Concetti Chiave
- L'adolescenza è un periodo di transizione complesso caratterizzato da profondi cambiamenti fisici, psicologici e sociali.
- I giovani affrontano conflitti interiori e sociali, cercando di costruire un'identità autonoma rispetto ai modelli infantili.
- Il rapporto con la famiglia diventa conflittuale, mentre cresce l'importanza del gruppo di pari come riferimento e sostegno emotivo.
- L'influenza dei mass-media e delle mode può spingere i giovani a conformarsi, mettendo in discussione la loro individualità e valori personali.
- Le difficoltà dell'adolescenza possono portare a comportamenti rischiosi, come il consumo di alcol e droghe, accentuando il bisogno di supporto da parte di genitori e figure adulte.
L'adolescenza è un periodo molto difficile della vita di ogni individuo. Essere adolescenti comporta molti cambiamenti nella vita e si possono affrontare le cose che ci riserva la vita con insicurezza, inquietudine, ecc... I giovani, nel periodo dell'adolescenza, sono in contestazione con il mondo e devono affrontare le loro problematiche dell'essere adolescenti. Si è a metà strada tra infanzia e vita adulta e questo è un processo difficile che tutte le persone devono fronteggiare.
I giovani seguono le mode del momento, pertanto vogliono imitare gli stili, le mode che sono in voga in un preciso momento e che sono diffuse tra la società. In età adolescenziale si è in costante competizione con i propri genitori, coloro che devono guidare i giovani verso il difficile percorso che è la vita.
Saggio breve sull'adolescenza
Viene descritto un saggio breve sull'adolescenza
Destinatario: giornalino scolastico:
Quando si parla di adolescenza, ossia quel periodo dei giovani che si affacciano sul mondo delle persone più mature, si tende a far sempre confusione e si fraintendono concetti fra loro molto disparati. È senza alcun dubbio, una fase della nostra vita alquanto critica e decisiva per la nostra finale e definitiva impostazione e formazione.
Dunque essa consiste in un succedersi di insicurezze, inquietudini, ribellioni associate ad incomunicabilità, incomprensioni, soprattutto per ciò che concerne l’ambito familiare.
La contraddizione che si manifesta in questi e tanti altri frangenti, rappresenta l’aspetto più evidente di quest’età, una fase di transizione, quindi che è a metà strada fra il mondo dell’infanzia e quello della maturità. La famiglia, il nucleo originariamente posto al centro della nostra esistenza, rappresenta un evidente contrasto con quella che è la realtà quotidiana; di conseguenza il rapporto con la famiglia si fa più ostile e conflittuale: ci si trova di colpo a desiderare sempre più l’indipendenza ma, allo stesso tempo, si è incapaci di ottenerla.
In contrapposizione al rapporto con la famiglia, cresce l’importanza di far parte di un gruppo, con il quale condividere emozioni e contemporaneamente delusioni.
Nella maggior parte dei casi, anche nei gruppi, si prende ad esempio il tipo o la tipa giusta, o meglio quella che si veste più alla moda delle altre, che segue quelle che sono le tendenze del momento, insomma. Diventa perciò “un piccolo mito”, tale che ne siano ricalcate le orme.
In questo periodo, si avvertono cambiamenti non solo a livello fisico, ma anche a livello psicologico: ci si sente un’altra persona e allo stesso tempo il proprio corpo muta.
Dunque, quando si è adolescenti ci si trova di fronte al primo ed importante “bivio” della propria vita, una scelta. Una scelta, quella della scuola superiore, che se influenzata, potrebbe ripercuotersi, negativamente, sulla nostra esistenza futura.
A quest’età si è spesso alla continua ricerca di valori saldi e stabili, ma soprattutto di modelli di vita ai quali ispirarsi, che ogni adolescente tende a perseguire ed imitare nei diversi contesti riguardanti il mondo dello spettacolo, della moda, della musica: come, per esempio, cercando a tutti i costi di assomigliare al proprio idolo, vestirsi come Sean Paul, o Eminem, o addirittura rifarsi alle icone del pop, del rock, del reggae o dell’heavy metal.
Noi adolescenti veniamo perciò spesso influenzati e “manipolati” dai mass – media (tv, cinema, giornali etc.) che c’impongono una sorta di conformismo, nel senso che non si lascia libero sfogo alle nostre opinioni, annullando, quasi, la nostra personalità.
Anche a causa di quanto detto precedentemente, diviene un compito decisamente “arduo”, quello dei nostri genitori, di comprenderci, di starci vicino nei momenti difficili. Essi, infatti, invano tentano di manifestare il loro comportamento estremamente protettivo e di conseguenza il loro affetto ed interesse nei nostri confronti. Da un lato, tuttavia, gli adulti mostrano la loro indifferenza, sminuendo o addirittura ignorando quelli che sono i problemi e le angosce di noi adolescenti. È bene, però, farsi un esame di coscienza poiché siamo sempre più incapaci di accettare le incertezze e le precarietà di quest’età, non accettando i nostri cambiamenti.
Sulle tematiche dell'adolescenza si basano, molto frequentemente, i romanzi di alcuni dei più grandi scrittori del Novecento, come Simone De Beauvoir, Alberto Moravia, Gina Basso, Guglielmo Zucconi.
Un riferimento a parte va fatto per il celeberrimo Diario di Anna Frank, autobiografia della stessa, una ragazza ebrea costretta a vivere con la sua famiglia segregata in una soffitta, a causa delle leggi razziali emanate dalla Germania hitleriana, che dunque negavano agli ebrei il diritto di vivere e di esistere. È dunque, questa, una sorta di testimonianza “scottante” della tortura subita dagli ebrei nel drammatico periodo storico della Seconda Guerra Mondiale.
