturale.
Molte sono state le perdite umane per questo Tsunami, tanto che è stato difficile stilarne un numero preciso. Vittime che sono solamente sulla coscienza di chi ha sfruttato quei luoghi per averne un guadagno personale senza però riversare questa ricchezza sulla tutela del territorio e della popolazione locale. A poco infatti è servita la corsa alla solidarietà da parte di tutti i paesi del mondo, perchè ormai le vittime che c'erano state e molte di esse si potevano evitare attraverso un opportuno piano di evacuazione.
Domande da interrogazione
- Cosa si intende per catastrofe naturale?
- Quali sono le aree più colpite dagli tsunami?
- Quali misure di sicurezza possono ridurre l'impatto degli tsunami?
- Quali sono le conseguenze della mancanza di misure di sicurezza adeguate?
Una catastrofe naturale è una situazione di pericolo naturale che provoca effetti disastrosi sugli uomini e sull'ambiente.
Gli tsunami colpiscono frequentemente le coste degli oceani Indiano e Pacifico, e in modo più contenuto il Mar Mediterraneo.
Sistemi di allarme che avvertono dell'arrivo dell'onda anomala permettono alla popolazione di evacuare le zone a rischio, riducendo l'impatto degli tsunami.
La mancanza di misure di sicurezza adeguate, come nel caso dello tsunami del 2004, può portare a un alto numero di vittime e danni significativi, che potrebbero essere evitati con un piano di evacuazione opportuno.