Concetti Chiave
- La poesia è uno strumento di espressione culturale e storica, che permette di comprendere le emozioni e i pensieri di autori antichi e contemporanei.
- Studiare poesia a scuola offre una base di cultura generale, necessaria per affrontare situazioni come colloqui di lavoro o concorsi universitari.
- La poesia consente di vivere esperienze emozionali attraverso le parole di altri, stimolando l'immedesimazione e la riflessione personale.
- Il mestiere del poeta è guidato dai sentimenti momentanei, con un flusso di coscienza che viene raffinato attraverso la revisione del testo.
- L'obiettivo della poesia è lasciare un segno emotivo nel lettore, evidenziando l'importanza dell'arte della parola nella trasmissione di emozioni.
Questo appunto di Italiano per le scuole contiene un tema che parla della poesia, del suo uso nei secoli come testimonianza delle esperienze emozionali di altri autori nelle epoche passate.
Perché si studia la poesia
Quante volte a scuola e durante le lunghe ore di italiano ci siamo chiesti a cosa servisse leggere, rileggere, imparare a memoria e studiare le poesie di autori antichi e contemporanei? Porre questa domanda, "A cosa serve la poesia" a un professore rischia di apparire scortese e di rivelare poco interesse per la materia.
Ma allora, a cosa serve leggere poesia? Cos’è la poesia per una persona? Tentiamo di dare una risposta.
A scuola si leggono e si imparano poesie di continuo, dalle filastrocche dei bambini fino ai versi di Dante e Leopardi. Alcune noiose e difficili da interpretare, altre spiritose e più semplici, altre ancora incredibilmente intense e rivelatrici. La risposa più semplice alla domanda del perché si leggono poesie è: "per cultura generale". Ma cosa vuol dire davvero? Vuol dire probabilmente che per potersi presentare nella vita a un colloquio di lavoro, a un programma televisivo a premi o semplicemente a un concorso d’ammissione all’università, serve sapere chi ha scritto quella poesia e perché. Per alcuni potrà apparire come una cosa banale, inutile o superflua, ma non è così.
Da sempre l’uomo ha vissuto per raccontare, per esprimere i suoi punti di vista e le sue amozioni tramite la parola e successivamente tramite la scrittura di opere in prosa o in versi. La scrittura si è rivelata nei secoli l’unico mezzo, oltre all’arte, per rappresentare epoche e pensieri, per riportare ai posteri la testimonianza di ciò che c’era e di ciò che è stato fatto. Ecco quindi uno dei tanti usi della scrittura nella società.
Un altro motivo, forse meno importante, ma comunque nobilissimo, è l’uso della poesia per "Cultura personale", per scoprire "l’anima" di un certo poeta. In questo caso, a meno che non si sviluppi una propria passione personale per la lettura o la scrittura, studiare poesie è un compito che si sviluppa solo a scuola nelle ore dedicate a questa disciplina e molto spesso non riescono poche ore in un anno a influire sulla passione o sulla cultura di una persona. Infatti, uno studente riesce a vedere solo l’aspetto negativo dello studio della poesia, mentre perde tutto il bello del leggere un’opera fissa nel tempo, eppure così mobile da arrivare fino a noi dopo secoli.
Apprendere attraverso le parole di altri
Non si tratta quindi di apprendere passivamente delle idee di altri, ma la poesia è emozione, sentimento, capacità di guardare il mondo con gli occhi di un altro e di immedesimarsi in quel momento e in quelle circostanze. Quindi l’autore con la sua poesia vuole trasmettere non solo ciò che pensa ma soprattutto ciò che prova, ciò che sente dentro sé, e per farlo ha scelto un mezzo comune come la scruttira, ma lo ha modellato secondo il suo stile: ecco che nasce la poesia e ciò che la contraddistingue da qualsiasi altro tipo di scrittura creativa.
