Concetti Chiave
- La regolazione climatica adatta la temperatura del fluido alle condizioni esterne, migliorando il benessere abitativo e riducendo i consumi energetici.
- Regolazioni manuali con interruttori offrono un basso rendimento, circa il 91%, rispetto ad altre modalità avanzate.
- La regolazione climatica centralizzata usa una sonda esterna per ottimizzare la temperatura del fluido, raggiungendo un rendimento del 95%.
- Valvole termostatiche nei singoli ambienti permettono una gestione efficace della temperatura, garantendo uniformità termica anche ai piani superiori.
- I cronotermostati consentono di programmare il riscaldamento per evitare sprechi, regolando accensione e spegnimento in base a orari e temperature.
Sistema di regolazione
La regolazione è una componente fondamentale sia per il benessere abitativo sia per il contenimento dei consumi energetici. Oltre alla regolazione climatica, che adatta la temperatura del fluido vettore alle reali condizioni esterne, è importante regolare le varie temperature dei differenti ambienti. Infatti può capitare che in alcune zone della casa (elevato numero di persone, fornelli e forno accesi) non ci sia alcun bisogno di accendere il riscaldamento. Il sistema di regolazione avviene in diversi modi, qui elencati:Regolazione manuale: viene effettuata con un semplice interruttore (acceso/spento) sul generatore. Il rendimento è davvero basso, intorno al 91%.
Regolazione climatica centralizzata: è formata da una sonda che rileva la temperatura esterna (rivolta verso il nord per non risentire le temperature verso il sud) e la comunica ad una centralina. A sua volta la centralina comunica a una valvola miscelatrice la temperatura del fluido necessaria in quel momento. Il rendimento è di circa 95%.
Regolazione singolo ambiente: si attiva con la valvola termostatica (per esempio quelle che ritroviamo nei radiatori) che a sua volta deve essere numerata. Quando nell’ambiente si raggiunge la temperatura giusta, la valvola regola la temperatura dell’acqua fino a farla raffreddare. Questo semplice accorgimento favorisce agli ambienti più alti lo stesso calore degli altri piani.
La regolazione per singoli ambienti e la climatica sono quelle con più rendimenti.
Cronotermostato: oltre a controllare la temperatura in casa, si può regolare quando i riscaldamenti devono essere spenti o accesi (con fasce di orario o temperature massime e minime impostate). Non è mai consigliato di raffreddare ambienti dove poi andremo a riscaldare nuovamente, si ha solo uno spreco di energie.