Concetti Chiave
- Il sospettato principale per il caso Unabomber è Elvo Zornitta, un ingegnere aeronautico di 49 anni.
- Le indagini si sono intensificate negli ultimi due anni, portando alla scoperta di materiali sospetti nella casa di Zornitta.
- L'uso di oggetti comuni per costruire bombe caratterizza gli attentati attribuiti all'Unabomber dal 2000 in poi.
- L'opinione pubblica di Azzano Decimo si schiera a favore dell'innocenza di Zornitta, supportato da figure locali come il parroco e il sindaco.
- La magistratura continua a indagare, considerando che l'Unabomber potrebbe avere complici e indagando sul possibile movente personale del sospettato.
Indice
Identificazione del sospettato
Dopo due anni è finalmente reso noto il nome dell’Unabomber sospettato.
Forse il serial-killer in azione da ormai tredici anni nel nord-est dell’Italia ha un volto: è quello di Elvo Zornitta un ingegnere aeronautico di 49 anni, residente in una piccola cittadina in prossimità di Pordenone.
Indizi contro Elvo Zornitta
A suo carico pesa un’accusa infamante: essere l’autore di orrendi attentati alla vita di persone indifese. Per più di dieci anni, le indagini condotte dalla magistratura non sono riuscite ad identificare un possibile sospetto; ma, da circa due anni, queste si sono concentrate sulla figura dell’ingegnere, fornendo una rete di indizi abbastanza solidi. I primi attentati, risalenti all’ormai lontano 1993, vedevano l’uso di ordigni rudimentali, composti da povere da sparo e biglie di ferro o da tubi bomba, mentre dal 2000 l’unabomber iniziò ad utilizzare per la costruzione delle bombe, degli oggetti semplici e di uso comune, come uova, lumini da cimitero e pennarelli. Il ritrovamento nella casa di Zornitta di materiale alquanto sospetto, come fialette di aroma per dolci vuote, refil di penna a sfera svuotati e ben 48 involucri delle sorprese di ovetti al cioccolato vuotirafforza le accuse mosse dalla magistratura di Treviso. Questa ha disposto, a seguito di un recente ritrovamento, una superprerizia su un paio di forbici con tracce di metallo, che potrebbero essere state utilizzate per costruire gli ordigni.
Reazioni della comunità
Nonostante le pesanti accuse a carico dell’indagato, l’opinione pubblica della sua città, Azzano Decimo, è incredula e schierata a favore della sua innocenza: lo difendono infatti sia il parroco che il sindaco e la stessa moglie lo giudica un marito e un padre esemplare. I magistrati che si occupano del caso però, ritengono che l’unabomber non possa aver agito da solo, infatti le indagini hanno coinvolto anche amici e parenti, mediante la disposizione di un esame del dna e mediante intercettazioni.
Possibile movente
Partendo dal presupposto che il sospettato sia colpevole, resta da chiarire ancora il movente di tali atti: una possibile risposta a tale domanda potrebbe essere data dal suo passato. Infatti la nascita della figlia, nel ’96, potrebbe non essere stata accettata e aver innescato in lui una sindrome depressiva con evidenti disturbi psichici-emotivi.
Si spera che la magistratura riesca ad identificare in modo certo il colpevole, per porre fine a questi attaentati.
Domande da interrogazione
- Chi è il principale sospettato nel caso Unabomber in Italia?
- Quali prove sono state trovate contro Elvo Zornitta?
- Qual è la reazione della comunità locale riguardo alle accuse contro Zornitta?
Il principale sospettato è Elvo Zornitta, un ingegnere aeronautico di 49 anni, residente vicino a Pordenone.
Nella casa di Zornitta sono stati trovati materiali sospetti come fialette di aroma per dolci vuote e involucri di ovetti al cioccolato vuoti, oltre a un paio di forbici con tracce di metallo.
La comunità di Azzano Decimo è incredula e sostiene l'innocenza di Zornitta, con il supporto del parroco, del sindaco e della sua famiglia.