Concetti Chiave
- I tatuaggi hanno una storia millenaria, presente in diverse culture e periodi storici, assumendo significati variabili.
- In passato, i tatuaggi servivano a distinguere schiavi, criminali o membri di clan e famiglie in diverse società.
- Nel secolo scorso, i tatuaggi sono diventati simboli di ribellione per movimenti sociali come il punk.
- Oggi, i tatuaggi sono principalmente motivati da ragioni personali o estetiche, liberandosi da vecchi pregiudizi.
- I tatuaggi sono una moda tra i giovani, ma la rimozione con il laser è costosa e complessa, una scelta da valutare attentamente.
Indice
- Evoluzione storica dei tatuaggi
- Tatuaggi come simbolo di ribellione
- Stereotipi e pregiudizi sui tatuaggi
Evoluzione storica dei tatuaggi
A partire da 5300 anni fa con l'uomo delle caverne, passando per i romani e gli egizi, fini ai giorni nostri i tatuaggi sono un elemento presente in ogni luogo e periodo storico.
A seconda della civiltà presa in esame acquisiscono diversi significati, talvolta anche contrastanti: nella civiltà romana i tatuaggi erano segni usati per marchiare gli schiavi e i criminali mentre nello stesso periodo presso i britannici erano segni distintivi d'onore.
In altre culture invece erano usati come segni di appartenenza a una determinata famiglia (funzione dei maori nella Nuova Zelanda precoloniale) o a un determinato clan (usanza dei componenti della yakuza, la mafia giapponese).
Tatuaggi come simbolo di ribellione
Solo nel secolo scorso i tatuaggi sono stati adottati da molti movimenti sociali, come da esempio il punk, come simbolo di ribellione alla società e ai suoi precetti morali.

Al giorno d'oggi il tatuaggio sta progressivamente perdendo questi significati legati alla collettività, in quanto è sempre più frequente che le persone si tatuino per motivi personali o estetici.
Sotto un certo punto di vista questa tendenza è positiva poiché sta liberando quella che può essere a tutti gli effetti considerata una forma d'arte dagli stereotipi e dai pregiudizi a cui era legata per il suo passato (almeno nella maggioranza dei casi).
D'altra parte ciò ha fatto sì che il tatuaggio sia diventato una vera e propria moda fra i giovani (in media uno su quattro ha un tatuaggio) che a cuor leggero si tatuano per dimostrare la loro libertà o trasgressione rispetto ai genitori o alla società (atteggiamento tipico dell'adolescenza) per poi pentirsene qualche anno dopo.
Fortunatamente in questi casi si può ricorrere al laser per rimuovere tatuaggi ma è una pratica costosa e complicata a cui ricorrere solo come ultima spiaggia, da non prendere in considerazione quando si decide se farsi o meno un tatuaggio.
Stereotipi e pregiudizi sui tatuaggi
Nonostante questo progressivo mutamento della concezione della società sui tatuaggi, ci sono ancora persone con una visione retrograda che danno vita a stereotipi e chiacchiere infondate a danno delle persone con tatuaggi, ad esempio nel cercare lavoro, che in una società come la nostra aperta al progresso e all'integrazione risultano incoerenti al limite del ridicolo.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i significati storici dei tatuaggi nelle diverse civiltà?
- Come è cambiata la percezione dei tatuaggi nel secolo scorso?
- Quali sono le conseguenze della moda dei tatuaggi tra i giovani?
I tatuaggi hanno avuto significati diversi a seconda della civiltà: nei romani erano segni per marchiare schiavi e criminali, mentre per i britannici erano distintivi d'onore. In altre culture, come i maori e la yakuza, indicavano appartenenza a una famiglia o clan.
Nel secolo scorso, i tatuaggi sono stati adottati da movimenti sociali come simbolo di ribellione. Oggi, stanno perdendo significati collettivi e sono sempre più scelti per motivi personali o estetici, liberandosi da stereotipi e pregiudizi.
La moda dei tatuaggi tra i giovani porta molti a tatuarsi per dimostrare libertà o trasgressione, spesso pentendosene in seguito. Sebbene esista la rimozione laser, è una pratica costosa e complessa, da considerare solo come ultima risorsa.