Precisamente il brano letto “Un fastello di contraddizioni”, rappresenta una pagina di diario, che Anna rivolge alla sua amica immaginaria Kitty alla quale lei confida le sfaccettature del suo carattere e l’esistenza di una doppia personalità.
Un altro brano letto che si concentra sempre sull’analisi dei cambiamenti fisico – psicologici, è “Il mio corpo cambiava e con esso la mia esistenza”, della scrittrice francese De Beauvoir. Il passaggio, il brusco transito dell’età sicura e frivola dell’infanzia all’età dell’adolescenza, hanno - secondo l’autrice – solo contribuito all’accrescimento continuo di angosce, ansie, dubbi, incertezze.
A conferma di quanto affermato nell’introduzione, il brano “Le rabbie improvvise e furiose di Luca” di Moravia, rappresenta la storia della ribellione di un ragazzo che, soffrendo l’impatto con un mondo più razionale, rifiuta di seguire ogni regola impostagli, avvertendo sempre più il fatto di essere trattato come una sorta di oggetto.
La maggiore ricerca di valori si avverte analizzando il brano “Gli sfoghi di Betta”, di Gina Basso, che ci permette di imparare a conoscere e a capire una personalità ricca di sfaccettature, che diviene sempre più volubile e sensibile. La protagonista è infatti desiderosa di instaurare un rapporto di amicizia saldo, costruito e fondato su un rispetto reciproco.
Rispetto reciproco che si avverte anche in “Patty e Leo”, del giornalista e scrittore Zucconi: brano nel quale emergono tanti e contraddittori aspetti della personalità degli adolescenti, le cui situazioni avvengono in un contesto normale, semplice, tuttavia significativo, che rappresenta la realtà della società e dei giovani verso la fine degli anni ’70.
In conclusione, per avvalorare quanto detto, possiamo aggiungere – come affermava un noto scrittore, Paul Nizan – “non permetterò a nessuno di dire che la giovinezza è la più bella età”.
L'età dell'adolescenza
In ogni età ci sono dei cambiamenti, però nell'età dell'adolescenza ce ne sono di più che in altri periodi della vita. In questa fase dell'età evolutiva ci sono dei cambiamenti che vengono dall'interno (fisici, intellettivi, emotivi) e dall'esterno (rapporti con i compagni, con l'altro sesso, con la scuola, con la società). Nel loro insieme tutte queste trasformazioni richiedono atteggiamenti nuovi, un nuovo linguaggio, strategie e comportamenti diversi rispetto a quelli che si era soliti usare negli anni precedenti. Il cambiamento in se posta sempre un quantitativo di stesso , anche quando è positivo, sopratutto se si somma ad altri. Nell'adolescenza vi è un accumularsi di motivazioni e gratificazioni, altri invece sono più esposti, più vulnerabili, generalmente per un insieme di fattori legati alla loro storia personale.
Esistono quattro "compiti" fondamentali dello sviluppo:
1) Accettare le trasformazioni fisiologiche e la maturazione sessuale che comportano un processo di integrazione del nuovo corpo e delle nuove pulsioni al proprio Io. Le trasformazioni fisici e ormonali possono produrre angoscia: non soltanto perchè non si sa bene come rispondere ai propri impulsi e desideri. Tutto questo è normale se transitorio. Diventa"critico" se non porta a un cambiamento che comporti un adattamento, un accettazione di se. Un caso di non accettazione di se è l'anoressia dove si cerca di tenere sotto controllo il peso digiunando. Un altro caso è la bulimia dove il giovane si consola mangiando, ricorrendo cioè ad una delle prime forma di piacere, quello orale.
2) Darsi una identità nuova rispetto a quella infantile che lo psicologo americano Erik Erikson ha definito identità diffusa. Un giovane ha bisogno di un certo tempo per abbandonare la vecchia identità infantile e darsene una caratterizzata da maggiore autonomia. Un ragazzo deve poter fare delle "prove" indossando identità diverse. In questa fase sono generalmente d'aiuto il gruppo, gli amici ( anche se non in tutti i casi svolgono un ruolo positivo). Il gruppo, nonostante tutto, fornisce appartenenza, sostegno, compagnia e aiuta ad emanciparsi dalla famiglia.
3) Nell'età dell'adolescenza, rendersi autonomi dai genitori non soltanto sul piano concreto ma anche su quello dei sentimenti, è un altro compito dell'adolescente. Quest' indipendenza è necessaria per potersi avventurarsi all'esterno, entrare a far parte del mondo extra-familiare e avere anche una vita amorosa e sessuale. Il processo può essere lungo, a vole tormentato. Vengono fatte " prove di indipendenza". Questa fase può essere vissuta come una sorta di lutto che va elaborata:
- lutto perchè ci si deve staccare dall'immagine infantile di sé;
- lutto perchè ci si deve separare dalle gratificazioni cui ci si è abituati;
- lutto perchè ci si devono abbandonare i modi di relazione con i fratelli e i genitori: in alcuni momenti si può avere la sensazione di tradire i propri familiari.
Alla fine di questo processo la relazione da adulto-bambino diventa da adulto-adulto.
4) Darsi una scala di valori e degli obiettivi. Si diventa più critici e si valutano le prospettive per il futuro. E' importante avere degli obiettivi, dei progetti.
