Concetti Chiave
- Il ventesimo secolo ha visto un incredibile sviluppo scientifico, accompagnato da fiducia e timori per le conseguenze delle scoperte.
- Le scoperte scientifiche, sebbene benefiche, possono avere imprevedibili effetti pratici e morali, evidenziando i limiti del controllo umano.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale, la scienza è stata manipolata per fini politici e militari, evidenziando pressioni esterne sugli scienziati.
- Le tecniche moderne, come la clonazione, sollevano interrogativi etici e il rischio di errori potenzialmente dannosi per la diversità della vita.
- Lo scienziato è chiamato a opporsi agli interessi economici e politici, promuovendo ricerche che migliorino il benessere dell'umanità.
* Titolo: Lo scienziato di fronte al progresso.
* Destinatario: rivista scientifica Newton
Indice
Il progresso scientifico nel ventesimo secolo
Il sapere scientifico ha conosciuto nel corso del ventesimo secolo un inarrestabile sviluppo e profonde modificazioni nell'applicazione pratica delle conoscenze. La diffusione della cultura su larga scala, il progresso tecnologico e le grandi innovazioni hanno delineato un clima di fiducia nelle possibilità dello scienziato e più in generale dell'uomo. Pertanto la scienza dandoci gli strumenti per spiegare e conoscere il reale ci consente anche di dominarlo asservendolo ai bisogni dell'uomo. Sebbene sia un ideale positivista, nasconde il fatto che il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di paure e sospetti. Infatti, una nuova scoperta scientifica pur producendo effetti positivi dal punto di vista economico e sociale può comportare conseguenze pratiche e morali imprevedibili, se non catastrofiche. La ragione umana, quindi, non è ancora riuscita a piegare le forze della natura e deve riconoscere che ci sono ancora un'infinità di cose che la sorpassano.
Conseguenze del progresso scientifico
Ciononostante, bisogna ammettere che la scienza ha fatto passi da gigante in tutti i campi e nelle più svariate applicazioni, suscitando elogi, critiche e dibattiti in tutto il mondo. Durante il secondo conflitto mondiale si è visto l'interesse, da parte degli stati coinvolti, per l'utilizzo della scienza a scopi politici e militari. Malgrado gli sforzi e la disperazione degli scienziati per evitare l'immane catastrofe, fu sganciata la prima bomba atomica, dimostrando come le pressioni politiche avessero interferito nella ricerca scientifica per la costruzione della bomba. Questa tendenza nell'intimidire gli scienziati a "manipolare" le attività di ricerca nel corso degli anni si è sempre più diffusa; per esempio in diversi stati totalitari sono stati introdotti metodi di tortura spietati, che sfruttano appunto tecniche e mezzi "moderni". Oggigiorno, si sente parlare spesso di clonazione, ossia tecniche di modificazione genetica delle cellule staminali destinati a fini di ricerca e terapeutici.
Sfide etiche e politiche della scienza moderna
Ma siamo sicuri che ci si accontenterà della semplice "sperimentazione"? Naturalmente no, perché le aspirazioni fondamentali dello scienziato medio sono il bisogno di sentirsi confermato dalle masse e la verifica dell'effetto dei suoi sforzi. Occorre tener presente che la vita si evolve grazie alla diversità degli esseri e possibili errori in laboratorio (come la clonazione umana), potrebbero portare all'insorgere di danni irreversibili. In sintesi, la ricerca scientifica sembra manifestarsi sotto un duplice aspetto: i progressi e l'innovazione entrano in contrasto con gli svantaggi costituiti dai rischi, dalle pressioni politiche e dalle paure della popolazione.
Errori passati e responsabilità degli scienziati
Sono stati commessi troppi errori in passato, l'interesse economico ha deviato la strada alla ricerca scientifica verso attività che possono perlopiù produrre effetti negativi. Lo scienziato deve in qualche modo "ribellarsi" e cercare di partecipare alle decisioni politiche, avviando progetti di ricerca nei soli campi che guardano al benessere dell'umanità.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali preoccupazioni legate al progresso scientifico?
- In che modo le pressioni politiche hanno influenzato la ricerca scientifica?
- Quali sono i rischi associati alla clonazione e alla modificazione genetica?
- Come dovrebbe reagire lo scienziato di fronte alle sfide etiche e politiche?
Il progresso scientifico, pur portando benefici economici e sociali, può avere conseguenze pratiche e morali imprevedibili e catastrofiche, come dimostrato dall'uso della scienza a scopi militari durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le pressioni politiche hanno spesso interferito nella ricerca scientifica, come nel caso della costruzione della bomba atomica, e continuano a farlo, specialmente in stati totalitari che utilizzano metodi di tortura moderni.
La clonazione e la modificazione genetica, se non controllate, potrebbero portare a errori in laboratorio con danni irreversibili, minacciando la diversità degli esseri viventi e l'evoluzione della vita.
Lo scienziato dovrebbe ribellarsi alle pressioni economiche e politiche, partecipare alle decisioni politiche e avviare progetti di ricerca che promuovano il benessere dell'umanità.