Concetti Chiave
- In Italia, gli incendi boschivi distruggono circa 40 mila ettari di foresta ogni anno, una cifra ben superiore ai 24 mila ettari rimboschiti annualmente.
- La maggior parte degli incendi è causata da disattenzione, ignoranza e atti dolosi, spesso legati a speculazioni immobiliari.
- Il patrimonio boschivo italiano è limitato a circa 6 milioni di ettari, con un'area forestale pro capite notevolmente inferiore alla media mondiale.
- È urgente organizzare un efficace servizio antincendio su scala regionale e nazionale, poiché le attuali risorse sono insufficienti.
- Gli aerei-cisterna, utilizzati efficacemente in altri paesi, potrebbero migliorare significativamente la risposta agli incendi in Italia.
Gli incendi nei boschi
Oltre che per effetto del taglio sconsiderato, il patrimonio boschivo viene distrutto anche dai numerosi incendi.
In Italia, dove la superficie alberata è, in proporzione, tra le più esigue del mondo, il fuoco costituisce un flagello particolarmente insidioso. In media, la superficie forestale percossa dalle fiamme volge intorno ai 40 mila ettari l’anno; una estensione molto superiore ai 24 mila ettari che la Forestale riesce a rimboschire ogni dodici mesi. Si tratta di un deficit che, aggiunto ai tagli e alle manomissioni dell’urbanizzazione e della speculazione, minaccia di ridurre il « giardino d’Europa » a una specie di deserto o di terra bruciata. I roghi che ogni estate divampano fra i nostri pochi alberi sono raramente avviati da fenomeni di autocombustione; quasi sempre risalgono a disattenzioni, ignoranza, sbadataggine, e spesso anche ad atti dolosi da parte di incendiari che volontariamente li provocano per rancori personali, faide, vendette, o intenti speculativi. Molto spesso le aree boschive investite dagli incendi coincidono, curiosamente, con le aree più attraenti dal punto di vista della loro trasformazione in zone residenziali. Prova diretta ma eloquente del fatto che i lottizzatori e gli speculatori ritengono di poter vincere eventuali resistenze o vincoli di vario tipo (paesistici, idrogeologici) con l’impiego di qualche fiammifero ben collocato.
Le avide scuri che da secoli a questa parte imperversano nel nostro patrimonio arboreo hanno ridotto il rigoglioso mantello verde che ricopriva la Penisola a poco più di 6 milioni di ettari. Ciò significa che gli italiani dispongono di circa mille metri quadrati di bosco a persona, un dato molto inferiore a quello mondiale, che oscilla intorno ai quattromila metri quadrati di bosco prò capite.
Per fronteggiare l’assalto igneo condotto contro i nostri alberi sarebbe impellente organizzare su scala regionale e nazionale un efficace servizio antincendio. Le seimila guardie del corpo forestale che hanno il compito di sorvegliare le foreste demaniali sono troppo esigue di numero per poter arrivare dappertutto. Lo spegnimento del fuoco nei boschi, spesso impraticabili richiede d’altra parte una organizzazione speciale; esso non può essere lasciato, come avviene da noi, all’improvvisazione di volontari non pagati che accorrono con una frasca in mano.
Oggi esistono mezzi tecnici molto efficaci nella lotta contro l’incendio dei boschi. Fra tutti hanno dato ottima prova gli aerei-cisterna. Si tratta di idroplani speciali (di fabbricazione canadese) capaci di fare la spola molto rapidamente tra il lago o lo specchio di mare più vicino e l’incendio. Questi pompieri del cielo riempiono velocemente le loro cisterne di grandi quantitativi d’acqua che lasciano cadere sulle fiamme nei luoghi più critici. Mentre la Francia e la Spagna sono dotate di efficienti flotte di aereicisterna, per ora l’Italia non ne possiede nemmeno uno.
Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto degli incendi boschivi in Italia?
- Quali sono le cause principali degli incendi nei boschi italiani?
- Quali misure sono suggerite per combattere gli incendi boschivi?
- Qual è la situazione attuale dell'Italia riguardo agli aerei-cisterna?
Gli incendi boschivi in Italia distruggono circa 40 mila ettari di foresta ogni anno, superando di gran lunga i 24 mila ettari che vengono rimboschiti annualmente, contribuendo a un deficit che minaccia di trasformare il "giardino d'Europa" in un deserto.
Gli incendi sono raramente causati da autocombustione; spesso derivano da disattenzioni, ignoranza, atti dolosi per rancori personali o speculazioni, specialmente in aree attraenti per lo sviluppo residenziale.
È necessario organizzare un servizio antincendio efficace su scala regionale e nazionale, poiché le attuali seimila guardie forestali sono insufficienti. Si suggerisce l'uso di mezzi tecnici avanzati come gli aerei-cisterna, che sono stati efficaci in altri paesi come Francia e Spagna.
Attualmente, l'Italia non possiede aerei-cisterna, a differenza di paesi come Francia e Spagna che dispongono di flotte efficienti per combattere gli incendi boschivi.