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Concetti Chiave

  • I mercanti medievali, inizialmente avventurieri, erano spinti da intraprendenza e abilità, sfidando pericoli per il guadagno, nonostante la condanna della Chiesa.
  • Dal X secolo e nel XIV, la 'rivoluzione commerciale' portò i mercanti a introdurre una mentalità laica e un'etica centrata sul profitto, formando una nuova classe sociale.
  • Il ceto mercantile promosse un'educazione scolastica pratica, svincolata dall'influenza ecclesiastica, orientata a migliorare le attività commerciali e le competenze civili.
  • I mercanti influenzarono la diffusione della lingua volgare e la nascita di nuovi generi letterari, come le cronache cittadine e la letteratura di intrattenimento.
  • Opere come il Decameron di Boccaccio ritraggono il mondo mercantile con realismo, evidenziandone sia le qualità positive che i risvolti negativi della società.

Indice

  1. L'importanza del mercante nel Medioevo
  2. La rivoluzione commerciale e culturale
  3. L'influenza del ceto mercantile sulla cultura
  4. Il mercante nella letteratura
  5. Il mercante come figura innovativa

L'importanza del mercante nel Medioevo

Nel Medioevo la figura del mercante era una delle più importanti e significative. All'origine (all'incirca fra il VII e il X secolo), si trattava di avventurieri mossi da uno spirito affaristico, pronti a sfidare qualsiasi pericolo pur di guadagnarsi da vivere. Per svolgere questo mestiere, quindi, erano necessarie qualità come intraprendenza, abilità, astuzia e tavolta avidità, malviste dalla Chiesa, la quale condannava i mercanti poiché attratti più dai beni terrreni che da quelli celesti.

La rivoluzione commerciale e culturale

Dal X secolo, e soprattutto nel XIV, si assiste alla cosiddetta 'rivoluzione commerciale del medioevo, di cui principale artefice era appunto il mercante che introduce una nuova mentalità razionale e laica e una nuova etica che, diversamente da quella feudale, ha il suo centro nel profitto e nel denaro. Si afferma così in Europa Occidentale una vera e propria classe sociale, talmente rivoluzionaria da assumere un ruolo attivo anche all'interno dell'ambito culturale.

L'influenza del ceto mercantile sulla cultura

Innanzitutto, il ceto mercantile prende coscienza del bisogno di una nuova educazione scolastica svincolata dall'influenza ecclesiastica e finalizzata al miglioramento dell'attività commerciale, volta quindi non più ''a esaltare immobili autorità del passato e valori eterni e prestabiliti, ma le esigenze pratiche, i compiti civili,lo spirito sociale, l'intraprendenza individuale'' (Il nuovo letteratura storia immaginario I, Luperini). Inoltre l'emergente pubblico di mercanti, desideroso di accultursi, influisce sulla diffusione della lingua volgare scritta e la nascita di nuovi generi letterari, quali cronache cittadine, novelle, letteratura di intrattenimento e didattica in volgare; affermazione in accordo a quanto riportato nel testo S2, pag 74 de 'Il nuovo letteratura storia immaginario I, Luperini.

Il mercante nella letteratura

Oltre a ciò, il mondo mercantile del Due-Trecento diventa protagonista di opere importanti e diffuse: è il caso del Decameron di Boccaccio. Molte delle novelle, infatti, presentano storie di mercanti e borghesi che vengono ritratti con realismo dall'autore, prendendo ad esempio la sua stessa esperienza personale. Boccaccio, figlio di un mercante fiorentino, era, difatti, in contatto con la pratica della 'mercatura' della quale diventa testimone. Di importante rilievo è l'immagine di Andreuccio da Perugia, un giovane mercante inesperto che, trovandosi in una malfamata Napoli, dopo una serie diavventure, diviene scaltro e pronto, qualità fondamentali del difficile mondo mercantile. Di contro, la novella della quarta giornata di 'Lisabetta da Messina', in cui i fratelli della protagonista uccidono l'uomo che ama solo per la sua classe sociale inferiore, mette in risalto il risvolto negativo che la società mercantile comportava.

Il mercante come figura innovativa

Il mercante diventa perciò una figura innovativa al punto da ritagliarsi un spazio nella cultura europea dell'epoca, sia modificandola che diventandone a tutti gli effetti un protagonista.

A cura di Anna Pastone, IIIAL

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo del mercante nel Medioevo?
  2. Nel Medioevo, il mercante era una figura centrale e rivoluzionaria, promotore di una nuova mentalità razionale e laica, e di un'etica incentrata sul profitto e sul denaro.

  3. Come ha influenzato il ceto mercantile l'educazione scolastica?
  4. Il ceto mercantile ha promosso un'educazione scolastica svincolata dall'influenza ecclesiastica, focalizzata su esigenze pratiche e intraprendenza individuale, piuttosto che su valori eterni.

  5. In che modo i mercanti hanno influenzato la letteratura del tempo?
  6. I mercanti hanno contribuito alla diffusione della lingua volgare scritta e alla nascita di nuovi generi letterari, come cronache cittadine e novelle, influenzando opere come il Decameron di Boccaccio.

  7. Quali aspetti negativi della società mercantile emergono nelle novelle del Decameron?
  8. Nelle novelle del Decameron, come quella di 'Lisabetta da Messina', emergono aspetti negativi della società mercantile, come le divisioni sociali e le conseguenze delle differenze di classe.

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