Concetti Chiave
- La scuola gioca un ruolo cruciale nell'educazione al rispetto e all'apertura verso la diversità per prevenire il bullismo.
- Una collaborazione stretta tra scuola e famiglia è essenziale per creare un ambiente inclusivo e privo di discriminazioni.
- Sia i bulli che le vittime necessitano di supporto, con attenzione alla guida e alla comprensione delle conseguenze delle azioni.
- Il bullismo deriva da problemi di inclusione sociale, richiedendo programmi scolastici focalizzati sull'integrazione.
- Gli adulti devono assumere un ruolo attivo come educatori e punti di riferimento per prevenire l'aggravarsi della situazione.
Bullismo a scuola
La scuola è il luogo in cui i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo ed il centro principale alla base delle loro relazioni sociali, fuori dalla cerchia famigliare. Per questo motivo, attraverso l’ importante ruolo educativo che svolge, essa deve promuovere valori che possano aiutare a prevenire e sconfiggere il bullismo, come l’insegnamento del rispetto degli altri, delle regole necessarie per una convivenza serena e pacifica, l’apertura verso la diversità,la conoscenza reciproca e l’importanza della loro autostima e del loro valore.
Inoltre, per cercare di prevenire il bullismo ed educare al meglio i ragazzi, è fondamentale una forte coalizione tra scuola e famiglia, affinché essi possano raggiungere un’unione amichevole e paritaria, senza creare nel loro gruppo alcuna discriminazione.
L’aiuto deve essere mirato ad entrambe le parti coinvolte, il bullo e la vittima. Il bullo causa danni fisici e morali a chi subisce la sua violenza ma, allo stesso tempo, sapendo di non venire denunciato per mancanza di coraggio da parte delle sue vittime, non può essere seguito, assistito e guidato verso la riflessione e la comprensione del peso delle sue azioni e gravi conseguenze.
Alla base del bullismo, da un punto di vista oggettivo, c’è un problema di inclusione sociale; sarebbero quindi necessari un programma scolastico che mirasse all’inclusione di tutti gli alunni all’ interno della classe e maggiori incontri, conferenze, dibattiti e laboratori nelle scuole da parte di insegnanti, psicologi e terapeuti con esempi di eventi di cronaca e testimonianze di bulli e di vittime.
Per far sì che la situazione cambi, oltre ai ragazzi, credo quindi che sopratutto gli adulti debbano contribuire attivamente come educatori e punto di riferimento al fine di aiutare i giovani, bulli e vittime, prima che la situazione possa tragicamente peggiorare in un futuro non troppo lontano.