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Concetti Chiave

  • La filosofia è vista da M. Merleau-Ponty come un movimento continuo tra sapere e ignoranza, fondamentale per la crescita culturale.
  • Dopo la guerra, Merleau-Ponty sottolinea l'importanza della cultura e della filosofia per la ricostruzione personale e sociale.
  • La capacità di pensare è l'unico requisito per comprendere la filosofia, rendendola accessibile a tutti, indipendentemente dall'istruzione formale.
  • Merleau-Ponty evidenzia che la filosofia autentica non è solo accademica, ma è parte delle domande quotidiane che ognuno si pone.
  • Socrate è citato come esempio di come la filosofia possa esistere al di là della scrittura, attraverso il dialogo e la riflessione personale.
Tema:filosofia

"Dall’ignoranza inizia la ricerca del sapere. Infatti, secondo me, la peculiarità del filosofo è il movimento incessante che dal sapere riconduce all’ignoranza e dall’ignoranza al sapere." M. Merleau-Ponty

14 Marzo 1953, Parigi

In questi giorni uno dei più illustri filosofi contemporanei è a Parigi per promuovere il suo ultimo libro, ‘Elogio della filosofia’; si tratta di M. Merleau-Ponty. Lo incontro in una libreria del centro per fargli qualche domanda e per sapere di più sulla sua ultima opera.
D: La Seconda Guerra Mondiale è finita da meno di un decennio,viviamo in una società dove la maggior parte degli stati deve ancora riprendersi, sia economicamente che fisicamente, e le popolazioni cercano disperatamente di tornare alla vita com'era prima della guerra.

Cosa la spinge a scrivere un trattato di filosofia? Perchè crede che un padre di famiglia dovrebbe spendere soldi e tempo per leggere un libro di filosofia invece che lavorare un’ora in più di fabbrica?
R:la guerra ha lasciato tutti i paesi coinvolti distrutti e i danni sono visibili ancora oggi nelle strade e nei volti della gente, ma sembra sempre più vicino il giorno in cui gli spari e il frastuono delle bombe saranno solo un ricordo lontano. Nella gente c’è la voglia di ricominciare e di ricostruire la proprio vita, ma la storia insegna che, per svilupparsi, una società ha bisogno di puntare soprattutto sulla cultura, e cos’è la filosofia se non la disciplina per eccelleza che incita al continuo studio e alla continua conoscenza di ciò che non si conosce? Penso che ognuno di noi abbia trenta minuti al giorno da dedicare alla lettura di un libro, quindi perchè non un'opera di filosofia?
D: Quindi tutti sono in grado di leggere e comprendere un libro dai contenuti filosofici?
R: Certo! L’unico requisito necessario per leggere e studiare la filosofia è il saper pensare. Perché anche l'uomo più povero e ignorante si interroga su argomenti come, ad esempio, il senso della vita. Questo non è forse far filosofia?
D:
Chi non sa leggere è dunque tagliato fuori dalla filosofia?
R: Assolutamente no, non c’è bisogno di leggere per saper fare filosofia e la prova è che Socrate, considerato il più grande filosofo antico, rinnega la scrittura e incentra la ricerca sul dialogo tra individui. Inoltre egli sosteneva l’ignoranza perchè dall’ignoranza inizia la ricerca del sapere. Infatti, secondo me, la peculiarità del filosofo è il movimento incessante che dal sapere riconduce all’ignoranza e dall’ignoranza al sapere.
D: Se non ho capito male, ognuno di noi è filosofo indipendentemente dal fatto che sia analfabeta o che sia un uomo colto?
R:Tutti hanno questa strana idea di vedere la filosofia solo come disciplina scolastica, che quindi comporta studio e fatica. Sbagliatissimo! La disciplina che si insegna scuola dovrebbe essere chiamata ‘storia della filosofia’ perché ciò che gli insegnanti insegnano è la sua storia dalla sua nascita in Grecia fino ai giorni d’oggi. Ma la vera filosofia nessuno può insegnarcela perché non esiste persona che può spiegarci come ragionare. La ricerca filosofica altro non è che l’insieme delle domande che ognuno di noi si pone quotidianamente, dalle più banali, come ‘Perché il giorno e la notte si alternano’, alle più profonde, ‘Cosa c’è dopo la morte?’.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la peculiarità del filosofo secondo M. Merleau-Ponty?
  2. La peculiarità del filosofo è il movimento incessante che dal sapere riconduce all’ignoranza e dall’ignoranza al sapere.

  3. Perché M. Merleau-Ponty ritiene importante dedicare tempo alla lettura della filosofia dopo la guerra?
  4. Crede che la filosofia sia fondamentale per lo sviluppo culturale di una società e che ognuno possa dedicare almeno trenta minuti al giorno alla lettura di un'opera filosofica.

  5. È necessario saper leggere per fare filosofia?
  6. No, non è necessario saper leggere per fare filosofia, come dimostra Socrate, che rinnegava la scrittura e si concentrava sul dialogo.

  7. Secondo Merleau-Ponty, chi può essere considerato un filosofo?
  8. Ognuno di noi è filosofo, indipendentemente dal fatto che sia analfabeta o colto, poiché la filosofia è l'insieme delle domande che ci poniamo quotidianamente.

  9. Come Merleau-Ponty distingue la filosofia dalla storia della filosofia?
  10. La filosofia è un'attività di pensiero personale e quotidiano, mentre la storia della filosofia è ciò che viene insegnato a scuola, riguardante l'evoluzione storica del pensiero filosofico.

Domande e risposte

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