Concetti Chiave
- L'Illuminismo promuove l'autonomia della ragione, incoraggiando gli individui a usare l'intelletto per superare l'autorità e le tradizioni imposte.
- Questa epoca si distacca dal principio di auctoritas, favorendo invece il razionalismo e lo sviluppo scientifico, aprendo la strada a una maggiore libertà intellettuale.
- La cultura illuministica abbraccia l'invenzione e l'espressione libera del sapere, tramite forme letterarie come periodici, romanzi filosofici e saggi brevi.
- L'Illuminismo incoraggia lo spirito critico e l'eclettismo, spingendo gli intellettuali a esplorare sia l'aspetto culturale che la vita sociale.
- Il periodo rifiuta i dogmi e abbraccia il sensismo, promuovendo una conoscenza basata sulla sensazione e affermando la fiducia nella ragione umana.
Indice
Il coraggio dell'intelligenza
Sapere aude!”diceva Immanuel Kant riprendendo un imperativo di origine oraziana: l’uomo deve avere il coraggio di servirsi della propria intelligenza, di diradare le nebbie dell’ignoto e del prestabilito, di rifiutare il principio di autorità e di andare avanti con le sue sole forze. Rivolgersi ad un’auctoritas significa accettare una tesi come vera, non per la sua evidenza, ma per l’autorità di cui gode chi l’ha formulata.
L'era del razionalismo
E l’Illuminismo non è più l’età dell’”ipse dixit” e della completa accettazione di principi imposti; è il periodo del razionalismo, dello sviluppo scientifico e dell’”uscita dell’uomo dal suo stato di minorità”. La cultura illuministica si scioglie, così, dalle influenze del passato, rigide e dominatrici. Esse implicano un soffocamento delle aspirazioni del popolo, indirizzandolo sulla “retta” via, senza alcuna possibilità di svincolamento. Esse, inoltre, impediscono l’invenzione culturale; basti pensare al tardo ‘500, che, con la sua forte tensione controriformistica, ha”elaborato” un Tasso inquieto, tormentato e timoroso nelle trovate.
Libera espressione e divulgazione
Nell’Illuminismo, invece, l’espediente inventivo ha il via libera; esso si esprime soprattutto attraverso i periodici, ma anche tramite romanzi filosofici e saggi brevi, forme molto snelle che hanno una priorità assoluta nella cultura illuministica e che costituiscono la prova della libera espressione e divulgazione del sapere.
Il rifiuto del principio d'autorità
Sottrarsi al principio d’autorità significa anche avvicinarsi a religioni diverse, in primo luogo al deismo, a quella religione che si affida solo alla potenza razionale e che non si sottopone a dogmi. Inizia ad essere coltivato anche lo spirito critico, di osservazione e di precisione; l’intellettuale è, infatti, un eclettico e non si ferma al puro nozionismo, ma va oltre, sentendo necessario anche il rapporto con gli altri e il vivere in società. La sua ragione lo spinge, dunque, a conoscere anche tutto ciò che non riguarda l’aspetto più propriamente e strettamente culturale. Il rifiuto di regole dettate, inoltre, sfocia, dal punto di vista filosofico, nel sensismo. La volontà di sottrarsi a dogmi comporta, infatti, una conoscenza che si basi esclusivamente sulla sensazione. Rivolgersi ad un’auctoritas, insomma, è sinonimo di mancanza di coraggio e fiducia nelle proprie forze razionali. L’umanità sarebbe felice se fosse tutto già stabilito e se non si dovessero elaborare nuove concezioni o, semplicemente, nuove leggi; sarebbe tutto più facile: lasciarsi guidare da principi indiscutibili e lasciare che l’”ipse dixit” governi la vita degli uomini, senza concedere loro una diversa possibilità di scelta. Credo che in passato gli uomini siano sottostati a dogmi e tuttora lascino sussistere le antiche leggi per una difficoltà di fondo di sottrarre dall’errore le concezioni del passato; e ciò a sua volta spinge l’uomo dell’Illuminismo a voler accrescere la sua autorità.
La libertà dell'intellettuale illuministico
Il merito del razionalismo nell’età illuministica è stato quello di far accrescere la fiducia nella ragione e di far sentire l’uomo libero dal punto di vista etico-morale. L’intellettuale illuministico è, infatti, non solo imbevuto di sapere riguardante i più svariati aspetti della realtà, ma è, anche e soprattutto, libero da ogni forma di precettismo stringente; egli non si ferma più all’”orizzonte”, ma cerca l’”infinito”.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del motto "Sapere aude" nell'Illuminismo?
- Come l'Illuminismo si distacca dal principio d'autorità?
- Qual è il ruolo della religione nell'Illuminismo?
- In che modo l'Illuminismo ha influenzato l'intellettuale dell'epoca?
"Sapere aude" significa avere il coraggio di usare la propria intelligenza e rifiutare il principio di autorità, promuovendo l'autonomia della ragione.
L'Illuminismo si distacca dal principio d'autorità promuovendo il razionalismo, lo sviluppo scientifico e la libera espressione attraverso periodici, romanzi filosofici e saggi brevi.
Nell'Illuminismo, si avvicinano religioni diverse, in particolare il deismo, che si affida alla potenza razionale e rifiuta i dogmi.
L'intellettuale illuministico è eclettico, libero da precetti stringenti, e cerca di conoscere aspetti della realtà oltre il puro nozionismo, promuovendo un'etica morale libera.