Concetti Chiave
- La comunicazione tra adolescenti è principalmente non verbale, con un forte utilizzo del cellulare e degli SMS come mezzi prevalenti.
- Gli SMS possono portare a fraintendimenti, come dimostrato da un'esperienza personale in cui un messaggio è stato male interpretato.
- Sebbene il cellulare renda più facile evitare confronti diretti, non viene considerato un ostacolo alla comunicazione faccia a faccia.
- I giovani utilizzano anche telefonate, e-mail e occasionalmente lettere, con un valore ancora riconosciuto alla comunicazione verbale diretta.
- La tecnologia moderna è vista come parte integrante della comunicazione, non solo tra adolescenti ma anche tra adulti, nonostante le critiche di alcune generazioni più anziane.
Traccia: la comunicazione tra adolescenti: mezzi, modalità, efficacia di una comunicazione forse sempre più estranea a quella tra adulti. Esprimi la tua opinione, citando qualche fatto personale che ti è accaduto, in merito a questo argomento.
A mio avviso la comunicazione tra coetanei sta diventando sempre più, diciamo, "non verbale".
Infatti, al giorno d'oggi, noi adolescenti comunichiamo principalmente e prevalentemente attraverso il cellulare (mezzo di comunicazione che non viene utilizzato solo da noi teenagers, ma anche da bambini e anziani),soprattutto inviandoci sms.
Ammetto che questi ultimi non sono sempre efficaci, perché, per esempio, quel che si vuol dire può essere talvolta frainteso.
Parlo in prima persona; infatti, tempo fa, chiesi ad una mia amica se ci saremmo trovate in autobus ad una certa ora, ma lei disse che sarebbe uscita prima.
Mia madre continua a ripetermi che il cellulare è una maschera, che danneggia la comunicazione verbale, che è un modo per evitare di dire in faccia ad una persona ciò che si pensa di lei.

Ammetto che qualche volta si è rivelato più facile scrivere piuttosto che prendere in mano la cornetta e telefonare, ma se devo dire qualcosa in faccia lo dico.
Personalmente, mi servo del cellulare per scrivere, magari, pagine da studiare, troppo brevi per fare una telefonata, o per fare gli auguri a persone di un'altra città, o comunque che non posso vedere.
Non mi reputo una "cellulare-dipendente", e neanche i miei coetanei penso lo siano.
Ci sono anche le telefonate, oppure le e-mail. Infatti, con una mia amica lombarda mi scrivo via e-mail, una forma di comunicazione più rapida, una sorta di sms con più spazio per scrivere!
Poi ci sono le chat ( che io non uso) che reputo un modo inutile per divertirsi, anche se pericoloso.
Infine c'è il tradizionale (e, penso, ormai superato) mezzo di comunicazione che è la lettera. Infatti, durante un periodo trascorso in mancanza del computer, sono stata "costretta" a scrivere una lettera, sempre alla mia amica lombarda.
Resto dell'idea che, dopo il cellulare, il mezzo di comunicazione più diffuso ed efficace sia quello verbale, faccia a faccia, nonostante io riesca ad esprimermi meglio scrivendo.
Non credo, inoltre, che la comunicazione tra adolescenti sia sempre più estranea a quella tra adulti, perché, per esempio, anch'essi comunicano attraverso messaggini, "videochiamandosi", oppure con e-mail e chat (anche se il più delle volte quelli che frequentano le chat sono maniaci), perché questa è la nuova tecnologia, alla quale non rinuncerei, dal momento che è utile, indispensabile e alla quale mi sono ormai abituata.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali mezzi di comunicazione utilizzati dagli adolescenti?
- Quali sono i limiti della comunicazione tramite sms?
- Come viene percepita la comunicazione verbale rispetto a quella scritta?
- In che modo la comunicazione tra adolescenti e adulti è simile?
Gli adolescenti comunicano principalmente attraverso il cellulare, inviando sms, e-mail e utilizzando chat, anche se quest'ultime sono considerate meno utili e talvolta pericolose.
Gli sms possono essere fraintesi, come dimostrato da un'esperienza personale in cui un messaggio è stato interpretato come un'offesa, causando malintesi e la necessità di ulteriori chiarimenti.
La comunicazione verbale, faccia a faccia, è considerata più efficace e diffusa dopo il cellulare, anche se alcuni adolescenti, come l'autore, si esprimono meglio scrivendo.
La comunicazione tra adolescenti e adulti non è così estranea, poiché entrambi utilizzano messaggi, videochiamate, e-mail e chat, adattandosi alle nuove tecnologie.