Concetti Chiave
- La crisi economica italiana ha colpito duramente i giovani, con un tasso di occupazione giovanile molto più basso rispetto alla media europea.
- I giovani italiani mostrano scarso interesse per l'imprenditoria, spesso scoraggiati dalle incertezze economiche e dalla paura di fallire.
- Pochi giovani italiani scelgono di trasferirsi all'estero per lavoro, ostacolati da legami familiari, difficoltà di adattamento o barriere linguistiche.
- Coloro che perseguono studi universitari di lunga durata trovano più facilmente lavoro coerente con la loro formazione rispetto ai laureati triennali.
- Steve Jobs ha esortato i giovani a seguire la propria intuizione e passione nella scelta del percorso di studi e carriera, sottolineando l'importanza di costruire un futuro personale.
Indice
La crisi economica italiana
Da nove anni a questa parte una grave crisi ha notevolmente colpito l’economia italiana, andando a sfavore dei lavoratori. Alcuni hanno perso il posto di lavoro, altri, che lo cercavano o lo cercano tuttora, non riescono a trovarlo. Questa crisi ha gravato in particolar modo sui giovani, neodiplomati e neolaureati, pronti a entrare nel mondo del lavoro o già occupati.
Giovani e lavoro in Europa
Rispetto a quella europea, la media italiana riguardante i giovani tra i 15 e i 29 anni interessati a continuare gli studi all’università o a trovare un lavoro è relativamente bassa.
Al contrario, i giovani italiani dai 15 ai 24 anni che hanno un posto di lavoro sono solo il 20,5% contro il 34,1% della media in Europa. Infatti, da altri dati ISTAT possiamo vedere che più di un milione di giovani tra i 15 e i 34 anni sono stati licenziati dal posto di lavoro. La diminuzione dei lavoratori in età giovane ha riguardato sia il Nord, sia il Sud del Paese, senza distinzione tra donne e uomini. I giovani italiani, a confronto dei loro coetanei spagnoli, francesi o tedeschi, sono poco interessati alla figura dell’imprenditore. Meno del 40% vorrebbe iniziare un’attività in proprio. Questo potrebbe anche derivare dal fatto che oggi molti giovani sembrano demotivati dalle precarie situazioni della nostra economia, e hanno quindi paura di mettersi in gioco in questo senso, ritenendo che non sia una scelta adeguata alle condizioni attuali del mondo del lavoro.Difficoltà di trasferirsi all'estero
Nonostante negli altri stati europei le possibilità di lavoro siano nettamente migliori di quelle in Italia, come pubblicato anche sul comunicato stampa del 02/12/2011 del 45° Rapporto Censis, sono pochi i giovani italiani disposti a trasferirsi all’estero. I motivi possono essere molti: alcuni trovano difficile lasciare i propri cari nel paese d’origine, altri potrebbero invece trovare difficile ambientarsi in luoghi sconosciuti. Altri ancora potrebbero trovarsi in difficoltà per via della lingua. Non tutti intraprendono corsi di studio che permettono di imparare a padroneggiare una lingua straniera e non tutti hanno la possibilità di frequentare corsi extracurriculari per certificare il livello di conoscenza della stessa. Conoscere la lingua, se si è in un paese straniero, è fondamentale per poterci vivere e lavorare. Inoltre, alcuni posti di lavoro richiedono certificati o diplomi particolari per poter essere assunti. Allo stesso tempo, chi è fortunato e riesce a trovare un lavoro, che sia in Italia o all’estero, magari dopo essersi laureato, non sempre fa carriera nell’ambito per cui ha studiato tanti anni. Spesso si ritrovano a fare lavori umili per potersi mantenere nella ricerca di un lavoro che li possa soddisfare.
Importanza della scelta universitaria
I dati ISTAT dimostrano che coloro che intraprendono un percorso universitario di lunga durata, rispetto ai laureati triennali, riescono a trovare con più probabilità un posto di lavoro coerente con i propri studi. Nella scelta del percorso di studi da intraprendere, soprattutto quello universitario, bisogna tenere a mente ciò che si desidera fare in un futuro e gli sbocchi lavorativi che lo stesso corso ci offre. Se un domani si avrà la possibilità di fare un lavoro che ci piace, allora è bene prepararsi fin da subito se esso richiede delle particolari competenze. È possibile, infatti, svolgere degli stage lavorativi, fin dal triennio delle scuole superiori. In questo modo si ha la possibilità di osservare da vicino diverse realtà lavorative e iniziare a capire quale potrebbe essere o meno la propria strada.
Consigli di Steve Jobs
Ovviamente bisogna scegliere con la propria testa, senza lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui. È questo anche uno dei consigli che Steve Jobs, uno degli uomini che ha avuto più successo al mondo pur andando controcorrente, ha deciso di dare ai giovani universitari di Stanford nel suo famoso discorso del 2005. Bisogna essere coraggiosi e seguire ciò che il cuore, la testa e il nostro intuito dicono, perché il futuro che stiamo creando è il nostro e di nessun altro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto della crisi economica sui giovani italiani?
- Come si confronta l'interesse dei giovani italiani per l'imprenditoria rispetto ai loro coetanei europei?
- Quali sono le difficoltà che i giovani italiani incontrano nel trasferirsi all'estero per lavoro?
- Qual è l'importanza della scelta del percorso di studi per i giovani italiani?
- Quale consiglio ha dato Steve Jobs ai giovani universitari riguardo al futuro?
La crisi economica ha colpito duramente i giovani italiani, con molti che hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo, e una bassa percentuale di giovani occupati rispetto alla media europea.
I giovani italiani mostrano meno interesse per l'imprenditoria rispetto ai loro coetanei spagnoli, francesi o tedeschi, con meno del 40% che desidera avviare un'attività in proprio.
I giovani italiani trovano difficile trasferirsi all'estero per motivi come la difficoltà di lasciare i propri cari, adattarsi a nuovi ambienti, e la barriera linguistica.
La scelta del percorso di studi è cruciale per i giovani italiani, poiché influisce sulle opportunità lavorative future e la possibilità di trovare un lavoro coerente con i propri studi.
Steve Jobs ha consigliato ai giovani di essere coraggiosi e seguire il proprio cuore, testa e intuito, poiché il futuro che stanno creando è il loro e di nessun altro.