Concetti Chiave
- I dialetti sono varianti linguistiche che, evolvendosi, possono trasformarsi in lingue distinte, come osservato nel Nord dell'India.
- La classificazione delle lingue si basa su famiglie, sottofamiglie e gruppi, utilizzando la linguistica storica per tracciare le origini comuni.
- L'albero linguistico di Schleicher illustra come le lingue si sviluppano da ceppi comuni, simile alle ramificazioni di un albero.
- La lingua italiana, derivante dal latino volgare, si è affermata grazie al prestigio culturale del dialetto fiorentino.
- La distribuzione delle lingue è influenzata da movimenti di popoli, religioni, azioni politiche, economia, mezzi di comunicazione e ambiente fisico.
Sono delle varianti linguistiche parlate da gruppi che differiscono per l’area geografica che abitano. Difficile risulta dire se vadano riuniti sotto “l’ombrello” della lingua standard o contate come lingue a parte poiché a volte si somigliano, ma a volte sono assai diversi. Quando una lingua originaria si suddivide, si formano i dialetti che evolvendosi passano a vere e proprie lingue sulla carta geografica, come ad esempio nel Nord dell’India dove la gente in ogni villaggio parla un dialetto diverso. Tralasciando i dialetti si calcolano 3.000 lingue; se vi si aggiungono la lingue standard si arriva a 5-6.000 lingue e volendo includere anche tutte le parlate etniche arriveremmo a dimensioni incalcolabili.
Sulle carte geografiche si riportano raggruppamenti di lingue utilizzando la linguistica storica o comparativa ovvero ricostruendo le origini e i cambiamenti nel tempo.
Le lingue si raggruppano in:
Famiglie: da un capostipite lontano nel tempo, quindi differiscono parecchio l’una dall’altra;
Sottofamiglie: con la stessa diramazione della lingua arcaica quindi simili fra loro;
Gruppi: nei quali si raggruppano le lingue più simili a causa delle recenti differenziazioni.
Fu proposto dal linguista tedesco A. Schleicher, il quale riteneva che le varie lingue si sarebbero formate da ceppi comuni attraverso diversificazioni successive, come i rami di un albero; così avviene sia nelle lingue indoeuropee che per altre famiglie linguistiche.

I mutamenti linguistici sono dovuti a diversi fattori.
Le prime tre lingue nel mondo per numero di parlanti sono l'Inglese, il Cinese e Hindi (lingua indiana)
La lingua italiana
E’ una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee. L’italiano moderno proviene dal latino volgare, cioè parlato dal popolo. E’ riuscito ad imporsi come lingua ufficiale di una regione. A prevalere fu il dialetto fiorentino, per il suo prestigio culturale. Il toscano, era in effetti la lingua nella quale scrissero Alighieri, Boccaccio e Petrarca, considerati i tre padri fondatori della lingua italiana. Era anche la Lingua Colta della città di Firenze (per la sua prosperità culturale e per la splendida architettura).
L’italiano ha influenzato lo spagnolo parlato in Argentina, Uruguay grazie alla forte immigrazione e il portoghese parlato nel Brasile meridionale ad esempio a Rio Grande do Sul è diffuso una varietà del veneto chiamata Talian.
E’ al 22° posto tra le lingue più parlate, la terza più studiata come lingua straniera, dopo l’inglese e il francese e prima di tedesco e spagnolo.
Le famiglie linguistiche
Nelle vicende storiche responsabili della distribuzione delle lingue sul territorio possono individuare alcuni fattori fondamentali:
- Movimenti di popoli: quando un popolo si sposta porta con se la propria lingua e continuerà a parlarla, se invece trova già un altro popolo sul posto raramente nasce una lingua mista, una delle due prevale;
- Religioni: ogni religione tende ad avere la propria lingua, alcune usano lingue liturgiche arcaiche;
- Azioni politiche: tutto ciò che modifica l’assetto politico influisce sulla geografia delle lingue ad esempio: creazione di imperi, nascita di stati autonomi, annessione o cessione di territori;
- Economia: negli scambi commerciali popoli di lingue diverse sono stati costretti a trovare il modo di comunicare, ciò ha portato alle lingue commerciali, l’inglese è lingua commerciale in buona parte del mondo e poiché è diventata facile ed essenziale si trasforma in un pidgin; mentre quando si mescolano lingue diverse si parla di lingua franca.
- Mezzi di comunicazione: la scrittura, la stampa e i mass media in genere rafforzano le lingue, ma i mass media possono diffonderla solamente se è già conosciuta.
- Ambiente fisico: la struttura fisica del territorio può condizionare le vicende storiche e di conseguenza la distribuzione delle lingue; i mari e le catene montuose spesso fanno da barriere o contribuiscono a tracciare confini linguistici.
- Paesaggio culturale: cioè il paesaggio non naturale ma forgiato dall’uomo influisce sulla distribuzione delle lingue.
Spesso dove si parlano più lingue nascono tensioni: le comunità si possono chiudere le une rispetto alle altre e competere sul piano economico, politico e sociale.
Le tensioni sono particolarmente gravi in molti Paesi ex- coloniali (soprattutto in Africa) che si sono visti imporre il multilinguismo dall’esterno, tutto in una volta.
Queste tensioni hanno anche ragioni più profonde: le potenze coloniali hanno gettato le basi per il conflitto etnico, riorganizzando la vita economica, politica e sociale e hanno creato un clima di competizione estraneo alla loro tradizione, finendo per creare identità etniche artificiali.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra dialetti e lingue standard?
- Come vengono classificate le lingue?
- Quali sono i fattori che influenzano i mutamenti linguistici?
- Qual è l'origine della lingua italiana e la sua influenza?
- Quali sono le cause delle tensioni linguistiche nei paesi ex-coloniali?
I dialetti sono varianti linguistiche parlate da gruppi in diverse aree geografiche e possono essere simili o molto diversi tra loro. Le lingue standard sono considerate lingue ufficiali e riconosciute, mentre i dialetti possono evolversi in lingue a sé stanti.
Le lingue sono classificate in famiglie, sottofamiglie e gruppi, basandosi sulla linguistica storica o comparativa per ricostruire le origini e i cambiamenti nel tempo.
I mutamenti linguistici sono influenzati da movimenti di popoli, religioni, azioni politiche, economia, mezzi di comunicazione, ambiente fisico e paesaggio culturale.
L'italiano appartiene al gruppo delle lingue romanze della famiglia indoeuropea, derivato dal latino volgare. Ha influenzato lo spagnolo in Argentina e Uruguay e il portoghese in Brasile meridionale.
Le tensioni linguistiche nei paesi ex-coloniali derivano dall'imposizione del multilinguismo, dalla riorganizzazione economica, politica e sociale da parte delle potenze coloniali, creando identità etniche artificiali e conflitti etnici.