Quando si studia una poesia, abbiamo la capacità di posizionarci come un filtro tra la nostra epoca, le nostre emozioni personali e quelle del poeta che stiamo leggendo. Questa capacità serve a interpretare ciò che leggiamo e a renderlo nostro con un ragionamento logico e riflessivo, diverso per ciascun individuo. Le nostre emozioni mentre leggiamo la poesia possono anche rivelarsi all’opposto rispetto a quelle provate dal poeta nel momento in cui scriveva; questo non vorrà dire che non abbiamo capito il significato della poesia, significa solo che il filtro della nostra percezione sta funzionando! Ma nonostante ciò, l’importante è che la poesia riesca a lasciare un segno dentro di noi. Ed è proprio questo che rende una poesia eterna, infinita, intramontabile. Capita spesso di sentir parlare di poesia famosissime e molto citate, di autori intramontabili ed eterni, eppure capita anche di non ricordare come fa esattamente quel verso famoso. È probabile però che, conoscendo il retroscena di quella poesia, ci venga in mente l’emozione che questa vuole suscitare nel lettore e ciò che voleva esprimere. Questo significa che una poesia ha lasciato il segno, non servono solo le parole, basta anche il sentimento generale.
L’importante è quindi riuscire a esprimere sé stessi all’interno della poesia con parole che sono utili al lettore per farlo penetrare nella nostra percezione poetica e spingerlo a riflettere e pensare cosa il poeta cerca di trasmettergli.
Il mestiere del poeta
Ma come fa un poeta ad essere così preciso nel testo? Come fa a trasmettere così tanto al lettore? La poesia si fa così come viene, non è una materia che si studia o si impara a scuola. La poesia viene guidata dai sentimenti momentanei e dalle sensazioni provate mentre si scrive. È un esercizio di flusso di coscienza: si viene trascinati da un sentimento e poi si inizia a scrivere e le parole fluiscono rapide e precise a determinare ciò che si voleva raccontare. Solo successivamente il poeta dovrà rimaneggiare il testo, pensare alle rime, modificare vocali e inserire figure retoriche. Ma queste sono azioni secondarie, che non modificano il significato originale della poesia.
In conclusione, dunque, l’obiettivo della poesia non è tanto quello di utilizzare le parole giuste per trasmettere qualcosa, ma è quello di lasciare un segno nel cuore del lettore per riflettere sull’importanza dell’arte della parola che ancora oggi continua ad affascinarci facendoci provare emozioni sempre diverse.
Per ulteriori approfondimenti sul significato di poesia vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Perché è importante studiare la poesia a scuola?
- Qual è il ruolo della poesia nel trasmettere emozioni?
- Come si differenzia la poesia da altri tipi di scrittura creativa?
- In che modo la poesia può lasciare un segno nel lettore?
- Qual è il processo creativo del poeta nella scrittura di una poesia?
Studiare la poesia a scuola è importante per la cultura generale, per comprendere le esperienze emozionali di altri autori e per sviluppare la capacità di interpretare e riflettere su testi che rappresentano epoche e pensieri diversi.
La poesia trasmette emozioni permettendo al lettore di immedesimarsi nei sentimenti e nelle esperienze dell'autore, utilizzando la scrittura modellata secondo uno stile personale per esprimere ciò che si prova.
La poesia si differenzia da altri tipi di scrittura creativa per la sua capacità di esprimere emozioni e sentimenti in modo unico, utilizzando un linguaggio stilisticamente modellato dall'autore per lasciare un segno nel lettore.
La poesia lascia un segno nel lettore attraverso l'emozione e il sentimento generale che suscita, anche se le parole esatte possono non essere ricordate, l'importante è l'impatto emotivo che riesce a trasmettere.
Il processo creativo del poeta nella scrittura di una poesia è guidato dai sentimenti momentanei e dalle sensazioni, con un flusso di coscienza che porta alla stesura del testo, seguito da un lavoro di rifinitura per perfezionare la forma senza alterare il significato originale.