Concetti Chiave
- La crisi economica in Europa ha colpito duramente i giovani, aumentando la disoccupazione tra i 15 e i 35 anni.
- In Italia, le opportunità lavorative tendono a favorire i lavoratori più anziani, penalizzando ulteriormente i giovani.
- I neodiplomati devono scegliere con attenzione il percorso universitario, consapevoli di una possibile disoccupazione temporanea.
- La storia di Steve Jobs è un esempio di come l'intraprendenza e la fiducia in se stessi possano portare al successo.
- I giovani sono incoraggiati a lottare per i loro sogni e a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà attuali.
Indice
Crisi e giovani in Europa
DESTINAZIONE: giornale scolastico
Purtroppo oggi viviamo in un momento di crisi che ha investito tutta l’Europa. Tutto ciò influisce molto su noi giovani, che ci sentiamo sempre più spaesati e privi di una possibilità concreta di costruirci un futuro perlomeno dignitoso. Come dice Marco Sensini in un articolo del Corriere della Sera intitolato Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, la crisi ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 e i 35 anni. E sono, purtroppo, soprattutto i giovani a pagare loro malgrado in modo eccessivo il costo della turbolenza economica e finanziaria che si sta vivendo.
Sfide occupazionali in Italia
Come se non bastasse, in Italia si preferisce dare più chance di lavoro alle persone con maggiore esperienza, quindi ai più anziani, sfavorendo ulteriormente l’occupazione giovanile e la possibilità di fare esperienze formative. Questo è riportato dal rapporto Censis: «I giovani di oggi sono i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su cento licenziamenti, trentotto hanno riguardato i giovani con meno di 35 anni e trenta soggetti con 35-44 anni. Solo in trentadue casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia, quindi, presenta un tasso di anzianità ben superiore a quello dei principali paesi europei». Temendo questa situazione, i ragazzi che si diplomano devono scegliere con molta attenzione l’indirizzo universitario che intendono frequentare e devono anche essere consapevoli del fatto che, una volta laureati, dovranno fare i conti con una probabile disoccupazione temporanea. Bisogna, quindi, in alcuni casi inventarsi qualcosa che permetta ai giovani di emergere.
Ispirazione da Steve Jobs
Può essere di esempio, a questo proposito, la storia molto controversa di Steve Jobs raccontataci da Giovanna Favro, giornalista della Stampa. Jobs mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India. Al suo rientro, Jobs cominciò a lavorare in proprio, riuscendo bellamente a fondare la società, oggi nota in tutto il mondo: la Apple. Così è potuto diventare uno degli uomini più ricchi del pianeta. Soprattutto, però, si è sentito una persona davvero realizzata perché, con i suoi sforzi, era stato in grado di creare un colosso mondiale. Di lui ricordo con piacere il suo ultimo discorso alla presentazione di uno dei suoi innovativi prodotti tecnologici. Egli diceva: «Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo voi sapete già cosa volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario».
Messaggio di incoraggiamento
Con questa affermazione credo che Jobs avesse voluto far capire ai giovani che devono lottare per quello che più desiderano e che non devono perdersi in schemi che la società impone loro. Insomma, bisogna essere pronti a grandi sacrifici pur di sentirsi realizzati e di raggiungere il proprio sogno. Ed è questo messaggio che io voglio rivolgere ai giovani: non fatevi rubare i vostri sogni, fate di tutto per realizzarli e non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà che il mondo di oggi vi impone.
Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto della crisi economica sui giovani in Europa?
- Perché i giovani in Italia trovano difficoltà nel mercato del lavoro?
- Quali sfide affrontano i neodiplomati italiani?
- Come può la storia di Steve Jobs ispirare i giovani?
- Qual è il messaggio finale rivolto ai giovani?
La crisi economica ha colpito duramente i giovani in Europa, lasciando oltre un milione di giovani lavoratori tra i 15 e i 35 anni senza lavoro negli ultimi tre anni, come riportato da Marco Sensini.
In Italia, si tende a preferire l'assunzione di persone con maggiore esperienza, penalizzando i giovani e limitando le loro opportunità di lavoro e formazione, come evidenziato dal rapporto Censis.
I neodiplomati devono scegliere con attenzione il loro percorso universitario e prepararsi a una possibile disoccupazione temporanea dopo la laurea, a causa delle difficoltà del mercato del lavoro.
La storia di Steve Jobs, che ha abbandonato gli studi e fondato Apple, dimostra che seguire il proprio cuore e intuizione può portare al successo e alla realizzazione personale, nonostante le difficoltà.
Il messaggio finale è di non farsi rubare i sogni, lottare per realizzarli e non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà imposte dal mondo attuale, seguendo l'esempio di determinazione e coraggio di Steve Jobs.