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Il XXI° secolo, secolo di grandi innovazioni in campo scientifico e tecnologico, è caratterizzato da una vera e propria crisi. La crisi che vede protagonista la società odierna non è solo di carattere economico ma riguarda i giovani, si tratta infatti di una crisi generazionale. La causa principale della crisi dei giovani d’oggi è il passaggio da un eccesso ad un altro, ossia il passaggio per i giovani dall’avere niente o dover faticare per avere qualcosa all’avere tutto e subito con facilità. I giovani del XXI° secolo hanno perso o per meglio dire abbandonato gli antichi valori, non hanno più ideali stabili e non provano stimoli nei confronti della realtà che li circonda, perdendo così anche la capacità di prendere iniziative e affrontare le situazioni che gli si presentano davanti con entusiasmo e decisione. Al giorno d’oggi i problemi che riguardano in particolar modo i giovani si concentrano maggiormente nell’ambito esistenziale. Mentre nelle epoche precedenti come quelle dei genitori o dei nonni il destino di ciascuno era deciso dalla nascita sotto un punto di vista lavorativo e non solo, oggi la libertà che gli viene fornita permette loro di scegliere e costruirsi il proprio destino e per quanto ciò possa essere positivo, essi si sentono spiazzati. Infatti, questa “autogestione ” è causa di smarrimento poiché in realtà i giovani di oggi non sanno quello che vogliono e faticano a capirlo anche arrivati nella fase della vita in cui è necessario scegliere ciò che sarà del proprio futuro. Le colpe di tutto ciò vengono attribuite in primo luogo alla scuola poiché le affermazioni di molti giovani d’oggi è: “La scuola non ci ha dato niente” e questo perché i giovani vedono la scuola non come un modo per arricchire il loro bagaglio culturale, ma frequentano la scuola solo perché obbligati o per i titoli rilasciati. Questo perché col passare del tempo la scuola non è riuscita a stare a passo col tempo e purtroppo ha subito una caduta dovuta a molteplici motivi. Ma non solo la scuola è colpevole della crisi dei giovani infatti alcune colpe vengono attribuite alla famiglia forse troppo assente nelle loro vita , alle istituzioni che sono in cattiva luce agli occhi della società per i continui scandali che le vedono protagoniste e al mondo del lavoro, quel lavoro che ormai rappresenta un utopia per i giovani. Il fenomeno che accomuna i giovani e il nichilismo ossia l’assenza di valori, questi sono i risultati di una società evoluta forse in maniera eccessiva oppure del troppo conformismo. Un altro segno che accomuna i giovani d’oggi e la mancanza di fede e l’allontanamento dalla religione dovuto ai loro futili impegni. Una delle più grandi paure dei giovani è la solitudine la paura di rimanere da soli che spesso li porta a frequentare cattive compagnie solo per sentirsi più forte. Il non poter comunicare con gli altri li terrorizza perciò il silenzio che si crea per avere contatto con Dio gli fa paura. Il cambiamento non è richiesto solo ai giovani che sono vittime ormai del sistema ma deve partire da coloro che incidono in questa realtà spiazzante. I genitori dovrebbero essere più partecipi nella vita dei propri figli nel modo giusto e non in maniera eccessiva, la scuola dovrebbe dar loro oltre che lezioni culturali soprattutto lezioni di vita e infine la chiesa e le istituzioni dovrebbero evitare di dare cattivi esempi che potrebbero allontanare i giovani ossia il futuro. Tutto questo affinché vi sia una società con sani valori e non una società affetta da nichilismo.