Concetti Chiave
- Ludovico Ariosto, con "L'Orlando furioso", rivoluziona i canoni letterari trattando l'amore come un sentimento che rende folli e irrazionali.
- L'episodio di Orlando nell'opera di Ariosto illustra come i desideri umani possano risultare vani e inconcludenti.
- Dante Alighieri, nella "Divina Commedia", mostra l'amore come nobilitante e controllabile, avvicinando l'uomo a Dio, ma anche pericoloso se mal gestito.
- Francesco Petrarca, nel "Canzoniere", esprime l'amore attraverso la figura idealizzata di Laura, personificazione delle virtù nobili.
- Ariosto introduce un nuovo tipo di figura femminile, rappresentata da Angelica, che sfrutta astuzia e calcolo per manipolare i cavalieri.
Nella letteratura Italiana ricopre sicuramente un ruolo fondamentale il poeta Ludovico Ariosto. Egli fu autore di molte opere dalla nota fama, ma quella che più si distingue per questa qualità è certamente L’Orlando furioso. Con quest’opera l’Autore si è voluto cimentare nell’ardua impresa di trattare uno dei temi più nobili della letteratura e cioè l’amore. Ariosto con quest’opera rompe e rielabora completamente i classici canoni della letteratura poiché l’amore da lui trattato non rispetta più le regole della cortesia bensì viene trattato come un sentimento che offusca la mente rendendo folli e irrazionali le persone.
Quasi sicuramente lo scopo del Poeta era di evidenziare come spesso i desideri dell’uomo risultino vani ed inconcludenti. Un superbo esempio di quanto detto è senza ombra di dubbio l’episodio dell’opera che vede Orlando, vittima di un illusione, inseguire disperatamente la falsa immagine di Angelica nel Palazzo di Atlante. Anche molti altri autori nelle loro opere hanno voluto porre l’accento su quanto possano rivelarsi effimeri e futili i desideri dell’uomo. Uno di questi è sicuramente il massimo esponente dello Stilnovo, Dante Alighieri, autore della celeberrima Divina Commedia. Il poeta nella prima cantica come ben sappiamo si trova nell’inferno e s’imbatte nelle anime di chi nella vita terrena,peccando, si è allontanato dalla luce divina. Uno dei più significativi episodi che conferma quanto detto, riguarda l’incontro con Paolo e Francesca che,lussuriosi, si sono lasciati trascinare dai desideri carnali allontanandosi dalla grazia divina e costringendoli a scontare il loro peccato all’inferno. Inoltre dobbiamo focalizzare la nostra attenzione anche sul fatto che per Dante l’amore nobilita l’uomo favorendo il suo avvicinamento a Dio, infatti egli e convinto che è controllabile, domato dalla ragione e voluto dall’Onnipotente. Quindi come possiamo notare Ariosto e Dante hanno una prospettiva dell’amore completamente diversa. Un altro prestigioso autore le quali opere sono caratterizzate ancora una volta dal sentimento amoroso è Francesco Petrarca. Petrarca, autore del Canzoniere, è un poeta la cui vita è stata caratterizzata dall’amore per Laura. Questa donna, suo unico amore, è la personificazione delle più nobili virtù quali la fedeltà la castità e la pudicizia. Con Ariosto il concetto di donna viene completamente stravolto. Infatti, nel Medioevo le figure femminili erano confinate ai margini della vicenda, incapaci di risolvere con le loro forze le situazioni in cui si vengo a trovare, Ariosto invece ci pone davanti un nuova tipo di donna: Angelica che, fredda, astuta, cinica e calcolatrice, sfrutta i cavalieri da lei abilmente sedotti per trarne vantaggio durante tutto il corso dell’opera.Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'amore nell'opera "L'Orlando furioso" di Ludovico Ariosto?
- Come viene rappresentato l'amore nella "Divina Commedia" di Dante Alighieri?
- In che modo Francesco Petrarca rappresenta l'amore nel "Canzoniere"?
- Come viene descritta la figura femminile nell'opera di Ariosto rispetto al Medioevo?
Nell'opera "L'Orlando furioso", Ariosto tratta l'amore come un sentimento che offusca la mente e rende le persone folli e irrazionali, rompendo i classici canoni della letteratura cortese.
Nella "Divina Commedia", Dante rappresenta l'amore come un sentimento che può nobilitare l'uomo e avvicinarlo a Dio, ma anche come una forza che, se non controllata, può allontanare dalla grazia divina, come dimostrato dall'episodio di Paolo e Francesca.
Nel "Canzoniere", Petrarca rappresenta l'amore attraverso la figura di Laura, personificazione delle virtù nobili come la fedeltà e la castità, caratterizzando la sua vita e la sua poesia.
Ariosto presenta una nuova figura femminile, Angelica, che è fredda, astuta e calcolatrice, capace di sfruttare i cavalieri per il proprio vantaggio, a differenza delle figure femminili medievali, spesso marginali e passive.