In ogni età ci sono dei cambiamenti, però nell'età dell'adolescenza ce ne sono di più che in altri periodi della vita. In questa fase dell'età evolutiva ci sono dei cambiamenti che vengono dall'interno (fisici, intellettivi, emotivi) e dall'esterno (rapporti con i compagni, con l'altro sesso, con la scuola, con la società). Nel loro insieme tutte queste trasformazioni richiedono atteggiamenti nuovi, un nuovo linguaggio, strategie e comportamenti diversi rispetto a quelli che si era soliti usare negli anni precedenti. Il cambiamento in se posta sempre un quantitativo di stesso , anche quando è positivo, sopratutto se si somma ad altri. Nell'adolescenza vi è un accumularsi di motivazioni e gratificazioni, altri invece sono più esposti, più vulnerabili, generalmente per un insieme di fattori legati alla loro storia personale.
Adolescenza, tema
Età di profondi cambiamenti, un periodo in cui si decide chi si è, si sente la necessità di mettersi in discussione e di trovare la propria identitas, il proprio senso dell'essere: quello che si è.
Ciò permetterà al bambino di entrare nel mondo dei grandi e di farsi spazio tra i suoi pari con l'intento di trovare le persone che più lo fanno sentire sereno, a suo agio.
Il ragazzo si trova in una situazione di ambivalenza: oscilla tra mondo adulto e mondo dei pari e trovandosi in difficoltà, esso, tenderà a creare un caos nel suo essere.
L'adolescente percorre una corsa ad ostacoli, si trova senza nessun preavviso a dover superare livelli che in ogni momento si possono rivelare dannosi per il suo avvenire.
Succede spesso che non si matura una socializzazione idonea a ciò che pretende la società e attraverso manifestazioni devianti l'adolescente si senta estraneo nel mondo esterno.
Stando a contatto con gli altri non riesce a sostenere un rapporto paritario generando nella sua mente una serie di ragionamenti che lo portano a vivere una vera e propria "paranoia".
In alcune occasioni però, può aprirsi.
Trova il coraggio di Essere, senza trovarsi in difficoltà, senza il bisogno di dover essere capito; è completamente un è, un Essere.
Tale condizione è l'obbiettivo principale di ogni uomo che vivendo in società, lotta per conquistarsi il livello più alto sulla scala dei bisogni cercando di equiparare con tutte le sue forze, l'eterna lotta tra diavolo e angelo che si contendono il dominio di tutti i processi decisionali.
Se quaranta anni fa questo fenomeno era meno diffuso, oggi ci ritroviamo a vivere, se non direttamente sicuramente in maniera indiretta, queste situazioni e a dover riconoscere la difficoltà in cui si ritrovano i giovani di oggi.
Si sente il bisogno di perdersi per potersi ritrovare. Si sente l'esigenza di dover formattare la mente per un po' per poi ritrovare se stessi.
I giovani hanno preso sotto mano tale significato e hanno individuato un mezzo bello e facile per socializzare ma sicuramente il più sbagliato.
È più semplice dialogare se neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina o l'adrenalina sono in continuo movimento e peptidi oppiodi vengono continuamente rilasciati dall'organismo.
Una determinata regione cerebrale è assuefatta, anestetizzata e non percepisce la vergogna, l'imbarazzo, il disagio.
Ci si sente euforici, coerenti nel corpo e nella mente. Non si ha bisogno di maschere.
Tutto ciò, però, può esser fatto soltanto nel caso in cui altre persone si trovano nelle stesse condizioni; sarebbe assurdo dialogare con un professore sobrio nell'ora di matematica, sarebbe impensabile partecipare ad un convegno sotto effetto di allucinogeni o mentre si sorseggiare un Tennent's fresca da frigo.
Si sente sempre di pi l'esigenza di stare a contatto con il mondo dei pari, di condividere esperienze nuove e proprio per questo si frequentano luoghi in cui in diverso è colui che osa svitare una bottiglia di thè e berla senza averci sciolto dentro alcunchè.
Come già detto prima, il giovane ci ha preso gusto, entrando ancor più nella parte, organizzando feste dove il tema principale è la droga e l'alcol, dove se non sei "fatto" non si può dialogare.
Essendo adolescenti, però, non si riesce a cogliere in pieno dove sia l'errore perchè l'unico scopo è quello di esser presenti, non importa in che modo ma l'importante è starci. Senza troppi ripensamenti, nè formalismi.
Tali eventi si rivelano distruttivi per la persona sia dal punto di vista fisico che psicologico; Si ritrovano a dover ritornare in una realtà ancor più cruda dove ogni minimo dubbio, grattacapo o incognita diviene n problema esistenziale.
Dopo aver provato la semplicità attraverso la quale è possibile vivere, essi non riescono più a tentare un approccio con persone lucide, che si sono conquistate la socialità con la sola forza di volontà e con la sola serotonina che viene rilasciata grazie ad un pezzo di cioccolato.
L'uomo ha bisogno di perdersi perchè solo in questo modo può provare la gioia e la serenità del ritrovarsi: perchè il ritrovarsi genera sicurezza, aumenta l'autostima e permette un esame interiore incrementando il senso critico.
Attraverso la perdita di se stessi è possibile uscire dal proprio corpo e guardarsi da fuori, come spettatori, ciò che in realtà si è.
Ciò può esser fatto in diversi modi, ma l'efficacia resta solo se si è coscienti di ciò che si fa: dialogando con se stessi, scavandosi dentro, esaminandosi, leggendo e guardando con senso critico tutto ciò che può esser migliorato.
