Love93
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Concetti Chiave

  • La contabilità analitica analizza costi e ricavi di specifici fattori o processi produttivi per ottimizzare le risorse aziendali.
  • I costi si classificano in fissi, variabili e semivariabili, influenzando in modo diverso il totale in base alla produzione.
  • Il costo totale è la somma di costi fissi e variabili, mentre il costo medio unitario si calcola dividendo il totale per la quantità prodotta.
  • Il break-even point determina il volume di vendita necessario per equilibrare costi e ricavi, fungendo da strumento di previsione e controllo.
  • Lo yield management consente di massimizzare i ricavi adattando i prezzi in base alla domanda e alla capacità produttiva disponibile.

La contabilità analitica è l’analisi dei costi e dei ricavi e dei risultati economici relativi a singoli fattori produttivi o processi produttivi.
I costi fissi sono la componente dei costi la cui entità in un periodo di tempo breve e con la capacità produttiva disponibile utilizzata al massimo non varia al variare della quantità prodotta.( es. canoni di locazione, gli stipendi,gli ammortamenti)
I costi variabili sono la componente dei costi in cui la entità varia al variare della produzione.(es i costi materie prime, costi relativi al consumo di energia elettrica)
La variazione dei costi può essere proporzionale alla produzione, più che proporzionale rispetto alla produzione e in modo meno proporzionale rispetto alla produzione.
I costi semivariabili non variano integralmente al variare della quantità prodotta, in quanto costituiti da una componente variabile e una fissa.( es il canone mensile di un locale concordato in una quota fissa)
Il costo totale è dato dalla somma dei costi fissi e dei costi variabili ed è il costo sostenuto da un azienda.
Il costo medio unitario si ottiene dividendo il costo totale per la quantità prodotta.
È detto costo fisso unitario il costo fisso diviso per la quantità prodotta e diminuisce all’ aumentare della produzione.
È detto costo variabile unitario il costo variabile diviso per la quantità prodotta ed è costante.
Il centro di costo è un unità organizzativa aziendale che svolge una specifica attività in cui si individuano i costi e i ricavi.

Il punto di partenza per la scelta del prezzo è il livello di costo del prodotto e altri 2 elementi: 1 il valore che il cliente da al prodotto e il comportamento dei concorrenti.
I costi speciali sono costi fissi e variabili direttamente imputabili a un centro di costo.
I costi comuni o indiretti sono sia fissi che variabili e vengono sostenuti per l’intera attività d’impresa.
La configurazione di costo è l’insieme di costi relativi a diversi fattori produttivi che contribuisce alla determinazione del costo finale del prodotto. ( delle imprese turistiche sono costo primo, costo complessivo ed economico-tecnico)
Il costo primo è la somma di tutti i costi speciali del prodotto.
Il costo complessivo è composto dal costo primo e da una quota di costi comuni.
Il costo economico tecnico è composto dal costo complessivo e da una quota di oneri figurativi.
- l’impresa può decidere un prezzo di vendita uguale al costo economico-tecnico, un prezzo superiore o un prezzo che non copre tutti gli oneri figurativi.
Gli oneri figurativi sono quei costi che non comportano per l’impresa un reale esborso monetario ma una rinuncia.
Lo stipendio direzionale è il compenso che l’imprenditore dovrebbe percepire per l’attività d’impresa che svolge.
La determinazione del prezzo ( composta da percentuale di utile e iva) secondo il target di clientela; il prezzo di mercato del prodotto e le aspettative dell’ imprenditore.
Il break-even point o BEP è una strumento di previsione e controllo della gestione aziendale. È uno strumento di previsione perché con esso si determina il volume di vendita che bisogna ottenere per raggiungere un risultato di pareggio tra costi totali e ricavi totali. È uno strumento di controllo perché consente di verificare durante l’attività utile o la perdita e di intervenire se le previsioni non si sono verificate.
Lo yield management è una tecnica che consente all’ impresa di massimizzare il reddito tenendo conto della capacità produttiva e prevedendo e anticipando il comportamento della domanda. Lo YM si fonda sulla legge della domanda e applica prezzi elevati quando la domanda e maggiore all’ offerta e prezzi più bassi quando la domanda è minore dell’ offerta.
Ripartizione di costi: ripartire i costi comuni significa attribuirli in modo proporzionale ai vari centri di secondo un criterio di attribuzione. Le basi di ripartizione possono essere 2: su base unica si raccoglie i costi comuni in un unico gruppo e suddividerli tra i vari centri di costo in proporzione a un unico criterio. A base multipla secondo + criteri. sceglie il metodo di ripartizione in base al tipo di impresa o dalla tipologia di costi comuni prevalente nell’ azienda.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è la contabilità analitica e quale ruolo svolge nell'analisi dei costi?
  2. La contabilità analitica è l'analisi dei costi e dei ricavi relativi a singoli fattori o processi produttivi, aiutando a determinare i risultati economici.

  3. Qual è la differenza tra costi fissi e costi variabili?
  4. I costi fissi non variano con la quantità prodotta, mentre i costi variabili cambiano in base alla produzione.

  5. Come si calcola il costo medio unitario?
  6. Il costo medio unitario si ottiene dividendo il costo totale per la quantità prodotta.

  7. Che cos'è il break-even point e quale funzione svolge?
  8. Il break-even point è uno strumento di previsione e controllo che determina il volume di vendita necessario per pareggiare costi e ricavi.

  9. In cosa consiste lo yield management?
  10. Lo yield management è una tecnica per massimizzare il reddito, adattando i prezzi in base alla domanda e all'offerta.

Domande e risposte