Concetti Chiave
- L'Italia registra il numero più alto di vittime sul lavoro in Europa, con incidenti frequenti e spesso mortali, causati principalmente da tagli alla sicurezza per aumentare i profitti.
- L'incidente alla ThyssenKrupp di Torino nel 2007, con cinque vittime, ha evidenziato gravi carenze nella sicurezza, nonostante le dichiarazioni aziendali di conformità agli standard.
- Le morti bianche sono un'emergenza sociale riconosciuta da figure istituzionali italiane, che sottolineano la necessità di una prevenzione più efficace sul lavoro.
- Il cinema e la letteratura affrontano il tema delle morti bianche, con opere come il film di Daniele Segre e il libro "Lavorare uccide" di Marco Rovelli, che danno voce alle vittime e alle loro famiglie.
- L'obiettivo condiviso è umanizzare il lavoro, eliminando i rischi mortali e ponendo fine al dolore delle famiglie colpite da queste tragedie.
“Ogni giorno in Italia si verificano circa 2500 incidenti sul posto di lavoro con una media di 3 morti e 27 invalidi”
Scaletta
Inquadrare il problema
Fatti
Pareri (chiesa,leggi,esperti)
Cinema
Letteratura
Conclusione
Fonti
L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, stavolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.
Infatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo. Il lavoro è diventato una vera e propria guerra per la vita, industrie e sindacati si sono uniti per arrestare gli incidenti del lavoro. Negli ultimi anni le morti bianche si sono diffuse largamente, divenendo un cancro sociale difficile da sconfiggere, destinato a collassare questa società ammutolita dallo scarso senso di umanità.Il più grave fatto degli ultimi che ha fatto e che fa ancora parlare i media, è quello successo il 6 dicembre 2007 a Torino presso l’acciaieria Thyssen Krupp: si è verificato un incendio molto grave che ha coinvolto otto operai rendendo sette di questi in torce umane, quattro di loro sono morti carbonizzati tra le fiamme, altri quattro sono stati ricoverati d’urgenza. Ad oggi il bilancio delle vittime è salito a cinque persone. La fabbrica con sede a Torino avrebbe dovuto trasferirsi entro settembre a Terni, e secondo il portavoce dell’ azienda sono stati mantenuti tutti gli standard sicurezza. Invece i sindacati denunciano che nella fabbrica non si faceva più manutenzione da mesi, sei estintori su sette erano scarichi e gli operai lavoravano anche per 18 ore consecutive. (Fonte: yahoo.com)
Il tema delle morti bianche è da anni protagonista di un dibattito politico e pubblico. Il presidente della Repubblica, ha detto quanto cruciale sia la questione della prevenzione sul lavoro. Il presidente della camera ha definito in una nota il fenomeno delle morti bianche un'emergenza sociale assoluta che offende la coscienza di ognuno di noi e impone un deciso impegno volto a porvi urgentemente a fine. Dello stesso parere anche il presidente del Senato. Secondo cui, la sicurezza dei lavoratori rappresenta una priorità assoluta che deve spingere a un impegno costante per diffondere una maggiore attenzione e precauzione negli ambianti di lavoro.
Una troupe cinematografica è a Napoli per un film verità sulle morti bianche. Il regista è Daniele Segre. Il film vuole andare oltre la denuncia e puntare sulle storie di chi vive nei cantieri, raccontare come sopravvivono le loro famiglie nell’ incubo di un telefono che può squillare da un momento all’ altro, portando la voce di chi annuncia morte.
Nel libro di Marco Rovelli “Lavorare uccide”, egli intraprende un viaggio che tocca ogni angolo del paese, in cui restituisce un volto e una dignità a chi è morto e una voce al dolore, alla rabbia, all’impotenza di chi è rimasto.
Dare un nuovo volto al lavoro, un volto umano, è questo l’obbiettivo che si spera di raggiungere, affinché non ci sia più nessuna famiglia a piangere i propri cari, affinché un saluto non si trasformi in un addio.
Domande da interrogazione
- Qual è la situazione attuale degli incidenti sul lavoro in Italia?
- Quali sono le cause principali delle morti bianche?
- Qual è stato uno degli incidenti sul lavoro più gravi in Italia?
- Come viene affrontato il tema delle morti bianche nel dibattito pubblico?
- In che modo il cinema e la letteratura trattano il tema delle morti bianche?
In Italia si verificano circa 2500 incidenti sul lavoro ogni giorno, con una media di 3 morti e 27 invalidi, rendendo il paese il primatista europeo per vittime sul lavoro.
Le cause principali delle morti bianche sono legate al profitto, con imprenditori che tagliano sulla sicurezza per aumentare i guadagni, portando a condizioni di lavoro pericolose.
Uno degli incidenti più gravi è avvenuto il 6 dicembre 2007 presso l'acciaieria Thyssen Krupp a Torino, dove un incendio ha causato la morte di cinque operai e gravi ustioni ad altri.
Il tema delle morti bianche è al centro del dibattito politico e pubblico, con figure istituzionali che sottolineano l'importanza della prevenzione e della sicurezza sul lavoro come priorità assoluta.
Il cinema, con registi come Daniele Segre, e la letteratura, con autori come Marco Rovelli, affrontano il tema delle morti bianche raccontando le storie delle vittime e delle loro famiglie, cercando di dare un volto umano al problema.