Il ritrovarsi genera serenità e equilibrio, perciò non si sente più il bisogno di mentire e la persona diviene autentica, un qui e ora che viene riconosciuto e ammirato da chi si ha intorno.
Le droghe e l'alcol non hanno un effetto duraturo, non sono un viaggio verso l'essere.
Esse sono nient'altro he una scampagnata, un "mamma io esco, torno domani mattina."
Non permettono quindi un processo di maturazione nei confronti di una società solidale e bisognosa, soprattutto nei nostri giorni, di ogni singolo individuo.
Giovani e adolescenza
L’adolescenza è un’età difficile. Tutti ci dobbiamo passare, e penso che sarà doloroso. Non si è bambini e non si è nemmeno adulti. Questo non è solo un fatto anagrafico, ma un vero e proprio conflitto dentro di noi. In quel periodo vuoi essere grande, vai in discoteca, ti ubriachi, ti “fai figo” con i tuoi amici, ma basta poco per farti crollare e farti piangere come un bambino.
Chi prima e chi poi deve entrare dall’adolescenza. È come un rito di passaggio, che però dura diversi anni. Prima sei bambino e poi adulto. Il problema sta nel mezzo.
Immagino che molte persone se avessero potuto salterebbero quest’età cosi critica. Litigi con i genitori, pianti, perdite di amici. Tutto questo è accaduto, accade e accadrà. Serve a farci capire cosa ci aspetterà dopo la maggiore età. Cominci ad allontanarti dai genitori e a stare con gli altri. Capisci le regole della società e come ti devi comportare.
Un ragazzo che non affronta questo periodo avrà molti problemi a vivere nel mondo esterno. Non saprà quando ribattere e quando stare zitto.
L’adolescenza è un’età dolorosa, ma serve. L’importante è non commettere grossi errori. Non compierne nemmeno uno è molto difficile, se non impossibile. L’importante è conoscere i limiti e non oltrepassarli. Se lo fai in futuro sarà dura rimediare.
Tutte queste emozioni, tutti i dolori, i piaceri, tutte le “ragazzate” che si fanno, tutti gli amori che saltano fuori da questo periodo temperano e svelano il nostro vero carattere.
Forse per un ragazzo di questa età la cosa che più fa male è sapere che i genitori non ti capiscono, o comunque non ti supportano. Ma non lo fanno perché sono cattivi o non gliene frega niente di noi.. semplicemente perché ci sono già passati e capiscono che le nostre idee sono sbagliate, anche se ci sembrano le cose più giuste e logiche da fare.
In sostanza l’adolescenza che cos’è? Semplicemente un’età come un'altra. Come tutto ha dei pregi e dei difetti. Presenta delle particolarità, ma soprattutto, a mio parere, serve oggi e domani.
Adolescenza e problemi
Ritengo che l’adolescenza sia uno dei periodi più difficili della vita. In questa fase della vita noi giovani dobbiamo affrontare molti problemi e molte responsabilità. Capita spesso che noi adolescenti non riusciamo ad affrontare con successo le preoccupazioni. In noi nascono situazioni di disagio che non riusciamo sempre ad esprimere, certe volte i nostri genitori, distratti dal lavoro o da altre preoccupazioni, non colgono i messaggi di noi figli e quindi non riescono ad aiutarci. A volte cerchiamo aiuto nei coetanei, ma non sempre troviamo chi riesce a capire il nostro disagio interiore. Può accadere anche che l’amico più caro ci tradisca e questo può causare forti depressioni da cui è difficile uscire senza l’aiuto di qualcun altro che spesso viene respinto per paura di subire un’altra delusione. Altri problemi dipendono dalla difficile accettazione del proprio fisico: spesso il nostro corpo cresce non proprio come noi stessi volevamo. Anche l’ambito scolastico può diventare fonte di insoddisfazione, a volte capita che il disinteresse per alcune materie porta l’adolescente a risultati insoddisfacenti. I giovani di oggi vengono anche accusati di essere privi di ideali, forse questo è vero per alcuni giovani che non devono lottare per ottenere quello che vogliono e che ottengono con pochi sforzi, tanto da farli diventare superficiali e scettici sui grandi valori. Negli ultimi anni sono anche aumentati episodi di anoressia, bulimia, vandalismo, bullismo e uso di droga. Penso che risolvere del tutto questi problemi non è facile, ma almeno si può cercare di evitare che giungano ad un punto critico. Occorre far capire a noi adolescenti che la diversità rispetto ad un modello visto in TV o dal “gruppo” non è un difetto ma un valore. Dobbiamo imparare ad accontentarci di quello che siamo senza dare troppa importanza all’aspetto esteriore. Un’altra strada per affrontare bene quest’età è quella di selezionare le amicizie in modo da privilegiare il rapporto con le persone che davvero dimostrano di volerci bene. Penso che la crisi adolescenziale sia qualcosa che prima o poi venga affrontata da ogni ragazzo, in modi e tempi differenti.
Tema argomentativo sull'adolescenza
Nessuna età dell’uomo è così ricca di risorse e, nello stesso tempo, di problematiche come l’adolescenza. Prova a delineare le caratteristiche che la rendono un’età unica e affascinante, ma nello stesso tempo complessa per lo sviluppo sano ed equilibrato di un individuo.
