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Concetti Chiave

  • Il testo descrive una sensazione di continuo fallimento, come essere imprigionati in un ciclo senza fine, incapaci di raggiungere il successo desiderato.
  • C'è una riflessione sulla percezione di non essere mai all'altezza, che porta a una lotta interiore sempre più dura e scoraggiante.
  • Viene messa in discussione l'idea che tutti abbiano doni innati, suggerendo che la chiave per la felicità possa già esistere anche quando sembra mancare.
  • Il percorso personale e la perseveranza sono considerati i veri doni, più che il raggiungimento di obiettivi elevati e immediati.
  • Il dono più grande è la capacità di perseguire un obiettivo con determinazione, apprezzando il viaggio e le esperienze positive lungo il cammino.

Indice

  1. L'apparente dono mancato
  2. Altre sue caratteristiche

L'apparente dono mancato

Essere lì, in quella stanza bianca senza dimensioni. Camminare e camminare, di giorno in giorno, salire e scendere di volta in volta quegli stessi scalini bianchi, arrivare all’ultimo e ritrovarsi lì, di nuovo.
Essere lì, al centro di quell’arena così grande da sentirsi talmente piccoli da guardarsi intorno e sentirsi soli nel silenzio, negli incitamenti del pubblico in platea, nello sparo dello start, e vedere quel podio li, così vicino da sembrare solo frutto dell’immaginazione, perché pur quanto si riesca a correre forte, pur quanto ci voglia ad arrivar fin li, pur quanto ci si possa essere allenati, appena tutto pare essere ad un passo, si ritorna da capo, lì nel limbo.
Essere proprio lì, ma senza arrivarci mai e finire per essere intrappolati in questo vortice senza un apice.
Fa rabbrividire pensare a questa situazione ripetuta di fronte ad ogni cosa, che porta a non sembrare realmente all’altezza di nulla, così che di volta in volta la battaglia con sé stessi sembri più dura.
Ogni uomo nasce portatore di doni, di capacità, si pensa.
Ogni uomo nasce come dono per donare, sfruttare e mostrare al mondo le sue virtù, in modo da contribuire ad un mondo migliore, in modo da avere obiettivi che portino a raggiungere l’apice della felicità, e di conseguenza dare un senso alla propria vita.
“E se invece non fosse così? Se fossi proprio io a essere diverso? A mancare di qualcosa?” Si potrebbe pensare…
Cosicché ancora una volta si risprofondi, sotto al limbo, e le forze per uscirne diminuiscono di volta in volta, senza pensare che la chiave per la felicità, il dono così tanto perseguito possa essere già in circolo, presente in quella che pare assenza.
Spesso si finisce per cercare i doni troppo in alto e troppo in fretta, non si riesce ad essere consapevoli che il proprio percorso è già in sé una virtù.

Altre sue caratteristiche

Il dono più grande che un uomo possa possedere è riuscire a perseguire un obiettivo, e arrivare fin lì, a un granello dall’apice, non arrendendosi mai. A fine di arrivare ad un giorno in cui si realizzi finalmente di aver vissuto la propria vita all’interno di un’arena a lottare per farcela, per conquistare quel gradino più alto, pensando alle parti più positive di questo lungo tragitto.
Spesso sta proprio lì, il proprio dono, in silenzio facendosi desiderare all’interno del proprio cuore, e lo è sempre stato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del testo "L'apparente dono mancato"?
  2. Il tema principale è la sensazione di essere intrappolati in un ciclo di sforzi senza mai raggiungere il successo, e la riflessione su come il vero dono possa risiedere nel percorso stesso.

  3. Cosa suggerisce il testo riguardo alla ricerca dei propri doni?
  4. Il testo suggerisce che spesso si cerca troppo in alto e troppo in fretta, senza rendersi conto che il percorso personale è già una virtù e un dono in sé.

  5. Qual è il dono più grande secondo il testo?
  6. Il dono più grande è la capacità di perseguire un obiettivo senza arrendersi, arrivando vicino all'apice e apprezzando il viaggio e le sue sfide.

  7. Come viene descritto il dono nel cuore di una persona?
  8. Il dono è descritto come qualcosa che si fa desiderare in silenzio all'interno del cuore, sempre presente anche se non immediatamente riconosciuto.

Domande e risposte

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