Concetti Chiave
- Il termine "Olocausto" è storicamente associato al massacro di circa 6 milioni di ebrei e altri gruppi tra il 1933 e il 1945, ma il termine più corretto è "Shoah".
- La politica nazista di Hitler, basata sul nazionalsocialismo, mirava all'eliminazione delle razze considerate inferiori, in particolare gli ebrei.
- Dal 1941, gli ebrei furono deportati nei campi di concentramento, dove i più deboli venivano uccisi nelle camere a gas, mentre i robusti erano costretti ai lavori forzati.
- Auschwitz è il campo di concentramento più noto, dove persero la vita oltre un milione di persone; i sopravvissuti hanno fornito testimonianze cruciali.
- Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo della liberazione del campo di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche.
Indice
Il termine Olocausto
Il termine olocausto è stato utilizzato dagli storici per indicare il massacro di circa 6 milioni di ebrei, omosessuali, zingari, ecclesiastici. Questo periodo è compreso tra il 1942 e il 1945 nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Però, utilizzare il termine olocausto riferito all’uccisione di milioni di persone come se fosse stata un’offerta a Dio (perché è questo il significato originario della parola) è sbagliato, perciò si usa il nome "Shoah".
Il protagonista: Hitler
Il protagonista di questo periodo è stato Hitler. La sua ideologia, che è quella del nazionalsocialismo, dice che una razza dominante può rafforzarsi con l’eliminazione delle razze inferiori. E fu proprio questa idea che diede inizio al massacro degli ebrei. Dopo la presa al potere di Hitler, gli ebrei cominciarono ad essere esclusi dalla società. A questo seguirono centinaia di episodi, tra cui uccisioni da parte degli ebrei che portarono alla distruzione totale della presenza ebraica in Germania. Ma nel 1941 la situazione peggiora e così gli ebrei vengono portati in campi. Ma è nel 1942 che vengono trasportati tantissimi ebrei nei cosiddetti campi di concentramento. Lì, i più robusti venivano impiegati in lavori molto faticosi, e i più deboli (bambini, donne, anziani) venivano portati nelle camere a gas e uccisi.
Il campo di concentramento di Auschwitz
Il campo di concentramento più conosciuto è quello di Auschwitz, in cui morirono più di un milione di persone. Ogni categoria di “sottovalutati” aveva un triangolo colorato sulle giacche ed era in questo modo che venivano identificati. La maggior parte di questi campi si trovavano nel nord-ovest Europa o in Polonia, dove c’erano molte foreste che potevano nasconderli.
I sopravvissuti
I sopravvissuti sono stati pochissimi ed è stato proprio da loro che si è giunti alla conoscenza di questo fatto. Una delle tantissime bambine che hanno partecipato a questo orrore è stata proprio Anna Frank, che grazie al suo diario che scriveva quando si trovava in questi campi, abbiamo ricavato moltissime informazioni. Ogni anno, il 27 gennaio, si festeggia il Giorno della Memoria, che rappresenta la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, ad opera delle truppe sovietiche. Questo evento ha portato alla scoperta di tutti gli altri campi.Domande da interrogazione
- Qual è il significato corretto del termine "olocausto" e perché è considerato inappropriato per descrivere il massacro degli ebrei?
- Qual era l'ideologia di Hitler e come ha influenzato il trattamento degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale?
- Qual è l'importanza del Giorno della Memoria e quando viene celebrato?
Il termine "olocausto" originariamente significa un'offerta a Dio, quindi è considerato inappropriato per descrivere il massacro degli ebrei. Per questo motivo, si preferisce usare il termine "Shoah".
L'ideologia di Hitler, il nazionalsocialismo, sosteneva che una razza dominante potesse rafforzarsi eliminando le razze inferiori. Questa idea ha portato all'esclusione e al massacro degli ebrei.
Il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio, commemora la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche e rappresenta la scoperta di tutti gli altri campi di concentramento.