L’adolescenza (termine che deriva dal latino “adolesco” = crescere) senz’altro è uno dei periodi più difficili della vita. In questa fase della sua crescita il giovane deve affrontare molti problemi e molte responsabilità. Se fosse in grado di superare le prove di questa età, potrebbe diventare una persona adulta, ma capita frequentemente che l’adolescente non riesca ad affrontare con successo le preoccupazioni. Pertanto in lui nascono situazioni di disagio che egli non riesce sempre ad esprimere. La famiglia, così, non può aiutarlo a superare quei momenti, anche se certe volte i genitori, distratti dal lavoro o da altre preoccupazioni, non colgono i messaggi impliciti dei figli.
Allora il giovane cerca aiuto nei coetanei, ma non sempre trova chi può capire il suo disagio interiore. Talvolta accade che l’amico più caro lo tradisca, magari andando a raccontare un segreto che gli era stato confidato proprio a colui che non doveva conoscerlo. Questo può causare forti depressioni, da cui è difficile uscire senza l’aiuto di qualcun altro, che spesso viene respinto per paura di subire un’altra delusione.
Anche il rapporto con l’altro sesso non aiuta, e spesso il giovane si coinvolge troppo in storie che non si rivelano affatto serie come lui pensava.
Altri problemi dipendono dalla difficile accettazione della propria persona. Infatti i cambiamenti di un adolescente sono anzitutto fisici. Spesso il corpo cresce non proprio come noi stessi volevamo, oppure non rispecchia i modelli che gli amici, la società e talvolta anche i genitori ci impongono. Questi sembrano solo problemi soprattutto femminili, ma risulta che oggi anche i maschi ne soffrono molto più di un tempo.
Anche l’ambito scolastico è spesso fonte di insoddisfazione. L’adolescente ha la volontà di affrontare lo studio per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma poi la mancanza di interesse per materie scolastiche che egli vede sempre più lontane dalla sua sensibilità e dal mondo in cui vive lo porta a risultati insoddisfacenti.
Inoltre molti accusano i giovani di oggi di essere privi di ideali. Forse questo è vero, nel senso che i giovani di oggi non devono lottare per ottenere quello che vogliono, ma spesso se lo trovano a disposizione senza grandi sforzi, e questo li rende superficiali e scettici sui grandi valori. Forse questa mancanza di ideali è dovuta al fatto che gli adulti cercano di inculcare valori di cui poi non sono esempio concreto per i ragazzi. In genere sono proprio i figli di genitori magari ricchi, ma assenti, a covare un’insoddisfazione che poi esplode in gesti estremi. Sono infatti drammaticamente aumentati i tentativi di suicidio fra adolescenti, soprattutto nelle grandi città, mentre gli episodi di autolesionismo, anche se meno grave, di anoressia, bulimia, vandalismo, bullismo, ecc… sono all’ordine del giorno.
Come abbiamo visto, le preoccupazioni degli adolescenti sono parecchie, a dispetto di chi pensa a quest’età come spensierata e serena. Ma è proprio impossibile risolvere questi problemi?.
Forse risolverli del tutto non è sempre facile, ma almeno si può cercare di evitare che giungano ad un punto critico. Anzitutto bisogna far capire all’adolescente che la diversità, rispetto a un modello mutuato dalla tv o dal “gruppo”, non è un difetto, ma un valore. Bisogna provare ad accontentarsi di quello che si è, senza dare troppa importanza all’aspetto esteriore, ma potenziando gli elementi positivi. Ogni persona ha le sue carte da giocare nella società per quello che è, non necessariamente per il ruolo che ricopre o per la maschera che indossa. Un’altra strada per affrontare bene quest’età è quella di selezionare le amicizie e gli adulti di riferimento, in modo da privilegiare il rapporto con le persone che davvero dimostrano di voler bene alla persona nella sua integrità. In questo modo il ragazzo acquisterà maggiore fiducia nelle proprie potenzialità e scoprirà una passione cui dedicarsi con impegno e costanza. Forse, senza neanche che se ne accorga, a quel punto avrà già imboccato e iniziato a percorrere la strada per un’effettiva maturità.
Adolescenza, riassunto
L’adolescenza inizia intorno ai 12-13 anni e termina verso i 17-18. È una fase particolare della crescita,una fase di grandi cambiamenti oltre che fisici anche psicologici. Ma comunque i cambiamenti fisici sono i più vistosi: le gambe sono le prime a raggiungere la loro lunghezza definitiva,seguite dalla larghezza del corpo e delle spalle. Anche l’altezza e il peso subiscono visibili cambiamenti,provocando “momentanee disarmonie” poiché a volte l’adolescente fatica a riconoscersi nel corpo che cambia. Infatti,lo sviluppo diseguale di diverse parti del corpo fa apparire l’adolescente momentaneamente disarmonico e maldestro il una serie di movimenti che prima apparivano ben coordinati.
Principali problemi collegati: Per l’adolescente è molto importante la vita di gruppo e spesso è anche la prima occasione per sperimentare scelte personali non imposte dalla famiglia o dalla scuola. È importantissimo fare in modo che il bisogno di approvazione da parte degli altri non diventi mai un elemento capace di far compiere gesti che sappiamo essere sbagliati e inopportuni;riuscire a pensare con la propria testa è uno degli obiettivi che l’adolescente deve raggiungere. Negli ultimi anni uno dei fenomeni più preoccupanti è l’aumento del “bullismo”. Molto spesso alcuni ragazzi compiono atti di bullismo spinti dal desiderio di farsi accettare da un
certo gruppo di ragazzi o peggio ancora come prova di coraggio per entrare a far parte del gruppetto di coloro che si ritengono superiori agli altri. Quindi chi vive in gruppo non deve farsi trascinare in storie losche,ma deve avere il coraggio di non fare come gli altri e,se necessario,lasciare il gruppo.
