Concetti Chiave
- "Il bambino con il pigiama a righe" è un film drammatico diretto da Mark Herman, distribuito nel 2008, e prodotto tra Gran Bretagna e Stati Uniti.
- La trama centrale ruota attorno all'amicizia tra Bruno, figlio di un ufficiale delle SS, e Schmuel, un bambino ebreo rinchiuso in un campo di concentramento.
- Il film esplora temi di innocenza e ignoranza infantile di fronte all'orrore della guerra e delle discriminazioni razziali.
- I personaggi principali includono la famiglia di Bruno, con dinamiche complesse legate alla consapevolezza e alla negazione delle atrocità commesse nel campo.
- Il film enfatizza l'importanza di superare le barriere sociali e pregiudizi, evidenziando l'unicità e l'umanità condivisa di ogni individuo.
il bambino con il pigiama a righe
Il bambino con il pigiama a righe (The Boy in the Striped Pyjamas) è un film di Mark Herman, distribuito nelle sale italiane il 19 dicembre 2008. Il film è stato prodotto e realizzato in Gran Bretagna e Stati Uniti, invece il genere del film è piuttosto drammatico.
I personaggi principali sono:
1. Bruno: egli è il personaggio più importante del film, un bambino di otto anni che si è trasferito con la sua famiglia a causa del lavoro di suo padre, un ufficiale della SS.
In realtà lui non sa bene di che cosa si occupi il padre, ma sa che è un soldato che "fa il bene della Nazione" e quindi si sente fiero di lui. La nuova casa, rispetto alla vecchia, è più triste; dalla sua camera si vede il campo di concentramento controllato da suo padre, però Bruno non si rendo conto di cosa sia e di cosa stia succedendo attorno a lui.2. Schmuel: è un amico di Bruno, della sua stessa età, rinchiuso nel campo di concentramento. Si sono incontrati perché Bruno, nonostante gliel’abbiano vietato, stava “esplorando” in giro, dall'altra parte del giardino di casa. E così hanno fatto amicizia.
3. Padre di Bruno: ufficiale delle SS che giustifica ogni sua azione prendendo la scusa di essere soldato. Nasconde alla moglie le uccisioni degli ebrei nel campo e il vero scopo dei forni (ovvero di bruciare i cadaveri). Sua moglie appena lo scopre resta scioccata e traumatizzata.
4. Madre di Bruno: cerca di nascondere in ogni modo a Bruno l'esistenza del campo e quello che vi succede al suo interno. Dopo però aver saputo che gli ebrei vengono uccisi nelle camere a gas, cambia atteggiamento nei confronti del marito e decide di andarsene da quella casa con i figli.
5. Gretel, sorella di Bruno: all'inizio neanche lei sembra interessarsi alla guerra, poi, soprattutto dopo aver frequentato le lezioni del precettore, inizia a diventare una fanatica di Hitler e butta tutte le sue bambole, affermando che ormai era diventata grande e che non ha tempo per quelle sciocchezze, mentre la gente muore e soffre.
6. Kurt: giovane soldato per cui la sorella di Bruno prende una cotta. Prova odio per gli ebrei e, infatti. tratta male l'ebreo che lavora in casa di Bruno. Viene poi trasferito al fronte, perché i suoi superiori hanno scoperto che i suoi genitori non avevano aderito al nazismo.
Quello che vuole trasmettere il film è che tra i due bambini si è creata un’amicizia speciale e che si deve andare oltre i contrasti di classe sociale. Ciò che ha colpito del film a me e a Silvia è il fatto che esseri umani uccidono altri esseri umani in modo violento e incomprensibile. La colonna sonora secondo noi ha reso il film più deprimente.
Il momento più suggestivo è senza dubbio quando Bruno si offre volontariamente di aiutare il suo amico ebreo a cercare il padre scomparso entrando deliberatamente nel posto che lo porterà alla morte, e questa è la dimostrazione che solo un'anima pulita e candida riesce a superare l'ignoranza del razzismo e delle discriminazioni razziali. Il film ci è piaciuto molto e ci ha insegnato che non si deve tenere conto delle classi sociali nella vita.
Il professore d'italiano afferma che siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle, ma a mio avviso ciò non è del tutto vero perché ciò che ci rende unici e differenti l'uno dall'altro è la nostra personalità, le nostre caratteristiche. E in merito all'essere normali, insomma, cos'è l’essere normale? Non esiste la normalità, chi è una persona normale? Se esiste, molto probabilmente è una persona noiosa e monotona, quello che una persona intende per essere “normali” vuol dire per lui, essere uguale ed egli, ma non è possibile, al massimo si può avere solo qualcosa in comune.
L’unica cosa che l’umanità ha in comune, nessuno escluso è che siamo di razza umana, dato che non esistono altre razze. Infatti, una delle cose che mi hanno praticamente scioccato del film è stata quando un personaggi ha detto che gli ebrei non sono persone, considerandole come oggetti.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del film "Il bambino con il pigiama a righe"?
- Chi sono i personaggi principali del film e qual è il loro ruolo?
- Come reagisce la madre di Bruno quando scopre la verità sul campo di concentramento?
- Qual è il momento più suggestivo del film secondo il testo?
- Qual è la riflessione finale del testo riguardo alla normalità e all'umanità?
Il tema principale del film è l'amicizia speciale tra due bambini di classi sociali diverse, che supera i contrasti e le discriminazioni razziali.
I personaggi principali sono Bruno, un bambino di otto anni; Schmuel, un bambino ebreo nel campo di concentramento; il padre di Bruno, un ufficiale delle SS; la madre di Bruno, che cerca di proteggere il figlio dalla verità; Gretel, la sorella di Bruno; e Kurt, un giovane soldato.
La madre di Bruno è scioccata e traumatizzata quando scopre che gli ebrei vengono uccisi nelle camere a gas e decide di lasciare la casa con i figli.
Il momento più suggestivo è quando Bruno si offre volontariamente di aiutare Schmuel a cercare il padre scomparso, entrando nel campo di concentramento, dimostrando che solo un'anima pura può superare l'ignoranza del razzismo.
Il testo riflette che non esiste una vera normalità, poiché ciò che ci rende unici sono le nostre personalità e caratteristiche. L'unica cosa comune a tutti è l'appartenenza alla razza umana, e il film sottolinea l'orrore di considerare gli ebrei come oggetti.