Concetti Chiave
- Il Castello di Chambord, commissionato da Francesco I, è un esempio emblematico del Rinascimento italiano, situato nella Valle della Loira.
- Il progetto, influenzato da Leonardo da Vinci, iniziò nel 1518 e fu completato dopo la morte di Francesco I, sotto il regno di Enrico II.
- La struttura comprende 440 stanze e una celebre scalinata a due rampe, con una forte influenza dell'arte italiana visibile nella facciata nord-ovest.
- All'interno si trovano preziosi arazzi fiamminghi e francesi, con appartamenti decorati con cassettoni rinascimentali e l'emblema della salamandra di Francesco I.
- Il castello è circondato da un vasto parco di 5.500 ettari, acquistato dallo Stato francese nel 1932 per 11 milioni di franchi.
Castello di Chambord
Il castello di Chambord, situato nella Valle della Loira, ad un’ora e mezzo di strada da Parigi, costituisce una creazione grandiosa del re di Francia, Francesco I°. I conti di Blois, avevano innalzato un piccolo castello in questo luogo un po’ sperduto della Boulogne, una regione ricca di selvaggina. A Francesco I° piaceva molto recarsi in questo luogo che prediligeva per la caccia. Alla fine, a partire dal 1518, ordinò di radere al suolo la costruzione per sostituirla con un edificio sontuoso che s’ispirava al Rinascimento italiano.
Fra i progettisti bisogna ricordare senz’altro Leonardo da Vinci che era ospite del re, nel castello di Clos-Lucé. Il castello è l’opera personale di Francesco I°. Se il nome dell’architetto non è noto, il progetto iniziale sembra che sia nato proprio nello spirito fecondo di Leonardo che muore nel 1519, proprio quando i lavori erano cominciati da poco. Lo stesso Francesco I° non poté vedere terminato il suo castello, perché morì nel 1559. L’opera fu continuata dal figlio Enrico II.
Il castello conta 440 stanze, 365 caminetti, 13 scale principali e 70 secondarie. La pianta del castello è di ispirazione feudale; una fortezza centrale a 4 torri costituisce, da sola, un vero castello ed una cinta di mura. Duranti i lavori di costruzione, furono aggiunte due ali: una costituisce l’appartamento reale e l’altra la cappella. L’influenza dell’arte italiana è soprattutto evidente nella facciata nord-ovest, ricca di sculture e di ampie finestre. La parte centrale della costruzione è occupata dalla celebre scalinata a due rampe soprapposte che salgono fino alle terrazze.
Nelle sale del piano terra e del 1° piano si trova una favolosa collezione di arazzi antichi fiamminghi e francesi. Al primo piano, Francesco I° ha fatto sistemare i suoi appartamenti. Il suo studio ha una volta ornata da cassettoni rinascimentali dove si alternano le iniziali del re e la salamandra, suo emblema. Le terrazze sono particolarmente ricche di lanterne, camini, scale e abbaini, tutti abbondantemente decorate da sculture. La corte vi passava molto tempo per seguire la partenza e l’arrivo dei cacciatori, le riviste militari, i tornei, le feste. Inoltre, i mille nascondigli favorivano gli incontri appartati e galanti.
Tutt’intorno si estende un parco la cui superficie è di 5.500 ha, riserva di caccia dal 1948.
Nel 1932, lo Stato francese ha acquistato dagli eredi il castello per una somma di 11 milioni di franchi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'importanza storica del Castello di Chambord?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche distintive del Castello di Chambord?
- Qual è il ruolo del parco che circonda il Castello di Chambord?
Il Castello di Chambord è una creazione grandiosa del re di Francia, Francesco I°, ispirata al Rinascimento italiano e progettata con l'influenza di Leonardo da Vinci. È situato nella Valle della Loira e rappresenta un'opera personale del re, anche se non fu completata durante la sua vita.
Il castello conta 440 stanze, 365 caminetti, 13 scale principali e 70 secondarie. La pianta è di ispirazione feudale con una fortezza centrale e quattro torri. La facciata nord-ovest mostra l'influenza dell'arte italiana, e la scalinata centrale a due rampe è particolarmente celebre.
Il parco che circonda il castello si estende su una superficie di 5.500 ettari ed è stato una riserva di caccia dal 1948. Il parco offre un ambiente naturale che completa la grandiosità del castello e la sua storia legata alla caccia.