Molti adolescenti con genitori assenti,che pensano solo a loro stessi o che non dimostrano abbastanza affetto,cominciano ad avere approcci con fumo,alcol,droga e addirittura con la prostituzione.
La TV ogni giorno trasmette notizie riguardanti ragazzine di 13-14 che per guadagnare qualche soldo fanno le cose più oscene: vanno col primo che capita o mettono in giro loro filmati “hard”. L’adolescente spesso per sentirsi più grande o per poter meglio attaccare discorso con le ragazze, inizia a fumare. Magari pensando di fumare una sola volta ma non sanno che una volta che si inizia è difficilissimo smettere a causa della nicotina contenuta nelle sigarette che causa dipendenza.
I giovani si avvicinano anche alle droghe per non sentirsi isolati da coloro che ne fanno uso o per altri problemi familiari o con gli adulti in generale. I ragazzi vedono le droghe come una via d’uscita dai problemi della vita o come un modo per sentirsi più forti ed energici; ma in realtà l’uso prolungato di sostanze stupefacenti non serve a far star bene i giovani,ma accentua il desiderio di fuga dalla realtà e causa uno stato di intossicazione periodica o cronica all’organismo.
Un altro comportamento allarmante dell’adolescente è l’uso dell’alcol. La gran parte degli adolescenti ricerca il rischio per il bisogno di piacere agli altri o per emergere dall’anonimato. Secondo statistiche francesi,continua a crescere il numero dei ragazzi di età superiore ai 15 anni che fanno uso di alcol ad alta gradazione:la conseguenza è la morte di 40.000 adolescenti ogni anno. La colpa di questi comportamenti non è solo del ragazzo,ma anche dei genitori che non stanno abbastanza attenti ai loro figli e che gli concedono troppa libertà. L’adolescente in questo periodo ha bisogno di uscire con gli amici e fare esperienze nuove,ma c’è comunque un limite a tutto.
Altro problema adolescenziale,spesso sottovalutato, è quello del look. I giovani,infatti, spendono milioni di euro all’anno per farsi belli e tenersi in forma. Non si può andare a scuola senza trucco,il look giusto e gli accessori firmati. Secondo gli esperti,le ragazzine dai 12 anni in su iniziano ad essere ossessionate dal loro aspetto. I problemi da risolvere sono soprattutto acne,sovrappeso e cellulite. Nello shopping ragazzi e ragazze spendono volentieri per avere un look sempre perfetto:creme,gel,trucchi,abbigliamento griffato,oltre alle sedute dal parrucchiere per avere capelli all’ultimo grido.
Adolescenza, sintesi
Oggi, non si dice più adolescente, ma si dice teenager, perché è più cool, alla moda. Comunque sia, questo è un brutto periodo per i ragazzi, sia maschi, che femmine. Mio padre infatti mi dice sempre, che prima di diventare una persona "fatta e finita", si devono attraversare periodi della propria vita, sia belli che brutti, come l’adolescenza. In questo periodo si hanno una serie di metamorfosi molto importanti per la crescita dei ragazzi e tra queste ricordiamo: tempeste ormonali, cambiamenti fisici improvvisi, sbalzi d’umore, nuovi stati d’animo, come: ottimismo, amore, pessimismo, ecc… Queste trasformazioni, però, fanno anche cambiare i rapporti con i propri genitori e i propri coetanei, in bene o in male. Alcuni ragazzi di questa evoluzione ne sono contenti, ma altri invece si sentono i ragazzi più infelici e tristi del mondo. Si conoscono anche nuove persone, con le quali si vuole stringere amicizia a tutti i costi. Poi, siccome l’adolescenza è l’età intermediaria tra l’infanzia e la giovinezza a qualcuno vengono i rimpianti dell’infanzia, sempre per chi ne ha avuta una bella, perché secondo me, ricordare un’infanzia che non è stata felice non mi sembra giusto. In questo periodo poi, si diventa più timidi e per conquistare gli amici si inventano cose indescrivibili. Mio padre, dice anche che le esperienze dell’adolescenza ti segnano la vita, a tal punto che determineranno chi sarai da grande. Sta di fatto che è un periodo di cambiamenti così radicali, che da un anno all’altro, stenti a riconoscerti e, prima che ti identifichi nel nuovo te, nelle idee che colpiscono il tuo cervello come una bufera, sei talmente alla ricerca di te stesso che continui a fare cose sbagliate e ti rendi conto
solo dopo, che eri fuori strada. Infine mi rendo conto che, probabilmente tra qualche anno, non farò più caso alle cose che ho detto e ho fatto e per continuare nella buona strada, bisogna sempre seguire i propri genitori.
Adolescenza e pubertà
L’adolescenza è una fase della vita in cui il ragazzo si stacca dalla famiglia e, a volte con atteggiamenti ribelli si appoggia agli amici che costituiscono i punti di riferimento che erano stati i genitori.
L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata dallo sviluppo fisico, psicologico e morale della personalità. Gli studiosi sostengono che i mutamenti psicologici si realizzano in presenza di un gruppo di amici, mentre la famiglia rimane sullo sfondo come appoggio fondamentale, ma non più come unico punto di riferimento.
Mi sono accorto dei miei primi cambiamenti dell’adolescenza quando ho visto la mia crescita in altezza, quando ho notato la comparsa della prima peluria, il cambiamento di voce e quando ho raggiunto una maggiore abilità nel ragionamento astratto, nell’uso consapevole delle parole, nello sviluppo di pensieri e idee, nel confronto con altri su diverse questioni. Mi sono fatto e mi sto facendo tutt’ora delle domande ad alcune delle quali ho dato risposta, mentre altre domande restano aperte a risposte che sono rimandate al mio futuro. Chi sono? Cosa è giusto o sbagliato per me? Cosa farò da grande? Cosa piace a me e cosa piace agli altri?
Secondo me nell’adolescenza ci sono conflitti con la famiglia, che nascono spesso dal desiderio di confrontarsi, di affermarsi e di sentire che le proprie opinioni contano quanto quelle degli adulti. Molti miei amici dicono che non si sentono capiti dai genitori perché li considerano antiquati e non in grado di capire la situazione che stanno vivendo. Forse è per questo che gli adolescenti cercano nei coetanei altri soggetti per il dialogo e il confronto sulle questioni della scuola, sui film, sull’attualità, sugli sport, sulle bravate che li fanno sentire grandi. Penso che l’appartenenza ad un gruppo nasca dal bisogno di essere accolti, di confrontarsi con altri, dall'esigenza di trovare supporto, condivisione e approvazione del propri modo di essere.
La mia finora è un’adolescenza serena, perché in casa mia è presente il dialogo ed il confronto con i miei genitori e mia sorella maggiore. Mi sento libero di parlare perché a loro non ho timore di confidare qualsiasi cosa. Anche con mia sorella, di tre anni maggiore, mi confido e le racconto ciò che mi capita; lei mi ascolta, comprende meglio le questioni che le confido, mi dà buoni consigli e mi indirizza. Sento che si interessa di me e mi vuole bene.
Anche i miei genitori però, comprensivi e aperti, mi convincono a prendere decisioni o fare scelte che non sempre sento mie fino in fondo. Così a volte preferisco anche io parlare con gli amici più cari con cui sono cresciuto perché li considero come parte di me per le esperienze vissute insieme, li vedo come compagni di viaggio da seguire perché mi capiscono più facilmente e con loro posso esprimermi con libertà e sincerità.
A volte può succedere che i ragazzi non reggano di fronte all’adolescenza e ai suoi cambiamenti radicali. Capita che i genitori siano troppo presenti e assillanti, che non permettano ai ragazzi di fare esperienze e di sbagliare o che non siano mai presenti e quindi si preoccupano troppo o per niente del proprio figlio. In questi casi possono nascere dei disturbi che portano il figlio all’allontanamento dalla famiglia.
A volte possono sorgere dei problemi anche con i gruppi di amici perché il gruppo può condizionare i comportamenti di un giovane: per farsi accettare dal gruppo un ragazzo può mettersi in mostra con comportamenti esagerati o seguire la massa iniziando a fumare, a bere e a drogarsi perché lo fa il gruppo. Il gruppo può allora diventare pericoloso perché non rispetta la personalità del singolo o il debole viene preso di mira.
Crescere non è facile perché spesso siamo in contrasto con noi stessi e con gli altri. Per diventare adulti bisogna accettare i cambiamenti, scrollarsi di dosso l'immagine che gli altri, primi fra tutti i genitori, si sono fatti di noi, le loro aspettative e quello che vorrebbero che noi diventassimo, sostituendoli con le nostre originali personalità, le nostre idee, le nostre ambizioni, i nostri desideri e i nostri sentimenti.
Caratteristiche dell'adolescenza
Ci si sente cambiati, all’improvviso devi assumerti le tue responsabilità, hai tanti amici e ti diverti, ma non fai altro che pensare al tuo futuro là fuori, nel mondo del lavoro, pensi a quello che potresti diventare tu e la tua famiglia. So che la maggior parte dei giovani non si preoccupa minimamente di queste cose, ma a me non interessa, io voglio pensare per conto mio!
L’adolescenza è un periodo molto delicato, provocato da radicali cambiamenti fisici e psicologici.
Quando si parla di cambiamenti fisici si intende lo sviluppo sessuale che
avviene tra i 9 e 13 anni nella donna e tra i 12 ai 15 anni nei maschi.
Dall’altra parte i cambiamenti principali sono il diverso modo di pensare e di vedere le cose, quando ci si crede il mondo ai propri piedi….
Non è proprio così, i ragazzi non sanno che la gente nei giorni nostri fa fatica a trovare lavoro, tanti sono disoccupati e vivono nella disperazione, per avere maggiori possibilità c’è bisogno di un lungo percorso di studi!
Purtroppo questo periodo viene spesso trascurato, la famiglia non rivolge la
giusta attenzione e a causa di una cattiva educazione, si arriva a situazioni molto sgradevoli che possono portare i giovani a scoraggiarsi e a prendere decisioni azzardate e scorrette come a fumare.
Nel periodo dell’adolescenza si iniziano ad assumere le proprie responsabilità, ognuno si orienta per il suo futuro e inizia a compiere le prime scelte: la scuola superiore, capire quando gli amici o i compagni non vanno ascoltati, sapere dire di no alle ingiustizie…
Al giorno d’oggi la maggior parte degli adolescenti si concentra sui valori sbagliati: la moda: i vestiti, ma anche i cellulari, il motorino, l’amicizia superficiale (sono amico di lui solo perché è figo..) e magari non si giudica un nuovo compagno per la persona che è ma per come veste, se è popolare, arrivando così a dividere la classe o la scuola nelle caste: i brutti, gli sfigati, i secchioni e i fighi…
Tante persone poi per farsi notare di più, oscurano la propria personalità
e cercano di sembrare uguali a qualcun altro perché lui è più accettato, io penso che ognuno debba essere se stesso e seguire il proprio cammino, non copiare gli altri.
In questo periodo si sono diffusi anche i trendspotter, ragazzi che fanno pubblicità a un’azienda o a un’impresa per diffonderla e farla diventare alla moda.
A volte per seguire gli altri ci si conduce sulla cattiva strada: arrivando al bullismo e alle dipendenze.
Il bullismo al giorno d’oggi è molto sviluppato: ci si schiera contro quelli più deboli o emarginati e li si fa soffrire , tra l’altro negli ultimi decenni con l’utilizzo della rete si è arrivati al cyber-bullismo, insulti e minacce tramite i social network. Il bullismo deve essere fermato, aumentano sempre di più i suicidi di vittime dei bulli.
Le dipendenze sono sempre più diffuse tra i giovani, si inizia una volta per provare invitati dagli amici, per poi non smettere più e provocare gravi danni al proprio organismo: ai polmoni, al cuore…
Le principali dipendenze sono: il fumo, la droga e l’alcol, se uno vuole andare nelle discoteche può andare ma per divertirsi ma non per ubriacarsi e assumere droga! Per combattere le dipendenze molte scuole come la nostra organizzano dei progetti contro le dipendenze con degli educatori per far capire ai giovani i pericoli che provocano queste dipendenze, è stata una bella esperienza che ha rafforzato il mio pensiero contro tutte le dipendenze!
I giovani d’oggi si incontrano principalmente per andare al campetto, fare un giro, andare a fare sport…, ma la comunicazione più diffusa è quella della rete, si è arrivati a un periodo, dove non si esce più di casa!
Tanti stanno tutto il giorno a chattare e messaggiare con i social network come Facebook, Ask, Whatsapp, Instagram…
Nessuno mi crederebbe se dico che fino a 40 anni fa non c’era la rete e gli smartphone, infatti i giovani si incontravano con frequenza, camminavano, andavano nei campi e davano una mano in casa.
Tante volte sulla rete si conoscono persone che in realtà hanno un’altra
identità, da questo sono successi molti casi di stupro.
I giovani tante volte assumono un brutto comportamento: la pigrizia:
stanno tutto il giorno attaccati ad apparecchi elettronici o a dormire, e
non hanno contatti veri con gli amici magari perché emarginati, non fanno sport. Lo sport è una cosa molto importante soprattutto nel periodo dell’adolescenza perché, noi giovani siamo in crescita e per crescere bene dobbiamo fare movimento.
Cambiando il modo di pensare, i ragazzi iniziano a litigare con i genitori
e quindi pian piano non gli parlano più, di conseguenza si chiudono in se stessi.
Per un’adolescenza corretta e consapevole c’è molto bisogno dell’attenzione dei genitori che devono cercare di dialogare con i propri figli, ascoltarli e spiegargli il percorso dell’adolescenza, magari raccontandogli della propria esperienza personale e in caso ci sia un problema parlarne.
Altrettanto importante è la buona educazione!
Il periodo dell’adolescenza è un periodo molto difficile, infatti tante volte i giovani provano situazioni molto difficoltose.
Ad esempio quando arriva la prima “cotta”, i giovani credono che sia l’amore della vita, ma tante volte vengono fregati da questo pensiero e tutto si conclude in un nulla di fatto.
Io penso che l’adolescenza sia un periodo molto difficile per i suoi cambiamenti fisici e psicologici, ma non per questo deve essere trascurata, la si deve vivere al meglio, con consapevolezza e responsabilità, evitando la cattiva strada: c’è bisogno di una buona educazione sin da piccoli per vivere meglio in futuro!
Autori che hanno contribuito al presente documento: PuLcInA^^, pukketta, seremyung, Lukks_22, tery97, Ranzu, pino02, spitalegale, tommy.00.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali sfide che gli adolescenti affrontano durante questo periodo di transizione?
- In che modo i mass media influenzano gli adolescenti?
- Quali sono i "compiti" fondamentali dello sviluppo durante l'adolescenza?
- Come possono gli adolescenti affrontare i problemi legati all'accettazione di sé e alle relazioni sociali?
- Qual è il ruolo della famiglia e degli amici nel supportare gli adolescenti?
Gli adolescenti affrontano insicurezze, inquietudini, ribellioni, incomunicabilità e incomprensioni, specialmente in ambito familiare. Devono anche accettare le trasformazioni fisiche e psicologiche, cercare una nuova identità, e sviluppare l'autonomia dai genitori.
I mass media impongono una sorta di conformismo, influenzando gli adolescenti a seguire mode e stili del momento, spesso annullando la loro personalità e spingendoli a imitare modelli di vita del mondo dello spettacolo, della moda e della musica.
I compiti fondamentali includono accettare le trasformazioni fisiologiche, sviluppare una nuova identità, rendersi autonomi dai genitori, e stabilire una scala di valori e obiettivi per il futuro.
Gli adolescenti possono affrontare questi problemi accettando la diversità come un valore, selezionando amicizie che dimostrano affetto sincero, e sviluppando fiducia nelle proprie potenzialità.
La famiglia e gli amici giocano un ruolo cruciale nel fornire supporto emotivo e guida. Tuttavia, spesso i genitori non colgono i segnali di disagio dei figli, mentre gli amici possono non sempre comprendere o supportare adeguatamente.